Mardocheo
Gian Roberto Sarolli
Patrigno e zio di Ester, riuscì a salvare gli Ebrei dalla completa distruzione ordinata da Aman (v.), il potente ministro di Assuero, re di Persia. D. lo vede in sogno [...] mentre, insieme con Ester e Assuero, assiste alla crocifissione e morte di Aman (Pg XVII 29), definendolo 'l giusto Mardoceo / che fu al dire e al far così intero, cioè impiegando due aggettivi, giusto ...
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Cavaliere romano accusato dalla madre, Sassia, di aver avvelenato il patrigno, Stazio Albio Oppianico, a sua volta in precedenza condannato (nel 74 a. C.) per tentato veneficio del figliastro, dopo un [...] processo svoltosi forse in maniera irregolare; C. A. fu difeso con successo (nel 66) da Cicerone, che impostò abilmente l'orazione sul tema della corruzione dei giudici nel processo ad Oppianico, lasciando ...
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Uomo politico romano (n. 106 circa - m. 60 a. C. circa), patrigno di Marco Bruto; come console designato (63) votò contro i catilinarî per la pena del carcere. Console (62), fece approvare la legge Giunia-Licinia, [...] con cui si proibiva di portare nell'erario senza testimoni le nuove leggi ...
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Accusò nel 74 a. C. il patrigno Atazio Albio Oppianico di aver tentato con la complicità di altri di avvelenarlo, per far ereditare i suoi beni dalla madre di C., Sassia, che l'aveva sposato in seconde [...] nozze. Oppianico fu condannato all'esilio. Ma il processo, detto iudicium Iunianum dal nome del presidente del tribunale, destò fondati sospetti di corruzione, e divenne un'arma dei democratici per strappare ...
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Attore (Venezia 1845 - Bologna 1910); figlio del patriota A. Frangini, assunse il cognome del patrigno; ricoprì il ruolo di brillante con A. Diligenti e L. Monti; anche capocomico, da solo o in società. [...] Fu anche flautista ...
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Scultore, orafo, architetto, pittore e scrittore d'arte (Firenze 1378 - ivi 1455). Educato nella bottega del patrigno, l'orafo Bartolo di Michele, si firmò Lorenzo di Bartolo, finché nel 1444 riprese il [...] nome paterno (Lorenzo di Cione). Nel 1401, la sua formella del Sacrificio di Isacco (Firenze, museo del Bargello) vinse il famoso concorso per la seconda porta del battistero (porta nord) prevalendo anche ...
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Nato in Alessandria di Piemonte il 20 marzo 1851. Iniziò gli studî col patrigno Pietro Cornaglia, e li completò, a cominciare dal 1868, al conservatorio di Milano, sotto la guida dei maestri Angeleri, [...] Almasio, Lauro Rossi e Alberto Mazzucato. La sua cantata Caino ed Abele, data tre anni dopo come saggio finale, fu accolta con molto favore. Dopo breve soggiorno a Torino, l'A. tornò nella città natale ...
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Romanzo (1849-50), a sfondo autobiografico, dello scrittore britannico Ch. Dickens (1812-1870).
Trama: David Copperfield, orfano ancora bambino, perseguitato dal patrigno, costretto a vivere miseramente, [...] diventa, dopo dolorose peripezie, padrone della propria personalità e sposo felice ...
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Figlio (1025 circa - 1058) di Guglielmo V e della sua terza moglie Agnese di Borgogna, successe al fratellastro Oddone nel 1040. Fu costretto dal patrigno, Goffredo Martello conte di Vendôme, a cedergli [...] una parte dei suoi stati; aveva già iniziato le operazioni militari per tornare in possesso dei territorî ceduti, quando morì ...
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GUYAU, Jean-Marie
Ferdinando Albeggiani
Nato in Lavater il 28 ottobre 1854, morto a Mentone il 31 marzo 1888. Allievo di A. Fouillée, suo patrigno, e della madre (scrittrice di opere per l'infanzia) [...] scrisse a 19 anni un lavoro sulla morale utilitaria da Epicuro alla scuola inglese contemporanea. In esso il G. risente gl'influssi di Platone e di Kant, da cui però si staccò presto per aderire al naturalismo ...
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patrigno
(o padrigno) s. m. [lat. tardo *patrignus, modellato su matrigna]. – Il secondo (o successivo) marito di una donna rimasta vedova, rispetto ai figli nati nel precedente matrimonio (o, eventualmente, nei precedenti).
vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; padre v., madre v., in contrapp. a patrigno...