Letterato bizantino (n. in Cipro nel 1241) detto anche Gregorio Ciprio (dal nome assunto da patriarca); è autore di diversi scritti teologici e retorici, di un'autobiografia, e ha lasciato lettere interessanti [...] per i loro riferimenti storici. Eletto patriarca nel 1283, sostenne vivaci polemiche teologiche con Giovanni Bèkkos. Abdicò al patriarcato ritirandosi in un convento nel 1289. ...
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Pelagio II
Papa (m. 590). Di origine germanica, successe a Benedetto I nel 579. Cercò l’aiuto del re franco Childeberto II (580) e dell’imperatore bizantino (584) contro l’espansione dei longobardi guidati [...] da Autari. Tentò senza successo, anche con la forza, di comporre lo scisma del patriarcato di Aquileia iniziato con Pelagio I. Sotto il suo pontificato fu costruita la basilica romana di S. Lorenzo fuori le mura. ...
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Metropolita di Naupatto (m. prima del 1233), nipote dell'arcivescovo di Naupatto, Manasse, cui succedette; al sorgere del despotato d'Epiro (1204), e specialmente dopo la presa di Tessalonica da parte [...] di Teodoro Angelo (1222), fomentò la costituzione di una chiesa autocefala, senza legami con Roma né con il patriarcato greco di Costantinopoli (trasferito a Nicea), seguendo però una politica ondeggiante e ligia a quella dei dinasti. La caduta di ...
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MARANGO, Domenico
Dario Canzian
Nato probabilmente intorno al secondo decennio del secolo XI, il M. appartenne a una famiglia poco conosciuta nel panorama prosopografico veneziano. Secondo l'Origo civitatum [...] -54), p. 58; H.G. Krause, Das Papstwahldekret von 1059 und seine Rolle im Investiturstreit, Roma 1960, p. 275; G. Bianchi, Il patriarca di Grado D. M. tra Roma e l'Oriente, in Studi veneziani, VIII (1966), pp. 19-125; P. Lamma, Venezia nel giudizio ...
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Patriarca di Mosca (Toropec 1865 - Mosca 1925); vescovo di Lublino (1897), poi (1898-1907) delle Aleutine, e come tale a capo degli ortodossi degli USA, di Jaroslavl´, di Vilna, fu quindi eletto (1917) [...] di Mosca e di Kolomna. Il Concilio panrusso (1917), in piena rivoluzione bolscevica, nel ricostituire il patriarcato, lo elevò alla carica di patriarca di Mosca e di tutta la Russia. In tale qualità cercò di opporsi alla politica antireligiosa dei ...
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DOLFIN, Daniele
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 22 genn. 1688 da Daniele (III), detto Zuane, del ramo di S. Pantalon, e Pisana Bembo; dopo gli studi nel collegio di Parma, a ventuno anni cavò la balla [...] a decisione presa, scrisse amare e dure parole contro Venezia, la S. Sede, il papa.
Il 6 luglio 1751 venne abolito il patriarcato di Aquileia ed eretti al suo posto gli arcivescovati di Gorizia e di Udine; il D., che conservò vita natural durante il ...
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Nobile romano (m. Roma 891), fu eletto successore di Adriano III (885), con l'opposizione dell'imperatore Carlo il Grosso, che aveva forse in animo un'altra candidatura. Sotto il suo pontificato avvenne [...] primo (891). Nei riguardi di Fozio adottò l'atteggiamento più intransigente, negando la canonicità della sua elevazione al patriarcato. In rapporto con Svatopluk, principe dei Moravi, riuscì a imporre alla Chiesa morava la liturgia in lingua latina ...
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Nome di religione del teologo e letterato ucraino Elisij o Elizar P. (Kiev 1681 - San Pietroburgo 1736). Fu un celebre predicatore e scrittore ecclesiastico del regno di Pietro il Grande. Seguace del principio [...] statale della collegialità nell'ordinamento della Chiesa, fu il braccio destro di Pietro il Grande nella sostituzione del patriarcato (dal 1589) con il santo sinodo (fino al 1918), organo sottoposto al sovrano temporale e spirituale (Duchovnyj ...
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Nome di patriarchi di Costantinopoli: 1. A. I, vescovo di Trebisonda (circa 533), patriarca (giugno 535) per il favore di Teodora, venne condannato, come monofisita, da un concilio presieduto da papa Agapito [...] - Kandilli, sul Bosforo, 1878), monaco all'Àthos, metropolita di Seres (dic. 1829), di Brussa (1833) e di Efeso (1837), patriarca (dic. 1845-ott. 1848: deposto; sett. 1852-sett. 1855: deposto; sett. 1871-sett. 1873: rinunciò); pubblicò la cosiddetta ...
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Arcivescovo di Reims (Parigi 1410 - Poitiers 1457); figlio di Jean I, fu figura eminente alla corte di Carlo VII: ricoprì importanti uffici e fu incaricato di missioni diplomatiche in Inghilterra, a Genova, [...] a Roma e in Savoia. Contribuì alla pacificazione della Chiesa ottenendo l'abdicazione dell'antipapa Felice V, ricevendo in compenso da Niccolò V il patriarcato di Antiochia (1449), mentre cedeva la sede di Reims al fratello Jean II. ...
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s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su cui si estende la sua giurisdizione. d....
patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...