Letterato (Padova 1709 - ivi 1780). Amico di G. Gozzi, che soleva fargli rivedere i suoi scritti, pubblicò tra l'altro un Vocabolario veneziano e padovano, co' termini e modi corrispondenti toscani (1775) e Dell'elocuzione, o sia trattato dei tropi (1779) ...
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Nome di patriarchi di Costantinopoli: 1. A. I, vescovo di Trebisonda (circa 533), patriarca (giugno 535) per il favore di Teodora, venne condannato, come monofisita, da un concilio presieduto da papa Agapito [...] - Kandilli, sul Bosforo, 1878), monaco all'Àthos, metropolita di Seres (dic. 1829), di Brussa (1833) e di Efeso (1837), patriarca (dic. 1845-ott. 1848: deposto; sett. 1852-sett. 1855: deposto; sett. 1871-sett. 1873: rinunciò); pubblicò la cosiddetta ...
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MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] 1690. Se assai copiose risultano le notizie sulle sue opere, poco conosciute sono invece le vicende esistenziali, per certi versi taciute anche all'amico e biografo G.B. Tomitano.
Il M. venne presto avviato ...
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Potente famiglia di Pola intorno a cui, all'inizio del sec. 14º, si raccolse la città, desiderosa di salvaguardare la sua autonomia nei confronti dei patriarchi di Aquileia (pur nel riconoscimento della [...] loro sovranità nominale) e resistere all'invadenza di Venezia. Assunta poi, nel 1310, la signoria col titolo di capitani generali e perpetuali, i C. riuscirono a mantenerla però per breve tempo: battuti ...
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Greco (n. Gerusalemme - m. Roma 649), succedette (642) a Giovanni IV. Nella sua lotta contro l'eresia monotelita, favorita dall'imperatore Costante II, si trovò in contrasto con i patriarchi di Costantinopoli [...] Pirro I e Paolo: il primo fu scomunicato, il secondo deposto ...
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Patriarca (907) di Costantinopoli (n. Seleucia d'Isauria 834 circa - m. 917); prima monaco sull'Olimpo e a Costantinopoli dove fondò il convento di Psamathèia; in accordo con gli altri patriarchi e con [...] Roma, confermò i quattro matrimonî di Leone VI, ma dal successore di questo, il reggente Alessandro, fu con oltraggio deposto (912) e relegato in un convento. La deposizione di E. diede origine allo scisma ...
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Patriarca di Costantinopoli (n. Sebaste in Armenia - m. 425). Testimoniò contro s. Giovanni Crisostomo nel sinodo della Quercia (404) e gli succedette (406) dopo la deposizione non riconosciuta da papa [...] Innocenzo I; onde lo scisma, tra la Chiesa romana e i patriarchi orientali, durato finché A. rimise nei dittici il nome di Giovanni (417 circa). Si hanno di lui una omelia sull'Incarnazione, frammenti e quattro lettere. È venerato come santo dai ...
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Patriarca melchita (m. 1724) di Antiochia dal 1685, eletto dopo aver fatto deporre Cirillo; si unì con Roma, quindi accettò da Cirillo, che pagò i suoi debiti, il vescovato di Aleppo, lasciandogli Antiochia [...] ; recatosi ad Aleppo (1704), v'impiantò la prima tipografia araba. Si fece quindi nominare arcivescovo di Cipro dal patriarca di Costantinopoli Gabriele III, pur restando in comunione con Roma, messa in imbarazzo dal fatto che anche Cirillo riconobbe ...
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Pittore e monaco giapponese (Akahama, Bitchu, 1420 - Masuda, Iwami, 1506). Allievo di Shūbun, compì un lungo viaggio in Cina (1467-68), ove studiò i maestri dell'epoca Song e Yuan. Le sue prime opere certe, [...] che risalgono a questo periodo, sono tutte nella sfera della scuola buddista Zen (grandi figure di patriarchi, di Bodhisatva, ecc.); le sue pitture di animali, frutto di una visione estremamente intellettualizzata, raggiungono spesso il valore di ...
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Teologo bizantino (n. Patrasso 850 circa - m. dopo il 933); metropolita (907) di Cesarea di Cappadocia, avverso, come Nicola il Mistico, alle quarte nozze dell'imperatore Leone VI il Sapiente, avversò [...] rivali Eutimio e Nicola (921). Fu amico di Romano Lecapeno, sicché approvò l'elezione a patriarca del figlio di lui, Teofilatto. Fu uno dei maggiori eruditi del suo tempo (radunò una ricca biblioteca: alcuni manoscritti, da lui riveduti e postillati ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su cui si estende la sua giurisdizione. d....