FILIPPONE SINISCALCHI, Tina
Rossella Pelagalli
Nacque a Roma nel febbraio 1903. Ancora in tenera età si trasferì con la famiglia definitivamente a Napoli. Qui, giovanissima, iniziò gli studi musicali, [...] artistici dei suoi familiari; la madre era infatti diplomata in pianoforte al conservatorio di S. Cecilia di Roma ed il patrigno, il notaio Bindo Siniscalchi, aveva studiato il medesimo strumento sotto la guida di F. Cilea ed A. Longo.
All'età ...
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Successo nel 1067 al padre Costantino X, rimase sotto la reggenza della madre Eudossia Macrembolitissa e del suo secondo marito, Romano IV Diogene, fino al 1071, quando quest'ultimo fu sconfitto dal sultano [...] . M. ne approfittò per scrollarsi da ogni tutela, costringendo la madre a entrare in convento e accecando poi il patrigno venuto nelle sue mani. Dedito agli studî letterarî e alle controversie religiose, gli affari di stato vennero per lo più ...
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NADI, Gaspare
Leonardo Quaquarelli
– Nacque a Bologna il 2 novembre 1418 in via dei Pelacani (attuale via G. Petroni), nella parrocchia di S. Vitale, dal conciapelli Filippo di Domenico e da tale Chiara. [...] Senzabarba.
A 15 anni andò a Faenza, al seguito del giurista Graziolo Accarisi. Ritornò a Bologna due anni dopo, ma il patrigno non aveva intenzione di provvedere al suo mantenimento, così dopo pochi mesi si trasferì in casa di Gaspare di Guido, dove ...
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Ozick, Cynthia
Giovanna Ferrara
Scrittrice statunitense, nata a New York il 17 aprile 1928. Cresciuta nella comunità ebraica della città natale, nel 1966 ha pubblicato Trust, scritto in gran parte sotto [...] di un romanzo epico e complesso in cui la scrittrice esplora insieme la vita del padre naturale, un seduttore edonista, e del patrigno, uomo pensoso alla ricerca di una vita virtuosa. Ponendo a confronto i due caratteri, la O. introduce uno dei temi ...
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Nato a Barletta il 22 aprile 1800 da Giuseppe e Giovanna Vecchioni, lavorò in gioventù, col Puoti e col marchese di Monterone, alla restaurazione delle buone lettere a Napoli. Visitò quasi tutta l'Italia [...] la Lombardia, poi anche ('37) altre parti d'Europa. Sposò ('40) Carolina De Curtis, vedova di Luigi Bonghi e fu patrigno del giovane Ruggiero. Deputato di Bari al parlamento napoletano ('48-49), poi a quello nazionale ('61 segg.), indi senatore ('68 ...
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Platone
Platone (Atene 427 a.C. - 347 a.C.) filosofo greco. Le sue opere filosofiche, politiche e matematiche ebbero una grande influenza sullo sviluppo della cultura occidentale e gettarono le basi [...] da esponenti di spicco del governo oligarchico), dopo la morte del padre visse e fu allevato nella casa del patrigno che, anche se di origine aristocratica, era amico di Pericle. Platone dovette quindi essere educato secondo le tradizioni della ...
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Eroe d'una delle leggende cavalleresche più diffuse in Europa. Secondo la canzone di gesta francese (sec. 13º), giuntaci in 3 diverse versioni, B. è figlio di Guion de Hanstone e della regina Brandonie. [...] e divenuto cavaliere, s'innamora di Josiane, figlia del re, e dopo molte avventure la sposa; poi uccide in duello il patrigno e, secondo una redazione in prosa francese, finisce eremita. La leggenda ebbe grande fortuna in Italia, dove esistono ben 7 ...
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PERRICCI, Ignazio
Francesco Franco
– Nacque a Monopoli (Bari) il 18 gennaio 1834 da Angelo e Rosa Alba, contadini (Monopoli, Comune, Archivio storico, vol. 1834, n. 34). Fu un grande decoratore pittorico [...] perdita del padre e nel 1840 la madre si risposò con Paolo Antonio Sardella, sacrestano della cattedrale di Monopoli. Il patrigno lo affidò come apprendista sarto presso la bottega di Gregorio Munno, dove rimase fino al 1848, quando divenne allievo ...
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UMILE da Bisignano, santo
Dario Busolini
UMILE da Bisignano (Luca Antonio Pirozzo), santo. – Nacque a Bisignano il 26 agosto 1582 da Giovanni Pirozzo e da Ginevra Giardino, piccoli proprietari terrieri [...] anni maturò la vocazione alla vita religiosa, che però, a causa della prematura morte prima del padre e poi del patrigno Ascanio Mazzeo, che lo costrinse a contribuire al mantenimento della propria famiglia, poté esaudire solo nel 1609, quando lasciò ...
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SANSEVERINO, Ferrante
Luca Addante
– Nacque il 18 gennaio 1507 a Napoli, da Roberto – principe di Salerno, conte di Marsico e signore d’altri feudi – e da Marina d’Aragona, dei duchi di Villahermosa, [...] (2 novembre 1508), e risposatasi la madre con Iacopo Appiano, Sanseverino si trasferì con lei a Piombino, di cui il patrigno era signore. Morta, però, anche la principessa nel novembre 1511, tornò a Napoli l’anno successivo. Nell’ottobre 1516, quando ...
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patrigno
(o padrigno) s. m. [lat. tardo *patrignus, modellato su matrigna]. – Il secondo (o successivo) marito di una donna rimasta vedova, rispetto ai figli nati nel precedente matrimonio (o, eventualmente, nei precedenti).
vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; padre v., madre v., in contrapp. a patrigno...