FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] a Torino dalla Compagnia reale sarda, riscuotendo ovunque consensi non per il valore letterario ma per il mal dissimulato messaggio patriottico.
Fu in quest'occasione che, recatosi a Torino per la messa in scena del dramma, il F. fu assunto dalla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Alfredo Rocco
Giuseppe Speciale
Esponente del nazionalismo italiano e suo principale teorico, Alfredo Rocco fu ministro della Giustizia dal 1925 al 1932, periodo durante il quale organizzò la complessa [...] la sua espansione nel mondo» (p. 82).
Nelle sue parole il nazionalismo viene distinto con forza dal patriottismo:
il patriottismo, che è principalmente attaccamento alla patria, cioè alla terra, è essenzialmente difensivo, è un sentimento diffuso e ...
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Emiliani Giudici, Paolo
Steno Vazzana
Giudici Storico della letteratura (Mussomeli 1812 - Glenmoor 1872); nella sua Storia delle belle lettere in Italia (Firenze 1845), divenuta poi Storia della lett. [...] nella poesia, l'E.G. interpreta la figura di D. come un esemplare del titanismo romantico non meno che di un patriottismo puro al di là delle stesse lotte politiche. D. fu, scrive, " una tremenda individualità che sorge nella notte del Medioevo ...
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decabristi (dal russo dekabrist, der. di dekabr' «dicembre»)
decabristi
(dal russo dekabrist, der. di dekabr′ «dicembre») Nome dato agli ufficiali della Guardia imperiale che il 14 (26) dic. 1825 presero [...] Rivoluzione francese e delle nuove aspirazioni alla libertà sorte in conseguenza delle campagne contro Napoleone, la rivolta dei d. ebbe un vigoroso suggello di patriottismo e spianò la via al movimento di riforme sociali di pochi anni più tardi. ...
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Nato a Como da Francesco Bianchi e da Maria Zoini il 25 novembre 1799. Il suo vero nome era Angelo Bianchi, che egli cambiò in Aurelio Bianchi-Giovini. Terminati gli studî, fu impiegato, come correttore [...] piemontesi, che uscì il 26 gennaio 1848. In esso si segnalò per le polemiche virulente contro la chiesa e per il patriottismo ardente e bellicoso, se pure non sempre riflessivo. Nel 1849, eletto deputato, fu rinnovata contro di lui l'accusa di ladro ...
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Uomo politico, nato a Lisbona il 24 novembre 1869. Spiegò un'attività intensa nella preparazione tecnica degli ufficiali che presero parte alla guerra mondiale, esercitando nel 1914 la funzione di istruttore [...] quella del "18 aprile". C. fu chiamato alla funzione di accusatore, e si comportò con una tale integrità, un tale patriottismo, solidarizzando questa volta con gli accusati, che la sua attitudine gli costò le dimissioni dal comando della quarta zona ...
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MONETA, Ernesto Teodoro
Fulvio Conti
– Terzogenito di tredici figli, nacque a Milano il 20 sett. 1833 da Carlo Aurelio e da Giuseppina Muzio. Battezzato nella parrocchia di S. Ambrogio con i nomi di [...] la libertà dei singoli Stati e il raggiungimento di condizioni di maggiore democrazia e benessere. Da qui il suo convinto patriottismo, che non conobbe flessioni o tentennamenti per tutta la vita e che più avanti, quando il M. sarebbe diventato uno ...
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AMERIGHI, Amerigo
Gaspare De Caro
Nato a Siena al principio del sec. XVI dauna delle più importanti famiglie dell'ordine dei popolari, figlio di Niccolò e fratello di Marco Antonio e di Pier Maria, [...] posizione nel governo poté seguire l'ambiguo evolversi dei progetti degli imperiali, che urtavano in egual modo il suo patriottismo municipale, oscillanti tra la costituzione di una signoria in Siena con principe spagnolo e l'assorbimento della città ...
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Uomo politico statunitense (Tampico, Illinois, 1911 - Bel-Air, California, 2004). Repubblicano, fu presidente degli Stati Uniti per due mandati (1981-89). Adottò una politica di netta contrapposizione [...] gli consentì di reiterare per anni la sua fede nei valori tradizionali dell'individualismo americano e del patriottismo.
Negli anni Cinquanta passò dalle originarie posizioni democratiche alla destra repubblicana e nel 1964 partecipò alla campagna ...
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VÖRÖSMARTY, Mihály
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato il 1° dicembre 1800 a Puszta-Nyék, nel comitato di Fehér, morto a Pest il 17 novembre 1855. Il padre, che discendeva di nobile famiglia cattolica, [...] l'italiano). Là s'immerse nell'arte del Tasso, di Shakespeare, di Goethe e di Schiller; là il suo innato patriottismo si saturò della realtà della triste vita ungherese. Praticante presso il sottoprefetto del comitato di Tolna, aveva avuto nel 1822 ...
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patriottismo
(non com. patriotismo) s. m. [der. di patriot(t)a, sull’esempio del fr. patriotisme]. – Sentimento di amore, obbedienza e devozione verso la patria: p. vero, falso, ostentato; dare prova di patriottismo.
patriottico
patrïòttico (non com. patrïòtico) agg. [der. di patriot(t)a, sull’esempio del fr. patriotique; cfr. lat. tardo patriotĭcus, gr. πατριωτικός «che è della stessa patria, che appartiene ai compatrioti»] (pl. m. -ci). – Che è in rapporto...