CORRER, Pietro
Giorgio Fedalto
Figlio del senatore veneziano Angelo, fratello di Natale, Paolo e Filippo, nel 1265 il C. risultava pievano di S. Apollinare e dal 1267 primicerio della chiesa di S. Marco; [...] site a S. Pietro di Castello, da lei comprate quando l'interessato era primicerio di S. Marco, fa pensare che il patriarca continuasse a vivere a Venezia e forse non potesse rivalersi sui beni del patrimonio.
Non risulta che il C. sia stato anche ...
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BORGASIO, Paolo
Roberto Zapperi
Appartenente ad una famiglia originaria di Limassol, nacque a Feltre nel 1466 da Giovanni Vittore, giurista che fu podestà di Trento, e da Corona Brandelizi. Studiò legge [...] beneficiali e di altro ordine (nel 1524 e nel 1525). La sua opera fu richiesta ancora durante la controversia con il patriarca di Venezia scoppiata nel dicembre del 1527, in occasione della riapertura al culto della chiesa dei Greci in S. Antonino ...
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BISANTI, Paolo
Gerhard Rill
Nacque nel 1529 a Cattaro. Studiò a Padova dove conseguì il titolo di doctor utriusque iuris; in data ignota ottenne il beneficio di S. Maria de Flumine a Cattaro. Quando [...] p. 398; G. Gelcich,Mem. storiche sulle Bocche di Cattaro, Zara 1880, p. 194; G. de Renaldis,Mem. stor. dei tre ultimi secc. del patriarcato d'Aquileia (1411-1750, Udine 1888, pp. 319, 321 s., 329, 340 s., 344 s., 349, 351, 364, 367; A. Battistella,I ...
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Francescano (Chateauroux, Indre, 1273 - Catania 1348). Fu ministro generale dell'ordine dal 1329 al 1342 e seppe superare il dissidio apertosi tra l'ordine e papa Giovanni XXII nella questione della povertà, [...] 1331) a deporre il generale Michele da Cesena. Sostenitore strenuo di Giovanni XXII, G. fu dal 1331 suo legato in Sicilia, Inghilterra, Ungheria; Clemente VI lo creò (1342) patriarca di Antiochia e vescovo di Catania. Scrisse di filosofia e teologia. ...
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Figlio (m. 935) di Marozia e, forse, di papa Sergio III, eletto per volere della madre come successore di Stefano VIII (931); ribellatosi il fratello Alberico II alle nuove nozze della madre con Ugo di [...] G. fu dapprima messo in carcere, poi seguitò a esercitare le sue funzioni ecclesiastiche senza avere più alcuna influenza politica; fece ampie concessioni a favore del patriarca di Costantinopoli per agevolare i buoni rapporti di Alberico coi Greci. ...
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Cognome di tre dogi veneziani, tra la fine dell'8º sec. e i primi del 9º: Maurizio (764-787), che verso la fine del suo dogato si associò il figlio Giovanni, di cui si sa che fu prigioniero di Desiderio [...] (773 circa); morto il padre, Giovanni si associò nel dogato (787-804) a sua volta il figlio Maurizio II. La breve dinastia finì travolta dalla vittoria del patriarca di Grado, Fortunato. ...
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Anastasio II
Paolo Bertolini
Nacque a Roma ed era figlio, così come Felice III, di un presbitero, di nome Pietro; diacono, fu eletto papa (24 novembre 496), dopo la morte di Gelasio, in un momento difficile [...] se, come pare, due rappresentanti della Chiesa di Alessandria, il cui vescovo era di idee così avanzate che lo stesso patriarca di Costantinopoli ne aveva respinto la comunione, si misero in contatto con Cresconio e Germano per tentare un accordo con ...
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BERNARDO (Guarnardo, Vascardo, Venerando, Wernardo, Wenerio)
Maria Luisa Iona
Le diverse forme del nome di questo vescovo triestino generarono confusioni sulla sua identità. Alcuni storici (Mainati, [...] già insediati in ambedue le diocesi, ma già ai primi di luglio del 1186 il podestà di Capodistria, su richiesta del patriarca, disponeva per una maggiore dotazione del suo vescovato. Si può perciò accettare l'ipotesi, formulata dai più, che B. fosse ...
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GIOVANELLI, Giovanni Benedetto
Michela Dal Borgo
, Nacque a Venezia il 29 nov. 1726, secondogenito di Giovanni Paolo, patrizio veneziano, conte di Morengo e Carpenedo nonché conte del S. Romano Impero, [...] di primo letto, Marianna (nata nel 1695), e due fratelli, Giovanni Andrea e Federico Maria, che fu l'ultimo patriarca della Serenissima.
Nel febbraio 1755 il G. sposò a S. Maria della Carità Camilla Martinelli di Francesco; l'unione rimase ...
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ACCROCCIAMURO, Lionello
Michele Manfredi
Capitano, vissuto nel sec. XV, formatosi alla scuola di Giacomo Caldora, militò per Isabella e per Renato d'Angiò. Nell'ottobre del 1436 gli capitò d'esser sorpreso [...] Aragona, Riccio da Montechiaro e Domenicuccio de Amicis dell'Aquila, e d'esser fatto prigioniero. L'anno dopo, il patriarca Giovanni Vitelleschi, mandato da Eugenio IV in soccorso di Isabella per impadronirsi di Capua, chiese l'aiuto delle milizie di ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su cui si estende la sua giurisdizione. d....