La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] passino da autore ad autore; Ambrogio (333/340-397) ne è un esempio illuminante. Sono noti i suoi contatti con i patriarchi orientali e la corrispondenza con Basilio; nel suo caso si va oltre i generici contatti, come testimonia il suo commento alla ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] nel nartece, mentre i monaci venivano inumati in un c. comune; in cappelle funerarie potevano pure essere sepolti patriarchi, spesso monaci anch'essi, importanti donatori e anche alcuni laici, come testimoniano diverse fonti orientali dei secc. 7 ...
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Reliquie e basiliche
Livia Bevilacqua
Le pagine che seguono saranno dedicate, da un lato, alla fortuna delle ‘reliquie’ di Costantino e alle manifestazioni del culto di queste dal VII secolo circa fino [...] fu deposto da Costantino VII Porfirogenito. Il resto della decorazione era costituito da figure iconiche di apostoli, martiri, profeti e patriarchi. Si sa anche che era dotata di un nartece55 e terminava in tre absidi56.
La chiesa del Faro diviene la ...
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Tradizioni ecclesiastiche, culto e teologie russe
Il Constantinus Orthodoxus in Russia nei secoli X-XV e la ricezione del Constitutum
Alessandro Maria Bruni
Questo contributo presenta la storia del [...] Terribile (il 16 gennaio del 1547) per mano del metropolita Makarij di Mosca (1542-1563) e culmina con l’istituzione del patriarcato di Mosca nel 1589.
Nelle Tavole pasquali di Zosima del 1492 si colgono i motivi costitutivi di questa ideologia con l ...
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ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] tradizionale simbologia figurativa; i priscillianisti ad esempio volevano sostituire le raffigurazioni zodiacali con i 12 Patriarchi. Reminiscenze di concezioni di questo tipo si possono ravvisare nelle raffigurazioni dei 12 Apostoli accompagnati ...
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Gregorio X, beato
Ludovico Gatto
Tedaldo nacque a Piacenza e appartenne alla nobile famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata in alcun modo con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo dei suoi [...] l'Impero d'Oriente. Da parte sua Michele fece arrestare i più decisi avversari di Roma e sostituì il patriarca dimissionario, Giuseppe, con Giovanni Veccos, a quel punto divenuto sostenitore del pontefice. Al Paleologo, che gli chiedeva di spostare ...
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BOHIER, Pietro (Petrus Boherius, Boherii, Boerii)
Enzo Petrucci
Originario di La Retorte (comune del distretto di Carcassona, dipartimento dell'Aude), nella Francia meridionale, nacque presumibilmente [...] la potestà primaziale, il B. osserva che i concili non le hanno attribuito privilegi e potestà maggiori che agli altri patriarchi.
L'ultima parte del Trattato è una semplice raccolta di materiale: un elenco di indicazioni di luoghi di vario carattere ...
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CALICE
C. Barsanti
Bicchiere di forma particolare, usato nella liturgia per la consacrazione del vino nel corso della messa. Il termine deriva dal gr. ϰύλιξ 'coppa' (Braun, 1932, p. 20) e appare già [...] Teofilatto, il patrizio e logoteta Sisinnio), destinati alle chiese della capitale. Il c. dei Patriarchi venne probabilmente donato dal patriarca Teofilatto, figlio di Romano I Lecapeno (920-944), all'oratorio dedicato, nel sec. 10°, a s. Teofilatto ...
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Altare
J.H. Emminghaus
E. Zanini
INQUADRAMENTO GENERALE
di J.H. Emminghaus
Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici, semplici offerte o sacrifici [...] nello svolgimento della liturgia. Nel corso della Prima entrata, la processione che portava l'imperatore e il celebrante (vescovo o patriarca) all'interno della chiesa, l'a. era destinato a ricevere il donativo in oro che l'imperatore lasciava per ...
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(X, p. 7; App. II, I, p. 569; III, I, p. 359; IV, I, p. 414)
Chiesa cattolica
Gli anni Ottanta si presentano nella storia della C. come un momento unitario; la fine del pontificato di papa Paolo vi ha [...] stato frutto del dialogo della carità tra l'Antica e la Nuova Roma. L'incontro di papa Paolo vi e del patriarca ecumenico Atenagora i a Gerusalemme (1964) e l'abolizione reciproca delle scomuniche del 1054 (1965) hanno inaugurato un'epoca nuova nelle ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su cui si estende la sua giurisdizione. d....