Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] cui Sandra rimprovera di avere consegnato il padre ai nazisti, in combutta con il suo futuro secondo marito e patrigno dei due fratelli, Gilardini (Renzo Ricci). Su questo composito tessuto, a prima vista consueto a una delle 'anime' viscontiane ...
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GHIBERTI
Carlo La Bella
Famiglia di artisti fiorentini attivi nel campo dellascultura, dell'oreficeria e dell'architettura, durante tutto il XV secolo fino alla prima metà del XVI. Capostipite e iniziatore [...] pezzi; tornato a Firenze cedette infatti a Vasari, nel 1528, alcuni disegni del bisnonno Lorenzo, un Evangelista eseguito dal patrigno di questo, Bartolo, e altri fogli, tra cui alcuni ritenuti di Giotto. L'anno successivo Vasari trascorse nella ...
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CORRADINO di Svevia, re di Gerusalemme e di Sicilia
Peter Herde
Nacque il 25 marzo 1252 nel castello di Wolfstein (nella Bassa Baviera a nordest di Landshut), del quale oggi restano soltanto poche vestigia, [...] di Augusta spiccavano, oltre a Ludovico II di Baviera e al conte Mainardo di Gorizia e del Tirolo, rispettivamente zio e patrigno di C., il giovane marchese Federico di Baden, nemico di Ottocaro di Boemia, ed altri nobili, come il burgravio Federico ...
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ENNODIO, Magno Felice (Magnus Felix Ennodius)
Marc Reydellet
Originario della Gallia, nacque nel 473 o 474, probabilmente ad Arles.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia ed era imparentata con [...] diacono e futuro papa Ormisda, Cesareo di Arles, Giuliano Pomerio, tra gli ecclesiastici, e tra i laici Boezio e il patrigno Simmaco, e soprattutto Fausto, destinatario del maggior numero di lettere, insieme con i suoi figli Avieno e Messala, e cosi ...
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patrigno
(o padrigno) s. m. [lat. tardo *patrignus, modellato su matrigna]. – Il secondo (o successivo) marito di una donna rimasta vedova, rispetto ai figli nati nel precedente matrimonio (o, eventualmente, nei precedenti).
vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; padre v., madre v., in contrapp. a patrigno...