GENESI
M.V. Marini Clarelli
Il primo libro del Pentateuco, che la traduzione greca detta dei Settanta e la patristica designano con il nome di G., narra la creazione del mondo, la storia dell'Eden, [...] . Gunhouse, The Fresco Decoration of Sant'Angelo in Formis, Ann Arbor 1991; M. Bernabò, L'impatto dell'esegesi patristica sulla illustrazione del Vecchio Testamento a Bisanzio, in Il codice miniato. Rapporti tra codice, testo e figurazioni, "Atti del ...
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Titolo generico di opere didattiche medievali, in cui la descrizione delle ‘nature’ e ‘proprietà’ degli animali è utilizzata per ritrovare insegnamenti di ordine religioso e morale. I b. rientrano nella [...] . Il materiale per l’interpretazione allegorica e morale degli animali era attinto sia a fonti profane (Plinio) sia all’esegesi patristica e soprattutto a Isidoro di Siviglia. Il più antico b. può considerarsi il De naturis animalium di Pier Damiani ...
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Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] , 1, PG, VII, col. 1072; Eusebio di Cesarea, Demonstr. Evang., IV, 16, PG, XXII, coll. 308-345).
Relativamente a Es. 12, la patristica continua a mantenere l'interpretazione di Gv. 19 e 1 Cor. 5, 7, secondo la quale Gesù sarebbe morto il giorno della ...
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VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] (Mt. 25, 35-36; v. Inferno).
L'alternativa fondamentale salvezza/dannazione dominò la diffusione del discorso morale sviluppato dalla patristica e dai chierici nel Medioevo. Essa si rinforzò ancora, a partire dai secc. 12° e 13°, con l'accentuazione ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] Bibbia.In Occidente, nonostante le frequenti allusioni a tale evento contenute anche negli scritti apocrifi, nella letteratura patristica e in particolare in quella omiletica, non si conserva né è attestata alcuna rappresentazione del g. universale ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] salvifici del mistero pasquale. Occorre pertanto rifarsi ai testi dei primi tre secoli e più in generale dell'età patristica (secc. 2°-6°) per rintracciare i principali motivi di natura storico-esegetica a cui il cristianesimo dei secoli successivi ...
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DUOMO
C. Bozzoni
Termine con il quale si designa una chiesa importante o la chiesa maggiore di un centro urbano, attestato già alla fine del sec. 12° (Battaglia, 1966) e derivato dal lat. domus, come [...] aedificatione Domus Dei, suggerisce che il vocabolo abbia avuto origine da questa o da simili espressioni, ricorrenti nella letteratura patristica (Moroni, 1843); d'altra parte domus nel senso di ecclesia è documentato in Paolino d'Aquileia (sec. 8 ...
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CRISTO
Red.
Non ci è pervenuta alcuna descrizione diretta dell'aspetto fisico di Gesù. I padri della Chiesa (Iustin., Dial., 14, 8; 49, 2; Clem. Alex., Paed., 3, 3,3; Strom., 2, 22, 8; 3, 103, 3; 6, [...] aspetto giovanile e bello (Acta Andr. et Matth., 33; Mart. Mt., 13; Act. Pt. Verc., 5; Acta Ioh., 87, ecc.). La letteratura patristica più tarda affermerà anche essa la bellezza del C. (Ioh. Chrys., Expos. in Ps., 44, 2; Hieron., Ep., 65, 8; Comm. in ...
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Scultore e architetto (Firenze 1652 - ivi 1725). Allievo di E. Ferrata a Roma, fu attivo a Firenze dove dal 1677 al 1691 lavorò alla decorazione della cappella Corsini al Carmine e della cappella Feroni [...] Francesco (Firenze 1713 - Roma 1783), erudito e teologo, secondo custode (1768) della Biblioteca Vaticana, si occupò di patristica e agiografia suscitando polemiche a causa delle sue idee gianseniste. Curò un'edizione in facsimile (1741) del codice ...
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TIPOLOGIA
J.P. Deremble
Il termine t., dal gr. týpos, 'impronta', identifica il sistema concettuale consistente nel decrittare il marchio o 'tipo' originariamente impresso da Cristo, che ne è l'archetipo, [...] delle due rivelazioni e agli gnostici il valore dell'Antico Testamento, la t. divenisse l'asse primario dell'esegesi patristica e medievale.
Iconografia
Anche le arti figurative, sin dagli inizi del cristianesimo, si prefissero di illustrare tale ...
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patristica
patrìstica s. f. [dall’agg. patristico1, sostantivato al femm.]. – Lo studio storico e dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e comunque degli scrittori dall’età sub-apostolica al sec. 7° in Occidente e al sec. 8° in Oriente...
patristico1
patrìstico1 agg. [der. del lat. pater -tris, gr. πατήρ -τρός «padre», con riferimento ai Padri della Chiesa] (pl. m. -ci). – Dei Padri della Chiesa: la filosofia, la teologia p.; opere, dottrine p.; studî p.; periodo p., epoca...