CARSUGHI, Ranieri
Salvatore Nigro
Nacque a San Sepolcro (Arezzo) il 25 apr. 1647, da famiglia discretamente agiata. L'8 apr. 1663 entrò nella Compagnia di Gesù, spinto dalla vocazione religiosa maturatagli [...] svolgono in stile piano temi che spesso hanno il loro punto di fuga in passi della tradizione testamentaria e patristica.
Nel 1703 furono pubblicate le Meditazioni per ciascun giorno della Quaresima, ristampate in edizione accresciuta nel 1704 e poi ...
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Scrittore e poeta spagnolo (Madrid 1580 - Villanueva de los Infantes 1645). Vissuto quando il grande impero spagnolo si andava sgretolando, lentamente nella sua compagine politica ma più rapidamente nella [...] del padre. Studiò ad Alcalá de Henares lingue classiche, francese, italiano, filosofia; a Valladolid seguì corsi di teologia, patristica, ecc. Poi (1613) venne in Italia, confidente e consigliere del duca di Osuna; partecipò alla congiura di Venezia ...
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mordere
Alessandro Niccoli
Verbo esclusivo della Commedia, con l'eccezione di Rime CXVI 75.
Come nell'uso odierno, nel suo significato più proprio esprime l'azione dell'afferrare fortemente tra i denti, [...] analoga derivata dai denti, ha svariate applicazioni anche per una più o meno stretta aderenza a modelli del linguaggio biblico o della patristica.
Il verbo è così applicato all'arsura delle fiamme, in Pg XXVII 10 Più non si va, se pria non morde ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] al suo spirito originario, l’erudizione antica seguì per secoli le dottrine allegoristiche ed evemeristiche. La polemica antipagana della patristica accettò volentieri l’evemerismo, per dimostrare che gli dei pagani non erano dei: ma accanto a ciò il ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] Scholastik, 1875; S. Talamo, L'Aristotelismo nella Scolastica, 3ª ed., Siena 1900; Ueberweg-Geyer, Grundr. Gesch. d. Philos., II, Die patrist. u. schol. Philos., iiª ed., pp. 92, 135, 145, 283 segg., 293 segg., 343 segg. e la bibliografia a p. 687 ...
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, Vescovo di Nicomedia e martire. I suoi atti (Acta Sanctorum, apr. III, p. 482 segg.) affermano che egli soffrì il martirio sotto Massimiano il 3 settembre 302, data conservata anche oggi nella liturgia [...] der altkirchlichen Literatur, II, 2ª ed., Friburgo in B. 1914, p. 333 seg.; G. Mercati, Alcune note di letteratura patristica, in Rendiconti dell'Istituto Lombardo, s. 2ª, XXXI (1898); id., Note di Letteratura biblica e cristiana antica, Roma 1901 ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] inoltre l'inizio di un contatto con l'ambiente umanistico toscano che forse rinvigori in lui l'interesse per la patristica greca, in specie per il platonico Dionigi.
Presto ebbe inizio l'attività pubblica: savio di Terraferma nel 1482 secondo il ...
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visio beatifica
Giovanni Fallani
- È l'intuizione immediata della divina essenza (cfr. Matt. 5, 8; 18, 10; 22, 30). S. Paolo parla della sua diretta esperienza, con il rapimento al terzo cielo (II Cor. [...] , inoltre, che nessun uomo vide mai Dio, " nec videre potest " (I Tim. 6, 16). Fondandosi su questa asserzione, una corrente patristica orientale interpretò che la v.b. non consisteva nella visione di Dio, ma di realtà che emanavano da lui. Così l ...
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Padre della Chiesa, il più celebre degli oratori sacri (Antiochia fra il 344 e il 354 - Comana, Cappadocia, 407). Educato con gran cura presso il retore Libanio e nella religione cristiana dal vescovo [...] filosofo e teologo, G. è poco originale ma riecheggia - e trasferisce efficacemente nell'omiletica - temi della tradizione patristica greca e soprattutto della scuola antiochena. La personalità di G. è quella di un moralista, desideroso di riformare ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Bruno NARDI
La vita. - Secondo la datazione più attendibile, che è quella di Apollodoro, P. nacque ad Atene nel primo anno dell'Olimpiade 88ª, [...] secondo la quale l'anima è un'essenza incorporea semovente e immortale. Ma chi meglio d'ogni altro riuscì, nella patristica greca, a fondere lo spirito platonico col pensiero cristiano, fu lo Pseudo-Dionigi Areopagita. L'ignoto scrittore che si cela ...
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patristica
patrìstica s. f. [dall’agg. patristico1, sostantivato al femm.]. – Lo studio storico e dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e comunque degli scrittori dall’età sub-apostolica al sec. 7° in Occidente e al sec. 8° in Oriente...
patristico1
patrìstico1 agg. [der. del lat. pater -tris, gr. πατήρ -τρός «padre», con riferimento ai Padri della Chiesa] (pl. m. -ci). – Dei Padri della Chiesa: la filosofia, la teologia p.; opere, dottrine p.; studî p.; periodo p., epoca...