GIUSTINIANI, Orazio
Massimo Ceresa
Nacque, da famiglia genovese, nell'isola di Chio il 28 febbr. 1580. Il padre, Giuseppe, apparteneva al ramo dei Longo in Ughetti; la madre, Despina, al ramo dei Garibaldi. [...] la croce alzata, notizia che aveva creato sconcerto e preoccupazione a Roma. Il patriarcatodiCostantinopoli era stato conteso per anni tra il Lucaris, Cirillo Contari, metropolita di Berea e lo stesso Patelerio, i quali negli ultimi anni si erano ...
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Giovanni V
Luigi Andrea Berto
Di origine siriana, nacque in data imprecisata nella provincia di Antiochia. Quanto alla sua famiglia sappiamo solo che suo padre si chiamava Ciriaco. A causa della sua [...] testo fissato in quella occasione e si impegnava a custodirli e farli osservare. Giustiniano II aveva però reintegrato nel patriarcatodiCostantinopoli Teodoro, che era stato rimosso da suo padre per fare tornare la pace con Roma, e nell'epistola ...
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Stefano V Papa
Stefano V
Papa (m. Roma 891). Nobile romano, successe ad Adriano III (885). Dopo la deposizione di Carlo il Grosso nella Dieta di Tribur (887), S., dopo una lunga incertezza tra Guido [...] di Spoleto e Arnolfo di Carinzia, consacrò imperatore il primo (891). Condannò come non canonica l’elevazione al patriarcatodiCostantinopolidi Fozio. ...
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Khān dall'852 all'889 (m. 907); spinto anche da considerazioni politiche promosse la conversione dei Bulgari al cristianesimo. Dopo essersi rivolto in un primo momento a Bisanzio, entrò poi in contatto [...] con Roma, sperando di ottenere da Niccolò I un patriarca autocefalo. Deluso, si volse definitivamente a Bisanzio e da quel momento la Chiesa bulgara entrò nell'orbita del patriarcatodiCostantinopoli, seguendone lo scisma. ...
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Padre della Chiesa, il più celebre degli oratori sacri (Antiochia fra il 344 e il 354 - Comana, Cappadocia, 407). Educato con gran cura presso il retore Libanio e nella religione cristiana dal vescovo [...] ordinato diacono (381) da Melezio e prete (386) da Flaviano; nel 397, alla morte di Nettario, fu dall'imperatore Arcadio chiamato al patriarcatodiCostantinopoli, per consiglio del potente ministro Eutropio. Con questo, G. entrò presto in urto, per ...
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Nome di alcuni santi: 1. C. d'Alessandria. - Patriarcadi Alessandria (m. Alessandria 444). Nipote del patriarca Teofilo e suo successore (412), ne continuò la politica in favore della supremazia della [...] Alessandria su tutto l'Oriente, contro il patriarcatodiCostantinopoli. Il suo potere si spiegò soprattutto nella lotta contro Nestorio, che riuscì a far deporre ed esiliare nel concilio di Efeso (431). C. ha importanza nella storia del dogma, per ...
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Nome di vari personaggi dell'antichità cristiana: 1. Vescovo di Berea, successo a Melezio quando questi passò ad Antiochia; cercò nel concilio del 363 di rappacificare i seguaci di Melezio e quelli di [...] poi per farla accettare e condannando Timoteo Eluro. La sua accettazione e la difesa del canone 28 di Calcedonia, che assicurava al patriarcatodiCostantinopoli, in quanto capitale, la preminenza su tutto l'Oriente, lo misero però in urto col papa ...
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Storico inglese (n. nel Northumberland 1903 - m. Radway, Warwickshire, 2000). Prof. di arte e storia bizantine all'univ. di İstanbul (1942-45), poi direttore dell'Istituto britannico di archeologia ad [...] ); The fall of Constantinople 1453 (1965; trad. it. 1968); The great Church in captivity (1968), sul patriarcatodiCostantinopoli durante la conquista turca; The last Byzantine renaissance (1970); The orthodox Churches and the secular State (1972 ...
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Detto anche Nicola A., regnò in Valacchia dal 1340 al 1364, per dodici anni associato al padre, mantenendo rapporti di buon vicinato sia con Luigi il Grande, re d'Ungheria, sia col re di Serbia Uroš e [...] dei Bulgari. Saggio amministratore, riorganizzò tutto il governo del paese e fondò la "metropolia" di Câmpulung, riconosciuta nel 1359 dal PatriarcatodiCostantinopoli. Estese i confini del paese fino alle bocche del Danubio, dopo la sconfitta dei ...
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Despota serbo (m. 1371), fratello del re Vukašin; quando questi (1366) salì al trono, a U. fu affidato il governo dei territorî più meridionali della Serbia. Allo scopo di raccogliere tutte le forze cristiane [...] contro i Turchi, riuscì (1371) a mettere d'accordo la Chiesa serba e il patriarcatodiCostantinopoli; in collaborazione con Vukašin entrò in lotta aperta contro i Turchi e morì insieme al fratello nella battaglia della Marica, a Černomen. ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
scisma
(ant. scìsmate) s. m. [dal lat. tardo schisma, che è il gr. σχίσμα, der. di σχίζω «dividere»] (pl. -i). – 1. Separazione di un gruppo di fedeli dal corpo della Chiesa cattolica, per ribellione alla disciplina e alla gerarchia della...