La Romània veneziana
Giorgio Ravegnani
La conquista
La spartizione
Dopo la conquista di Costantinopoli, i vincitori si spartirono l'Impero bizantino seguendo i criteri che avevano stabilito ancor [...] canonici a S. Sofia se non veneziani, o almeno residenti da dieci anni a Venezia, e di fare in modo che il patriarca fosse sempre un suo compatriota facendolo poi giurare anche ai canonici. A ciò si aggiunse la promessa di non creare vescovi in ...
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MONDINO da Cividale
Luca Gianni
MONDINO da Cividale. – Nacque a Cividale tra il 1275 e il 1280.
Il padre, il magister Guglielmo da Bergamo, come molti altri lombardi, era giunto in Friuli al seguito [...] di Aquileia), dal 1302 vescovo della città e cancelliere dello Studio, che continuava a mantenere strettissimi rapporti con il Patriarcato. Nel 1305 M. risulta essere ancora studente. Due anni più tardi cominciò a insegnare physica presso lo Studio ...
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BOIANI, Corrado
Maria Laura Iona
Appartenente ad una cospicua famiglia cividalese, nacque da Paolo, capitano di Tolmino, e da Avinenth di Franco di Cozzolino. Nel 1314 si sposò con Fior di Campo de' [...] Forse a tale necessità si può attribuire anche il suo rifiuto di assumere la carica di marchese d'Istria (1335). Nel 1336 il nuovo patriarca impegnò il B. per un anno al suo servizio e lo compensò nel 1339 con una annata della "muda" dei dazi e con l ...
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Città dell’Alto Egitto. Ebbe rilevanza religiosa in età romana e bizantina. Patria di Scenute, capo del Monastero Bianco, fu teatro di lotte fra cristiani (monaci) e pagani; vi nacque Nonno, autore delle [...] Dionisiache; vi morì in esilio il patriarca Nestorio di Costantinopoli nel 447. Nella regione si usò fino al sec. 5° un dialetto copto ( akhmimico) che ebbe espressione letteraria, finché fu soppiantato dal saidico. ...
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Fondatore (Venezia 1381 - ivi 1456) della congregazione dei canonici regolari di s. Giorgio in Alga (1404) con G. Condulmer, poi papa Eugenio IV, Antonio Correr e altri; creato da Eugenio IV vescovo di [...] Castello (1433), fu poi il primo patriarca di Venezia (dopo che ivi Niccolò V ebbe trasferito il patriarcato di Grado). Canonizzato nel 1690; festa, 5 settembre. ...
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Figlio (n. 1005 circa - m. Studion 1061) di Manuele, magister militum sotto Basilio II, fu valoroso generale sotto Costantino IX e Michele VI, e fu elevato al trono da una rivolta militare che abbatté [...] ). Nel tentativo di risanare le finanze statali sottopose al fisco le rendite ecclesiastiche entrando così in contrasto con il patriarca Michele Cerulario. Ammalatosi, abdicò, anche per l'opposizione degli ambienti di corte e dell'alto clero, e si ...
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CERUTTI, Luigi
Silvio Tramontin
Nacque il 14 marzo del 1865 a Mira (Venezia), da Giobatta, medico condotto del paese, e da Amelia Bontempelli. Entrato in seminario per compiervi gli studi classici, [...] cardinali responsabili delle finanze vaticane, ai capi di comunità religiose e ne parlò pure con Pio X, che aveva conosciuto come patriarca di Venezia, ma invano. E le risposte furono ancora più deludenti per lui che aveva bisogno di capitali per la ...
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Ecclesiastico (m. 1107), primo arcivescovo di Pisa (1088). Da Urbano II ebbe la primazia anche sui vescovi di Corsica. Dopo avere contrastato con successo l'eresia in Sardegna, ebbe parte importante nella [...] predicazione della crociata, e durante la spedizione comandò la flotta pisana. Primo patriarca di Gerusalemme, fu privato della carica dal re Baldovino. Ottenuta giustizia in Italia dal pontefice, morì mentre s'apprestava a tornare in Palestina. ...
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Teologo bizantino (n. Patrasso 850 circa - m. dopo il 933); metropolita (907) di Cesarea di Cappadocia, avverso, come Nicola il Mistico, alle quarte nozze dell'imperatore Leone VI il Sapiente, avversò [...] rivali Eutimio e Nicola (921). Fu amico di Romano Lecapeno, sicché approvò l'elezione a patriarca del figlio di lui, Teofilatto. Fu uno dei maggiori eruditi del suo tempo (radunò una ricca biblioteca: alcuni manoscritti, da lui riveduti e postillati ...
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È l'antica Forum Iulii (v. sotto). La città sorge sulle ultime propaggini delle Prealpi Giulie, allo sbocco della valle del Natisone nel piano, sulla via che conduce nel medio Isonzo, 16 km. a E. di Udine, [...] e gli Avari, i quali ultimi presero e saccheggiarom la città (circa l'anno 620). Dal 730 circa Forogiulio divenne sede del patriarcato d'Aquileia. L'ultimo tempo longobardo e l'età franca furono il periodo più splendido per la città. A Cividale fu ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su cui si estende la sua giurisdizione. d....