Mantegna, Andrea
Caterina Volpi
L’artista rinascimentale innamorato degli antichi eroi
Il pittore Andrea Mantegna fu uno dei massimi rappresentanti dell’arte italiana del Quattrocento. Amico di scrittori [...] fortuna.
Durante un viaggio a Venezia, nel quale Squarcione porta con sé il figlioccio, Mantegna stipula un contratto con il patrigno in base al quale egli riacquista la propria libertà. A partire da questa data (1448) l’artista firma orgogliosamente ...
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DE ROSA, Giovan Francesco, detto Pacecco
Riccardo Lattuada
Nacque a Napoli il 17 (o il 27) dic. 1607 da Tommaso e Caterina De Mauro (Prota Giurleo, 1951, p. 20).
Tommaso (morto a Napoli nel 1610) era [...] del D., rimasta vedova nel 1610.
Da quel momento il D. si avvarrà di un rapporto serrato con il patrigno; un rapporto in cui interessi familiari e imprenditoriali, nonché soprattutto un intenso sodalizio sui problemi figurativi, costituiranno un ...
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BONAVENTURA Berlinghieri
A. Caleca
Pittore lucchese del 13° secolo. Figlio e fratello di pittori, B. appare per la prima volta, insieme al padre Berlinghiero e al forse più anziano fratello Barone, [...] (Lazzareschi, 1908); costui, figlio di donna Pina, moglie in seconde nozze di B., era stato a bottega presso il patrigno per poi recarsi in Sardegna e successivamente in Sicilia, dove era morto verso il 1258, verosimilmente esercitandovi l'arte della ...
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FEREGUTTI (Feragutti, Feragutti Visconti), Giuseppe Adolfo
Elena Longo
Figlio di contadini, nacque in Canton Ticino a Pura, presso Ponte Tresa, il 25 marzo 1850. Il padre Lodovico, per garantire un [...] e La lupa, raffigura il momento in cui il nobile, postosi a capo di una rivolta popolare, denuncia i soprusi del patrigno Ugo di Borgogna re d'Italia, e di Giovanni XI, suo fratello, rappresentato in secondo piano nella tela. Come nella precedente ...
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CRAMARIIS, Giovanni de
Giuseppe Bergamini
Figlio di un Pantaleone, non è chiaro se il cognome indichi il mestiere dei familiari ("cramârs" in friulano vuol dire merciai ambulanti) oppure la provenienza [...] contratto dello zio Pellegrino da San Daniele di cui fu aiuto; l'altro del 1533, quando fa testamento e lascia tutto al patrigno Bernardino (Joppi, 1890, pp. 20, 81).
Bibl.: G. B. Cavalcaselle, La pittura friulana del Rinascimento [1876], a cura di G ...
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POLIDORO da Lanciano
Francesco Trentini
POLIDORO da Lanciano (Polidoro de’ Renzi, Polidoro Lanzani, Polidoro Veneziano). – Nacque a Lanciano da Paolo de’ Renzi e da madre ignota, circa l’anno 1510.
Tradizionalmente [...] , che probabilmente fu istruito all’arte nella bottega di Polidoro e ne divenne assistente per poi condurre, alla morte del patrigno, una dignitosa carriera da ‘dipintor’ a Lanciano.
Il 20 luglio 1565 Polidoro convocò nella casa di San Pantalon il ...
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GEMITO, Vincenzo
Emanuela Bianchi
Nacque a Napoli il 16 luglio 1852 e, quando aveva appena un giorno, fu deposto nella ruota dello Stabilimento dell'Annunziata. Il 30 luglio venne affidato a Giuseppina [...] dello Pseudo-Seneca del Museo archeologico napoletano, le sembianze ricordano quelle di Mastro Ciccio, l'amato anziano patrigno, valido collaboratore insieme con Tommaso Celentano e Pietro Renna nella fonderia di via Mergellina, avviata proprio in ...
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ELSHEIMER (Ehltzeimer), Adam
Enrico Parlato
Figlio primogenito del sarto Anton e di Martha Reussen figlia di un bottaio, fu battezzato a Francoforte sul Meno il 18 marzo 1578 e chiamato Adam in onore [...] Ugolina e dal Faber. Abbiamo scarne notizie del giovane Giovanni Francesco: un compromesso pattuito nel 1629 tra lui e il patrigno A. Quercia ne registra l'intenzione di entrare nell'Ordine benedettino (Bousquet, 1980).
Il nome del Faber apre lo ...
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ORLANDO
M. Mihályi
Il nome O. (o Rolando) costituisce l'equivalente, in volgare italico, del nome francese d'oïl Roland - che conosce versioni simili ma leggermente diverse nelle altre lingue parlate [...] provoca una contesa tra i fautori della guerra, primo tra tutti O., e quelli della pace, tra i quali si annovera Gano, patrigno di Orlando. La rivalità che insorge tra i due fa sì che Gano, ambasciatore di Carlo a Saragozza, spinga Marsilio alle armi ...
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GHIBERTI
Carlo La Bella
Famiglia di artisti fiorentini attivi nel campo dellascultura, dell'oreficeria e dell'architettura, durante tutto il XV secolo fino alla prima metà del XVI. Capostipite e iniziatore [...] pezzi; tornato a Firenze cedette infatti a Vasari, nel 1528, alcuni disegni del bisnonno Lorenzo, un Evangelista eseguito dal patrigno di questo, Bartolo, e altri fogli, tra cui alcuni ritenuti di Giotto. L'anno successivo Vasari trascorse nella ...
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patrigno
(o padrigno) s. m. [lat. tardo *patrignus, modellato su matrigna]. – Il secondo (o successivo) marito di una donna rimasta vedova, rispetto ai figli nati nel precedente matrimonio (o, eventualmente, nei precedenti).
vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; padre v., madre v., in contrapp. a patrigno...