CRUCIANI, Vincenzo
Werther Angelini
Nato ad Ancona il 9 apr. 1748 da Giovanni e Maria Scagnetti di Macerata, fu avviato ai primi rudimenti del leggere e scrivere nella parrocchia di S. Nicola e presto [...] una solida lezione di taglio tomistico secondo l'impostazione generale della pedagogia tridentina, insieme a richiami di dottrina patristica, validi non solo sul terreno della cultura liturgica, onde lo stesso Amaral confermò poi l'ingegno e le ...
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Teologo e mistico bizantino (n. Costantinopoli 580 - m. nel castello di Schemari, Transcaucasia, 662). Monaco a Crisopoli (Scutari), visse poi nell'Africa settentrionale (626-646). Ebbe parte notevole [...] nel Caucaso. M. è un teologo e un mistico che raccoglie la migliore eredità del pensiero greco e della patristica cristiana costituendone quasi l'ultima voce; in lui l'esperienza platonica, filtrata attraverso i grandi cappadoci e soprattutto Dionigi ...
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allegoria
Jean Pépin
Per valutare correttamente il posto occupato dall'a. nell'opera sia di D. che di qualunque altro, bisogna intendersi anzitutto sul significato del termine.
La nozione di A. - Le [...] e vita contemplativa ottima (identica a quella operata in IV XVII 9 tra i due cammini e le due felicitadi) è anch'essa di origine patristica, come per esempio in Agostino (Serm. 103 4 5 e 104 2 3, P.L. 38, 615 e 617, cit. da Tomm. Sum. theol. II ...
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VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] (Mt. 25, 35-36; v. Inferno).
L'alternativa fondamentale salvezza/dannazione dominò la diffusione del discorso morale sviluppato dalla patristica e dai chierici nel Medioevo. Essa si rinforzò ancora, a partire dai secc. 12° e 13°, con l'accentuazione ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] religiose ed estesi quanto la pietas. La scolastica, più che a svolgere gli elementi volontaristici insiti nella concezione patristica della g., procedette ad associarli con la concezione intellettualistica aristotelica. Per s. Tommaso la g. è la ...
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GILBERTO Porretano (Gilbertus Porretanus; Gilbert de la Porrée)
Francesco Pelster
Teologo e filosofo, nato nel 1070 a Poitiers; fece i suoi studî sotto Bernardo di Chartres e probabilmente anche sotto [...] nel 1154, fu vescovo di Poitiers. G. esercitò profonda influenza per il suo acume dialettico, la sua vasta conoscenza patristica e l'incitamento che dava ai suoi discepoli. Nelle dispute contemporanee sugli "universali", egli sostenne con un realismo ...
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Ecclesiastico (Vienna 1797 - ivi 1875), sacerdote (1823), prof. di storia ecclesiastica e diritto canonico a Salisburgo (1825), poi direttore dell'Accademia orientale di Vienna (1833-49) e nello stesso [...] di cui in tutti i modi tentò di impedire l'annullamento. Nel 1855 fu creato cardinale. Nel concilio Vaticano I si espresse contro il dogma dell'infallibilità pontificia (1870), ma subito si sottomise. Scrisse di storia ecclesiastica e di patristica. ...
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Teologo bizantino nato a Costantinopoli da distinta famiglia, morto a Mitilene nel 1410. Aderì pienamente alla chiesa latina, anzi, si fece religioso domenicano nel convento di Pera. A difesa dei dogmi [...] fede e dei principi della fede cattolica, trattato di dogmatica bizantina. Nelle opere del C. si fa largo posto alla patristica latina e si palesa l'influenza della scolastica occidentale.
Opere: Migne, Patrologia Graeca, CLII, coll. 13-661.
Bibl.: K ...
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Teologo (Novara fine sec. 11º - Parigi 1160), chiamato dai posteri magister sententiarum. Il suo scritto principale, i Libri Sententiarum, il testo teologico più diffuso nel Medioevo, gli fruttò una celebrità [...] doni dello Spirito Santo, comandamenti; 4) sacramenti e novissimi. Attorno a questi argomenti P. raggruppa le testimonianze della tradizione patristica (prese direttamente o da florilegi), ma dà anche molto spazio a opinioni di maestri più recenti e ...
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In senso generico, retta credenza, conformità ai principi di una determinata religione, della quale si accetta integralmente la dottrina. In generale, è un principio sostenuto dalle religioni che si richiamano [...] , scismatiche ed eretiche, secondo l’enunciato dell’epistolario paolino: «Un Signore, una fede, un battesimo». Nell’età patristica la preoccupazione di conservare intatta la fede ricevuta da Cristo e dagli apostoli si accentua nella lotta contro le ...
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patristica
patrìstica s. f. [dall’agg. patristico1, sostantivato al femm.]. – Lo studio storico e dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e comunque degli scrittori dall’età sub-apostolica al sec. 7° in Occidente e al sec. 8° in Oriente...
patristico1
patrìstico1 agg. [der. del lat. pater -tris, gr. πατήρ -τρός «padre», con riferimento ai Padri della Chiesa] (pl. m. -ci). – Dei Padri della Chiesa: la filosofia, la teologia p.; opere, dottrine p.; studî p.; periodo p., epoca...