Teologo (S. Lorenzo Vecchio, Bolsena, 1654 - Roma 1729); francescano (1669), provinciale della provincia romana (1704-07); quindi custode di Terra Santa e commissario apostolico dei maroniti (1709-15), [...] ottenne l'unione a Roma del patriarca greco di Alessandria (1713); fu poi ministro generale (1723-26) e cardinale (1726). Scrisse di teologia morale, di patristica e una Historia polemica de Graecorum schismate (1719-20). ...
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SIROPULO SILVESTRO (Συρόπουλος, Σύλβεστρος)
Silvio Giuseppe Mercati
Scrittore bizantino, nato a Costantinopoli circa il 1400. Formatasi una buona cultura teologica e giuridica, divenne grande ecclesiarca [...] e canonista del patriarcato, e al seguito del patriarca e dell'imperatore assistette dal principio alla fine al concilio di Ferrara-Firenze (1438-39). Egli appartenne al partito degli avversarî ad ogni costo dell'unione con i Latini, come Marco d' ...
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MAINARDO
Heinz Dopsch
Conte di Gorizia, terzo di questo nome, nacque verso il 1200-05 dal conte di Gorizia Engelberto (III) e dalla contessa Matilde, sorella di Bertoldo (IV) di Andechs duca di Merania. [...] da allora si intitolò conte del Tirolo e di Gorizia, di tutti i feudi che egli deteneva dal duca di Carinzia e dal patriarca di Aquileia. Da quel momento la stretta alleanza dei conti di Gorizia, dei conti del Tirolo e degli Andechs-Merania - talora ...
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Pietro della Palude (o Pietro Paludano; fr. Pierre de la Palu, lat. Petrus de Palude) Teologo (Varambon, Ain, 1277 ca
Parigi 1342). Domenicano, fu tra l’altro vicario generale dell’ordine (1317) e patriarca [...] di Gerusalemme (1329). Prese parte a varie controversie dottrinali (sul tomismo, su Pietro di Giovanni Olivi e sulla visione beatifica). Tra le sue opere, in parte inedite, si hanno commentari sull’Antico ...
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Cronista (m. 1347 circa), di origine forse francese, fu (dal 1307) abate del monastero cisterciense di Viktring in Carinzia, poi cappellano del duca Enrico di Carinzia, del duca Alberto II d'Austria e [...] di Bertrando, patriarca di Aquileia. Scrisse tra l'altro il Liber certarum historiarum, fonte preziosa per gli avvenimenti non solo della Carinzia e dell'Austria, ma per tutto il periodo che va dal 1211 a Ludovico il Bavaro. ...
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CONTARINI, Domenico
Marco Pozza
Doge di Venezia, il primo di questa famiglia, succedette a Domenico Flabiano intorno alla primavera-estate del 1041 (il Dandolo, p. 209, e la tradizione posteriore pongono [...] e tutelare i diritti patrimoniali nell'ambito lagunare ed in quello del regno.
A tale fine, all'inizio del 1044, il patriarca Orso, con la collaborazione del C. ed il consenso dei popolo tutto, rappresentato da Benedetto, abate di S. Trinità e S ...
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LA FONTAINE, Pietro
Giovanni Vian
Nacque a Viterbo il 29 nov. 1860, da Francesco e da Maria Bianchini.
Il padre era di origine ginevrina ed ex soldato dello Stato pontificio, la madre era figlia dell'amministratore [...] del vescovo P. L. nella diocesi di Cassano Jonio (1907-1910), ibid., VIII (1987), pp. 379-392; S. Tramontin, Il cardinale P. L., patriarca di Venezia, ed il suo tempo, in Archivio veneto, s. 5, CXXIX (1987), pp. 45-71; P. Palazzini, Il card. P. L. e ...
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NICEFORO III Botaniate, imperatore d'Oriente
Angelo Pernice
Fu sollevato al trono da una rivolta militare scoppiata nel 1077 contro Michele VII. Essendosi questi ritirato in un convento, N. entrò in [...] nominarlo cesare e designarlo suo successore. Ma le sue proposte furono respinte ed essendo Alessio penetrato in Costantinopoli, N. a ciò consigliato anche dal patriarca, abdicò al trono ritirandosi nel monastero del Peribleptos, dove morì poco dopo. ...
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In antropologia, tipo di sistema sociale in cui vige il 'diritto paterno', ossia il controllo esclusivo dell'autorità domestica, pubblica e politica da parte dei maschi più anziani del gruppo. La famiglia [...] estesa dominata dal patriarca sarebbe stata, secondo alcuni antropologi evoluzionistici dell'Ottocento (H.J.S. Maine, N.-D. Fustel de Coulanges), l'istituzione centrale della società primitiva basata sulla parentela. Essa avrebbe formato un gruppo ...
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Morto papa Sabiniano il 22 febbraio 607, fu eletto papa Bonifacio, romano, ch'era stato apocrisiario papale a Costantinopoli. Egli riuscì ad ottenere dall'imperatore Foca una costituzione con la quale [...] di Costantinopoli il titolo di ecumenico, che il patriarca Giovanni il Digiunatore s'era fatto decretare nel 558 da un concilio. Di più in un concilio tenuto a San Pietro nel 607, alla presenza di 72 vescovi e del clero romano, fece decretare ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su cui si estende la sua giurisdizione. d....