Apocalisse
Raoul Manselli
. Ultimo libro del Nuovo Testamento, e unico profetico. Ne è autore, secondo un'antichissima tradizione, s. Giovanni evangelista, che lo avrebbe composto mentre si trovava [...] moderni, sarà opportuno ricordare come l'A. sia stata ben presto oggetto di commenti che si sono disposti dall'età patristica lungo tutto il Medioevo in due linee di sviluppo. La prima è attenta, in special modo, alla spiegazione letterale del ...
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ebraico
Angelo Penna
Pier Vincenzo Mengaldo
Lingua del gruppo semitico. Nella Bibbia è chiamata " lingua di Canaan " (Is. 19, 18) oppure " lingua giudaica " (Il Reg. 18, 26), ma già nel Nuovo Testamento [...] alla dogmatica cristiana, in L'ultimo volume dantesco, Roma 1926, 356 ss.; P. Rotta, La filosofia del linguaggio nella Patristica e nella Scolastica, Torino 1909, passim; B. Nardi, Il linguaggio (1921), rist. in D. e la cultura medievale, Bari ...
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GNOSTICHE, Gemme
A. A. Barb
Classe di gemme ellenistico-romane così denominate dagli archeologi per gli elementi dottrinari che sono stati riconosciuti nelle loro iscrizioni. Sono pietre che generalmente [...] , meglio, come appare negli originali, Abrasax, che vi appare iscritta in moltissimi casi e che dalla letteratura patristica apprendiamo aver avuto un ruolo rilevante nello gnosticismo della tarda antichità. Altri elementi gnostici che generazioni di ...
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TACCONE GALLUCCI, Nicola
Rocco Pititto
(Nicola Maria Alfonso). – Figlio di Filippo e di Rosaria Cordopatri, nacque a Mileto (Vibo Valentia) il 13 ottobre 1847, primo di sette figli.
Di famiglia nobiliare, [...] filosofo tropeano. Notevole fu la sua conoscenza della Sacra Scrittura, assai sorprendente se riferita a quegli anni, della patristica e della teologia medievale e, in particolar modo, di Agostino e di Tommaso d’Aquino. Furono, soprattutto, questi ...
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Perez, Francesco
Giorgio Santangelo
Letterato, patriota e uomo politico palermitano (1812-1892), è il più autorevole dantista siciliano dell'Ottocento. Animatore di quella scuola che fu detta ‛ italiana [...] il pensiero filosofico e teologico medievale, Aristotele e i suoi grandi commentatori arabi, s. Tommaso e la scolastica, la patristica e la mistica, e tessendo la storia dell'allegoria, dall'antichità biblica e classica fino ai tempi di D., il ...
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Carlomagno
Girolamo Arnaldi
. Nato nel 742, da Bertrada e dal ‛ major domus ' Pipino il Breve, divenuto nel 751 re dei Franchi, successe al padre nel 768, ma solo dopo la morte del fratello Carlomanno [...] 16-18, là dove il suono del corno di Nembrot, il " robustus venator " di Gen. 10, 9, responsabile - secondo la tradizione patristica accolta da D. - della costruzione della torre di Babele, viene paragonato allo squillo uscito dal corno di Orlando a ...
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Eraclito
Giorgio Stabile
Filosofo greco, uno dei maggiori rappresentanti della filosofia presocratica, nato a Efeso e vissuto tra la fine del VI e la prima metà del V secolo a.C. (circa 560-420).
Tradizionalmente [...] " Et antea [Plato] quidem Heracliti secta fuerat imbutus ").
Peraltro (per non dire della fortuna del logos eracliteo nella patristica), in un testo ben presente a D., Cicerone ricordava lo studiato ermetismo del linguaggio di E. (" ita loquatur, ut ...
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GIONA (ebr. Yōnāh ‛‛colomba; ᾿Ιωνᾶς, Ionas)
E. Coche de La Ferté
Profeta ebreo, uno dei dodici Profeti Minori della Bibbia, ha avuto una parte importante tanto nella mentalità cristiana primitiva quanto [...] . d. E. M. Arndt Universität Greifswalds, V, 1955-56, pp. 43-53. Per quanto riguarda il posto occupato da G. nella patristica: F. M. Abel, Le culte de J. en Palestine, Parigi 1922; L. Deneke, Die Gestalt des Jonas bei den lateinischen Kirchenväter ...
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PURGATORIO
Enrico ROSA
Luigi GIAMBENE
. Secondo la dottrina cattolica, è un luogo o stato di espiazione e pena temporanea, in cui le anime dei giusti, morti nello stato di grazia ma non ancora mondi [...] come realtà e Gregorio Magno la diffuse per tutto l'Occidente. Ciò è già un riconoscerne in qualche modo la tradizione patristica, che è pure additata dal Concilio di Trento, come uno dei precipui fondamenti dogmatici della credenza. Ma il primo ...
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Rinascimento
Michele Ciliberto
Dopo l'Umanesimo civile
L'interpretazione dell'epoca umanistica e rinascimentale in chiave di 'Umanesimo civile' ha svolto un ruolo decisivo dalla fine degli anni Venti [...] storico del Rinascimento fiorentino, in La Rinascita, 1938, 3, pp. 50-72.
E. Garin, La 'dignitas hominis' e la letteratura patristica, in La Rinascita, 1938, 4, pp. 102-46.
E. Garin, Il Rinascimento italiano, Milano 1941.
E. Garin, Der italienische ...
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patristica
patrìstica s. f. [dall’agg. patristico1, sostantivato al femm.]. – Lo studio storico e dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e comunque degli scrittori dall’età sub-apostolica al sec. 7° in Occidente e al sec. 8° in Oriente...
patristico1
patrìstico1 agg. [der. del lat. pater -tris, gr. πατήρ -τρός «padre», con riferimento ai Padri della Chiesa] (pl. m. -ci). – Dei Padri della Chiesa: la filosofia, la teologia p.; opere, dottrine p.; studî p.; periodo p., epoca...