DONATO
Marco Pozza
Nulla conosciamo, per il silenzio delle fonti note, circa le origini e la vita di D. anteriormente al 717, quando venne eletto a succedere sulla sede di Grado al defunto metropolita [...] inizi del sec. IX, infatti, durante il governo di Fortunato, il metropolita di Grado assunse il titolo di patriarca. Le fonti successive lo attribuirono, in virtù di una consuetudine ormai accreditata, anche ai predecessori di Fortunato.
Il governo ...
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GIOVANNI da Ancona
Cristina Bukowska Gorgoni
Il codice 377 della Bibliothèque de la ville di Bruges conserva una Summa iuris canonici il cui autore si dichiara "Johannes domini Guidonis de Ancona", [...] a compilare la Summa: G., come si è detto, gli dedicò l'opera e in essa dette ampio spazio all'attività del patriarca. Inoltre nella Summa l'autore si qualifica come patrocinante per i templari e per quasi tutti i prelati e nobili del Regno di ...
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Canonista francese (n. Salines, Quercy, inizio 14º sec. - m. 1375); insegnò diritto canonico a Orléans e a Parigi. Pontefici e re di Francia lo tennero in gran conto e gli affidarono molteplici incarichi. [...] Eletto vescovo di Elne (1352), poi di Embrun (1361) e di Agen (1364), ottenne il titolo di patriarca latino di Antiochia. Restano di lui il Casus breves sulle Decretali, sul Sesto, sulle Clementine e sulle Estravaganti, e una Manifestatio secretorum ...
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CHERUBIN (Cherubini), Francesco
Silvio Tramontin
Nato a Venezia il 13 sett. 1838 da Antonio e Cecilia Previtali, abbracciò lo stato sacerdotale e fu insegnante di lettere e (1873) prefetto degli studi [...] clero, tridui e novene, o a recitare elogi funebri di varie personalità. Ci sono rimasti, a stampa, i necrologi del patriarca Trevisanato, del vescovo di Belluno, Bolognesi, dei sacerdoti Pesenti, Canal, Avogadro, di don Bosco e di padre Casara.
Nel ...
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Romano (m. 855), protetto da Gregorio IV e fatto cardinale da Sergio II, successe a quest'ultimo (847) e fu consacrato senza la ratifica imperiale di Lotario. La minaccia incessante dei Saraceni, che avevano [...] indipendenza, tra l'altro scomunicando Anastasio Bibliotecario, protetto imperiale. Così intervenne nella lotta tra Ignazio, patriarca di Costantinopoli, e Gregorio Asbestas, vescovo di Siracusa, riaffermando i diritti superiori della Chiesa di Roma ...
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Doge di Venezia, dal 1156 al 1172. Nonostante il suo programma di pace, dovette nel 1171 porsi a capo della flotta che mosse contro l'imperatore d'Oriente Manuele I Comneno, che aveva fatto arrestare per [...] rappresaglia i Veneziani residenti nei suoi territorî. Altre controversie col re normanno Guglielmo, col patriarca d'Aquileia, col re d'Ungheria, con Federico Barbarossa, avevano contribuito a suscitargli contro un malcontento generale che si ...
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EUGENIO I, papa, santo
Jean-Marie Sansterre
Figlio di un certo Rufiniano, era romano d'origine: la sua famiglia risiedeva nella prima regione ecclesiastica, la regio Aventinensis. Chierico sin dall'infanzia, [...] di studi sull'Alto Medioevo, V (1957), pp. 763-774, 783 s.; L. Magi, La sede romana nella corrispondenza degli imperatori e patriarchi bizantini (VI-VII sec.), Roma-Louvain 1972, pp. 222-225; J. L. van Dieten, Geschichte der Patriarchen von Sergios I ...
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Umanista (Venezia 1453 - Roma 1493); professò filosofia a Padova (1474-75); nel 1483 fu eletto senatore; nel 1484 aprì a Venezia, in casa sua, una scuola per leggere Aristotele, e nel 1490 (nominato ambasciatore) [...] ebbe l'incarico di una legazione presso Innocenzo VIII che l'anno seguente lo creò patriarca di Aquileia; ma per un'antica disposizione della Repubblica di Venezia, che proibiva agli ambasciatori di accettare doni o cariche da parte dei sovrani ...
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Doge di Venezia (n. 1193 circa - m. 1280); eletto già ottuagenario il 5 sett. 1275, durante il suo dogato dovette affrontare uno dei momenti più delicati della politica estera veneziana. In lotta, lunga [...] e incerta, con gli Anconetani, domata la ribellione delle città istriane, che si erano poste sotto la protezione del patriarca d'Aquileia, fu costretto dalla ribellione di Candia, dopo la caduta dell'Impero latino, a sacrificare l'alleanza di Pisa, ...
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Scrittore e medico siriaco, vissuto a Resaina (Rēsh῾ainā, Teodosiopoli) tra il 5º e il 6º sec. Studiò ad Alessandria d'Egitto, dove assimilò profondamente la cultura greca, che poi diffuse in numerose [...] l'Areopagita, Aristotele) e adattamenti dal greco in siriaco. Monofisita, si accostò alla dottrina nestoriana. Incaricato dal patriarca Efrem di Antiochia di una missione presso il papa Agapito I, morì a Costantinopoli nel 536. Scrisse inoltre due ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su cui si estende la sua giurisdizione. d....