Abisso
M. V. Marini Clarelli
Il termine a. (gr. ἄβυσσοϚ; lat. abyssus) rivestì nel Medioevo essenzialmente due significati. Da un lato indicò la profondità delle acque, la tehōm biblica, che rappresenta [...] 1-3), ora direttamente dell'inferno (Lc. 8, 31). Che si tratti di due concetti distinti è costantemente ribadito dall'esegesi patristica, che equipara l'a. primigenio al caos della filosofia greca (Agostino, De Gen. ad litt., IV, 12) o alla congerie ...
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Baio, Michele
Forma italianizzata del nome del teologo Michel de Bay (Mélin, Hainaut, 1513 - Lovanio 1589). Studiò e insegnò a Lovanio, divenendovi magister in teologia (1550), professore di Sacra Scrittura [...] , con il suo amico Hessels, il metodo positivo e quindi un ritorno della speculazione teologica alle fonti bibliche e patristiche. Particolarmente discussa dai contemporanei è stata la dottrina di B. sulla libertà e la grazia: sviluppando motivi già ...
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. Denominazione data ai religiosi che osservano la regola di S. Basilio il Grande, arcivescovo di Cesarea di Cappadocia, considerato, al pari di S. Antonio e di S. Benedetto, come fondatore di uno dei [...] di domande e risposte conosciute sotto il nome di "Regola di S. Basilio" è soltanto uno degli anelli di una tradizione patristica. I monaci orientali, per loro natura, sono monaci di un determinato monastero, e non membri di corporazioni più vaste.
L ...
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VASSALLI, Fortanerio
Antonella Parmeggiani
VASSALLI, Fortanerio. – Nacque intorno al 1300 a Vaillac (o a Frayssinet-le-Gourdonnais) nella diocesi di Cahors, in Aquitania, figlio di Sicard II de Vassal, [...] , 1897, p. 173). Durante gli anni successivi Vassalli si dedicò allo studio e al commento delle sacre scritture e della patristica (Agostino in particolare) e compose, per ordine del suo superiore Gerardo di Oddone, un Uffizio sulle stigmate di s ...
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LEONZIO (Λεόντιος, Leontius)
Giuseppe Ricciotti
Nome di varî personaggi, fra i quali ricordiamo:
1. L. di Bisanzio. - Nato verso il 485, forse a Costantinopoli, si fece monaco in giovane età prendendo [...] scritti L. si mostra non solo acuto dialettico, ma anche fornito di larghissima conoscenza della precedente letteratura patristica. Nella cristologia egli segue specialmente Cirillo d'Alessandria.
2. L. di Neapolis. - Fu vescovo di Neapolis (Nemosia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvia Serventi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra gli obiettivi principali del programma spirituale e amministrativo del concilio [...] gesuita Emanuele Orchi che, nelle sue prediche, riversa una fantasia inesauribile, nutrita di grande erudizione scritturistico-patristica. Questa figura di “mago delle parole” presenta non pochi punti in comune con il massimo predicatore secentesco ...
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CACCIATORE, Alessandro
Armando Petrucci
Figlio di Didaco e di Veronica Gualberti, nacque a Milano probabilmente intorno al 1630.
Entrato nell'Ordine degli agostiniani scalzi nel 1651, vi assunse il [...] per argomenti, e intese sostenere che s. Agostino fu monaco; non mancano nell'opera, farcita di vasta erudizione patristica, accenni alla preminenza rigoristica della regola degli agostiniani scalzi. Dall'esame degli statuti dell'Ordine il C. allargò ...
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infinito
Vincenzo Valente
Aggettivo (sostantivato solo in Cv IV IX 3 infinito comprende); è riferito, in una prima serie di esempi, a numero o quantità, e in un secondo gruppo a Dio.
È opportuno ricordare [...] ] è solo Dio: Refutatio Institutionis theologicae Procli Platonici, ediz. J. Th. Voemel, Francoforte s.M. 1825, 117) e quindi con la patristica (cfr. s. Basilio Adv. Eunomium I 7, che enumera tra gli attributi di Dio quello d'i.). Così la tradizione ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] e il commento di Aristotele; in seguito, il suo interesse si allargò ai primi tempi cristiani e alla patristica greca: tradusse e commentò lo Pseudo-Dionigi, Ignazio, Policarpo, Giovanni Damasceno, Basilio, Gregorio di Nazianzo; ristampò opere di ...
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Nato in Milano da Francesco e Angela Rossi il 18 marzo 1848 e battezzato nella parrocchia di S. Gottardo col nome di Guerrino. Studiò lettere nel Seminario di San Pietro Martire, presso Barlassina, filosofia [...] per la revisione della Volgata.
Ha pubblicato numerose opere di cultura, segnatamente di carattere biblico, d'indole patristica, storica, liturgica e musicale.
Bibl.: Con la data del 20 settembre 1920, in occasione del cinquantesimo anniversario ...
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patristica
patrìstica s. f. [dall’agg. patristico1, sostantivato al femm.]. – Lo studio storico e dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e comunque degli scrittori dall’età sub-apostolica al sec. 7° in Occidente e al sec. 8° in Oriente...
patristico1
patrìstico1 agg. [der. del lat. pater -tris, gr. πατήρ -τρός «padre», con riferimento ai Padri della Chiesa] (pl. m. -ci). – Dei Padri della Chiesa: la filosofia, la teologia p.; opere, dottrine p.; studî p.; periodo p., epoca...