GIOVANNI de' Cauli (Iohannes de Caulibus)
Marco Arosio
Non è conosciuto alcun documento che tramandi di lui notizie certe: si deve ritenere sia vissuto durante il XIV secolo. Le uniche informazioni provengono [...] a rimaneggiamenti. La versione breve è assai semplificata e ridotta alla sola scansione narrativa, priva di citazioni patristiche e della costante presenza di riferimenti alla produzione teologica di s. Bernardo: questa redazione rese disponibile un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Medioevo occidentale la conoscenza della Bibbia (da biblia, in greco “libri”) era il punto di riferimento [...] passi. La figura di spicco dell’esegesi nel secolo VIII è inglese ma non si forma sulla cultura insulare, bensì sulla patristica, utilizzata a fondo in una serie di commenti ai Vangeli di Marco e Luca, agli Atti degli apostoli e ad alcuni libri ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e l’VIII secolo la Chiesa occidentale amplia il repertorio di canti liturgici con nuovi generi [...] promossa da papa Gregorio Magno, il quale elimina dal repertorio liturgico ogni testo che non vanti origini bibliche o patristiche. Gli inni scompaiono così dal repertorio romano per ricomparirvi non prima dei secoli XI-XII.
Sin dalle origini, la ...
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URBANO IV
Simonetta Cerrini
Jacques nacque a Troyes alla fine del XII secolo - forse nel 1185 - da Pantaléon di Courpalay (nome della casa di famiglia secondo alcuni, nome di famiglia secondo altri). [...] (P.-M. Gy, L'office, pp. 495-96), ove il celebre teologo domenicano poté disporre di un'ampia documentazione patristica e giuridica (Id., La documentation, p. 431). Del resto, quanto fosse importante la cultura per l'antico universitario parigino ...
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MILZIADE, santo
Angelo Di Berardino
M. (variante Melchiade): le fonti latine usano normalmente Miltiades (Catalogo Liberiano del 336, Depositio episcoporum, il Liber pontificalis [con varianti], Ottato [...] Konstantin der Grosse und das Reichskonzil von Arles (314). Historisches Problem und methodologische Aspekte, in Oecumenica et Patristica. Festschrift für Wilhelm Schneemelcher zum 75. Geburtstag, a cura di D. Papandreou, Chambésy-Genf 1989, pp. 151 ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] tratti di un genuino riformismo, soprattutto per la sincera fedeltà alla Chiesa, e la forte comunione con la tradizione biblica a patristica.
Come esegeta, nonostante i suoi commenti a vari libri del Vecchio e Nuovo Testamento, il C. presenta oggi un ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] in Apulia, AARP 4, 1973, pp. 100-116; A. Quacquarelli, Il leone e il drago nella simbologia dell'età patristica, Bari 1975; G. Curatola, Il ''Vishap'' di Aght'amar: nota sulla diffusione occidentale di un motivo iconografico, Oriente moderno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ferdinando Ughelli
Adelisa Malena
Nell’Europa confessionale dei secc. 16°-18°, lo studio e l’insegnamento della storia delle Chiese assunsero un’importanza decisiva, in primo luogo come efficaci strumenti [...] che la filologia e l’antiquaria degli umanisti avevano messo a punto per rapportarsi alla cultura classica e alla tradizione patristica. L’obiettivo della Chiesa di Roma era quello di presentare se stessa come la forma attuale, ma fedele, della ...
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questione (quistione)
Francesco Del Punta
Il vocabolo trae dall'etimologia (latino quaero) il valore fondamentale di " interrogazione ", " domanda ": io, che la ragione aperta e piana / sovra le mie [...] (XXXV, XXXVI, CVI, CXX, CXXI) che Gerolamo affronta q. sorte da difficoltà reali. L'indeterminatezza del genere nel periodo patristico è illustrata nelle numerose raccolte di q. di Agostino (cfr. G. Bardy, in " Revue Biblique " XLI [1932] 515 ss ...
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MASSARI, Ambrogio (Ambrogio da Cori)
Paolo Falzone
– Nacque intorno al 1432 a Cori, nel Lazio meridionale, da cui l’appellativo «Coranus», o «Coriolanus» con il quale è sovente menzionato nelle fonti.
Frammentarie [...] di tracciare con sufficiente precisione il perimetro delle sue letture, in larga parte costituito da opere di patristica, esegesi scritturale e filosofia scolastica (in particolare Tommaso d’Aquino, Egidio Romano, Duns Scoto), ma includente anche ...
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patristica
patrìstica s. f. [dall’agg. patristico1, sostantivato al femm.]. – Lo studio storico e dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e comunque degli scrittori dall’età sub-apostolica al sec. 7° in Occidente e al sec. 8° in Oriente...
patristico1
patrìstico1 agg. [der. del lat. pater -tris, gr. πατήρ -τρός «padre», con riferimento ai Padri della Chiesa] (pl. m. -ci). – Dei Padri della Chiesa: la filosofia, la teologia p.; opere, dottrine p.; studî p.; periodo p., epoca...