L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] ; e le opere cit. a n. 16.
14. Cf. in generale Silvio Tramontin, La cultura monastica del Quattrocento dal primo patriarca Lorenzo Giustiniani ai camaldolesi Paolo Giustiniani e Pietro Quirini, in AA.VV., Storia della cultura veneta, 3/I, Dal primo ...
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Gli Ebrei e la città
Donatella Calabi
I luoghi, i traffici, la convivenza di più «nationi»
La mobilità degli Ebrei italiani è singolarmente elevata nel corso del Seicento; essa è sensibile alle altalenanti [...] andamento dei traffici della navigazione portuale e lo stesso regime delle profondità lagunari. Aperto tagliando una parte degli orti del Patriarcato, il canale non è che un ramo di raccordo tra il rio delle Fondamente Nuove (dietro l’Arsenale), in ...
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Rivoluzione industriale
Pat Hudson
di Pat Hudson
Rivoluzione industriale
Le prime interpretazioni
L'espressione 'rivoluzione industriale', introdotta per la prima volta a quanto sembra da alcuni commentatori [...] morale nei confronti delle donne che svolgevano un lavoro salariato extradomestico, da cui derivò una riaffermazione del patriarcato e un rafforzamento delle divisioni tra i ruoli maschili e femminili. Le donne acquistarono uno status più ...
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Venezia e il suo passato. Storie miti «fole
Mario Infelise
«Venezia dopo Roma è la città più italiana della patria nostra, anzi in alcune parti della sua storia e ne’ suoi multiformi ordinamenti politici [...] anche gli scontri giurisdizionali di metà Settecento. Costretta a subire lo scacco da parte imperiale sulla questione del patriarcato di Aquileia, «la repubblica si vendicò sul clero».
Logica conseguenza delle cose, una fine ingloriosa, «senza che ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] potere colonizzando la cultura (anche religiosa) delle società in cui agivano, rafforzandone i codici di ‘onore’ e di ‘patriarcato’; hanno trovato forme di collaborazione, di collusione, di connivenza o anche solo di contiguità con gli altri poteri ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] , ma fino alla fine del V secolo si adopera per indicare i vescovi delle grandi sedi ed è quasi sinonimo di patriarca, benché quest’ultimo vocabolo divenga poi termine tecnico e, inoltre, a volte si applichi ai vescovi delle metropoli o di altre ...
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Emancipazione femminile
Giovanna Zincone
Introduzione
Fino a poco più di un secolo fa, in Italia e in molti altri regimi liberali, ai cittadini di sesso femminile non era consentito votare, le donne [...] ).
Il modello patriarcale sembrerebbe comunque decisamente prevalente per le sue maggiori capacità produttive e riproduttive. Il patriarcato, organizzando meglio il lavoro e la figliazione, dà luogo ad assetti sociali vincenti perché più prolifici ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] of the Church in the Fifth and Sixth Centuries, Cambridge 1972; L. Magi, La sede romana nella corrispondenza degli imperatori e patriarchi bizantini (VI-VII sec.), Louvain 1972; P.T.R. Gray, The Defense of Chalcedon in the East (451-553), Leyde 1979 ...
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La quarta Crociata
Donald M. Nicol
Le crociate, guerre cristiane contro gli infedeli per la riconquista di Gerusalemme e dei luoghi santi della Cristianità, sono per definizione imprese ispirate [...] , con l'ordine di procedere verso la Palestina. Soltanto nel gennaio 1205 il papa ratificò l'illegittima nomina di Morosini al patriarcato, e scrisse al doge Dandolo una lettera in cui, sia pure a denti stretti, riconosceva i grandi servizi da lui ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] , in una unità di nazione. La chiesa, greco-ortodossa, resasi indipendente, con l'indipendenza politica della nazione, dal patriarcato di Costantinopoli, è una chiesa nazionale, e come tale crea fra i cittadini un vincolo strettissimo (v. ortodossa ...
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s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su cui si estende la sua giurisdizione. d....
patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...