Cavaliere romano accusato dalla madre, Sassia, di aver avvelenato il patrigno, Stazio Albio Oppianico, a sua volta in precedenza condannato (nel 74 a. C.) per tentato veneficio del figliastro, dopo un [...] processo svoltosi forse in maniera irregolare; C. A. fu difeso con successo (nel 66) da Cicerone, che impostò abilmente l'orazione sul tema della corruzione dei giudici nel processo ad Oppianico, lasciando ...
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Uomo politico romano (n. 106 circa - m. 60 a. C. circa), patrigno di Marco Bruto; come console designato (63) votò contro i catilinarî per la pena del carcere. Console (62), fece approvare la legge Giunia-Licinia, [...] con cui si proibiva di portare nell'erario senza testimoni le nuove leggi ...
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Attore (Venezia 1845 - Bologna 1910); figlio del patriota A. Frangini, assunse il cognome del patrigno; ricoprì il ruolo di brillante con A. Diligenti e L. Monti; anche capocomico, da solo o in società. [...] Fu anche flautista ...
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Scultore, orafo, architetto, pittore e scrittore d'arte (Firenze 1378 - ivi 1455). Educato nella bottega del patrigno, l'orafo Bartolo di Michele, si firmò Lorenzo di Bartolo, finché nel 1444 riprese il [...] nome paterno (Lorenzo di Cione). Nel 1401, la sua formella del Sacrificio di Isacco (Firenze, museo del Bargello) vinse il famoso concorso per la seconda porta del battistero (porta nord) prevalendo anche ...
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ABBÀ CORNAGLIA, Pietro
Geo Pistarino
Nacque ad Alessandria il 20 marzo 1851. Iniziati gli studi musicali sotto la guida del patrigno, il maestro Pietro Cornaglia, nel 1868 s'iscrisse al conservatorio [...] di Milano per pianoforte, organo e composizione. Si diplomò nel 1871 con la cantata Caino e Abele,che meritò il primo premio e medaglia d'onore. Dopo un breve soggiorno a Torino nel 1875 ed un viaggio ...
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Figlio (1025 circa - 1058) di Guglielmo V e della sua terza moglie Agnese di Borgogna, successe al fratellastro Oddone nel 1040. Fu costretto dal patrigno, Goffredo Martello conte di Vendôme, a cedergli [...] una parte dei suoi stati; aveva già iniziato le operazioni militari per tornare in possesso dei territorî ceduti, quando morì ...
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DEL PO, Andrea
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Il vero cognome di questo pittore, scenografo e impresario teatrale fu Maffei, essendo nato a Napoli da Andrea Maffei e Porsia Compagna, ma egli assunse [...] presso dei parenti; nel 1655 viene indicato come dodicenne. Dal 1655 al 1669 risulta sempre convivente con la madre ed il patrigno nelle parrocchie di S. Maria del Popolo e S.Andrea delle Fratte (Roma, Archivio storico del Vicariato, Stati d'anime ...
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BRIZIO (Briccio, Bricci, Brizzi), Francesco
Anna Ottani
Figlio di Giov. Ludovico e di Orsolina Pizziroldi, nacque a Bologna intorno al 1574; avviato a lavorare presso un calzolaio, fu in seguito secondato [...] nella vocazione artistica dal patrigno Filippo Nobili. Il B. iniziò pertanto, all'età di vent'anni, il discepolato pittorico presso B. Passarotti e fu successivamente al fianco dei Carracci. Dopo aver insegnato nell'Accademia degli Indifferenti di B. ...
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CAVALLETTI, Carolina
Sisto Sallusti
Nacque a Gorizia nell'anno 1794 dagli attori Francesco e Gaetana Pontevichi, durante una tournée della compagnia di Carlo Battaglia della quale essi facevano parte. [...] Cominciò a recitare bambina nella compagnia della madre e del patrigno Francesco Toffoloni: il Righetti la ricordò, a quell'età, nella esilarante parte di una pessima farsa, nella quale si fece applaudire per più sere. Nel 1807 fece parte della ...
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COVACICH (Covaci, Kovacich, Cova), Vittorio
Rossella Fabiani
Nacque a Trieste il 29 genn. 1871. Di famiglia modesta, giovanissimo iniziò la sua attività di semplice falegname e intagliatore del legno, [...] mestiere appreso nelle botteghe artigiane di Trieste e soprattutto presso il patrigno, Giuseppe Crisman, che era falegname (De Alisi).
Egli frequentò anche il Banco Nodello apprendendo l'intaglio dall'Indri (ibid.). Nell'ultimo decennio dell'800 ...
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patrigno
(o padrigno) s. m. [lat. tardo *patrignus, modellato su matrigna]. – Il secondo (o successivo) marito di una donna rimasta vedova, rispetto ai figli nati nel precedente matrimonio (o, eventualmente, nei precedenti).
vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; padre v., madre v., in contrapp. a patrigno...