COMITA
Evandro Putzulu
Giudice di Torres, nacque verosimilmente verso il 1160 a Torres, capitale del giudicato, ultimo dei quattro figli di Barisone II e di Preziosa de Orrubu. Non è tuttavia sempre [...] o per divieto del papa di celebrarlo - l'intesa saltò ed Ugone, scacciato dal suocero, si rifugiò presso il patrigno.
Intanto due avvenimenti avevano cementato l'intesa tra C., il papa e Genova. Nel 1203, Guglielmo Malaspina, spalleggiato dal ...
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famiglia
Giovanni B. Sgritta
Un gruppo unito da legami di sangue e affetto
Cos'è la famiglia? La domanda è banale, ma la risposta è tutt'altro che semplice. Di norma, è un gruppo di persone legate da [...] il linguaggio non è cambiato, se continuiamo a chiamare i membri di queste famiglie con termini peggiorativi: fratellastri, sorellastre, patrigno, matrigna. Ciò che è cambiato è semmai l'origine di questa nuova forma familiare, che un tempo nasceva ...
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MATRIMONIO (fr. mariage; sp. matrimonio; ted. Ehe; ingl. marriage)
Raffaele CORSO
Carlo Alfonso NALLINO
Ugo Enrico PAOLI
Arturo Carlo JEMOLO
Luigi GALVANI
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Israele ZOLLER
Emilio ALBERTARIO
È [...] zii e nipoti; nel diritto cristiano anche la parentela spirituale tra padrino e figlioccia; 2. l'affinità in rapporti analoghi, tra il patrigno e la figliastra, la matrigna e il figliastro, il suocero e la nuora, la suocera e il genero; nel diritto ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] nelle ripetute ribellioni (1025-1026, 1030) del figliastro di Corrado II, Ernesto duca di Svevia, che dalla politica borgognona del patrigno si vedeva preclusa la via alla successione in quel regno. E lo stesso fu della Carinzia, quando Adalberone di ...
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patrigno
(o padrigno) s. m. [lat. tardo *patrignus, modellato su matrigna]. – Il secondo (o successivo) marito di una donna rimasta vedova, rispetto ai figli nati nel precedente matrimonio (o, eventualmente, nei precedenti).
vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; padre v., madre v., in contrapp. a patrigno...