BONSIGNORI, Benedetto
Adriano Prosperi
Nacque a Firenze, da Giovanni, presumibilmente nel 1516. I suoi studi furono di greco e latino, lingue nelle quali acquistò una considerevole perizia come risulta [...] e poetici sia classici sia volgari: ne rimane traccia consistente nelle sue omelie, dove accanto agli autori della patristica si incontrano frequenti citazioni da Virgilio e Ovidio, Dante e Petrarca. Entrato nella badia fiorentina della Congregazione ...
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CRUCIANI, Vincenzo
Werther Angelini
Nato ad Ancona il 9 apr. 1748 da Giovanni e Maria Scagnetti di Macerata, fu avviato ai primi rudimenti del leggere e scrivere nella parrocchia di S. Nicola e presto [...] una solida lezione di taglio tomistico secondo l'impostazione generale della pedagogia tridentina, insieme a richiami di dottrina patristica, validi non solo sul terreno della cultura liturgica, onde lo stesso Amaral confermò poi l'ingegno e le ...
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Teologo e mistico bizantino (n. Costantinopoli 580 - m. nel castello di Schemari, Transcaucasia, 662). Monaco a Crisopoli (Scutari), visse poi nell'Africa settentrionale (626-646). Ebbe parte notevole [...] nel Caucaso. M. è un teologo e un mistico che raccoglie la migliore eredità del pensiero greco e della patristica cristiana costituendone quasi l'ultima voce; in lui l'esperienza platonica, filtrata attraverso i grandi cappadoci e soprattutto Dionigi ...
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Ecclesiastico (Vienna 1797 - ivi 1875), sacerdote (1823), prof. di storia ecclesiastica e diritto canonico a Salisburgo (1825), poi direttore dell'Accademia orientale di Vienna (1833-49) e nello stesso [...] di cui in tutti i modi tentò di impedire l'annullamento. Nel 1855 fu creato cardinale. Nel concilio Vaticano I si espresse contro il dogma dell'infallibilità pontificia (1870), ma subito si sottomise. Scrisse di storia ecclesiastica e di patristica. ...
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BERNARDO MARIA da Napoli (al secolo Severo Antonio Giacco)
Nicola De Blasi
Nacque a Napoli il 28 sett. 1672, da Domenico e da Anna Corbo. Iniziò i suoi studi umanistici presso i gesuiti e dimostrò ben [...] la sua preparazione con nove anni di operoso ritiro nel convento di Nocera, applicandosi in particolare alle Sacre Scritture e alla patristica.
A ventotto anni B. esordì come oratore sacro a Piedimonte d'Alife, e vi si trattenne anche a predicar la ...
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AMBROGIO Autperto
Ambrogio Mancone
Originario della Provenza, entrò assai giovane nel monastero di S. Vincenzo al Volturno, nel quale iniziò anche la sua istruzione. Era già prete prima del 761, come [...] dei suoi confratelli, forse gelosi del successo che l'opera si riprometteva di avere o troppo zelanti dell'antica tradizione patristica che A., secondo loro, pretendeva di emulare senza avere né le doti né la preparazione letteraria, lo spinsero a ...
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LAZZATI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Carlo e Angela Mezzanotte, nacque a Milano il 22 giugno 1909, quarto di otto fratelli.
Dal 1915 iniziò le elementari a Milano, alla scuola Vittoria Colonna, [...] disciplina allora giovane come la letteratura cristiana antica, distinguendo il metodo di questa da quello teologico proprio della patristica. Aveva esordito con lavori volti a indagare i rapporti tra mondo classico e cristianesimo, per esempio nei ...
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GAGLIARDI, Paolo
Lucinda Spera
Nacque a Brescia il 15 ag. 1675 da Cristoforo, avvocato fiscale e da Angelica Luzzaga, di antica famiglia nobile bresciana.
Fino all'età di diciotto anni seguì gli studi [...] un canonicato della cattedrale di Brescia. Divenuto sacerdote (1705), si dedicò alla teologia e allo studio della patristica, non trascurando gli interessi letterari: compose e pubblicò alcuni sonetti nella Raccolta de' rimatori viventi (Venezia 1717 ...
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Religioso e scrittore italiano (n. Castel Boglione, Asti, 1943). Ultimati gli studi in Giurisprudenza, nel 1965 ha fondato la comunità monastica di Bose (Biella), anche se i primi fratelli e sorelle lo [...] noto scrittore nonché fondatore della casa editrice Edizioni Qiqajon, specializzata in testi di spiritualità biblica, liturgica, monastica e patristica. Da anni scrive per La Stampa, la Repubblica, Avvenire e, dopo aver vinto il Premio Cesare Pavese ...
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Teologo (Novara fine sec. 11º - Parigi 1160), chiamato dai posteri magister sententiarum. Il suo scritto principale, i Libri Sententiarum, il testo teologico più diffuso nel Medioevo, gli fruttò una celebrità [...] doni dello Spirito Santo, comandamenti; 4) sacramenti e novissimi. Attorno a questi argomenti P. raggruppa le testimonianze della tradizione patristica (prese direttamente o da florilegi), ma dà anche molto spazio a opinioni di maestri più recenti e ...
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patristica
patrìstica s. f. [dall’agg. patristico1, sostantivato al femm.]. – Lo studio storico e dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e comunque degli scrittori dall’età sub-apostolica al sec. 7° in Occidente e al sec. 8° in Oriente...
patristico1
patrìstico1 agg. [der. del lat. pater -tris, gr. πατήρ -τρός «padre», con riferimento ai Padri della Chiesa] (pl. m. -ci). – Dei Padri della Chiesa: la filosofia, la teologia p.; opere, dottrine p.; studî p.; periodo p., epoca...