Nipote (m. 1042 o 1045) del conte di Pordenone, ma di famiglia bavarese; fu nominato dall'imperatore Enrico II patriarca di Aquileia (1017 o 1019), e poi (1022) gli fu compagno, guidando una parte dell'esercito [...] 'Italia meridionale. Con l'appoggio del successore di Enrico II, l'imperatore Corrado II, sostenne i diritti del patriarcato contro Adalberone, marchese di Carinzia. Durante i contrasti tra Ariberto, arcivescovo di Milano, e l'imperatore, si schierò ...
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Patriarca di Costantinopoli ed erudito (n. circa 827 - m. dopo l'886), figura assai discussa. Di famiglia nobile (suo fratello Sergio sposò Irene, sorella dell'imperatrice Teodora), fece rapida carriera [...] , legati del papa Adriano III. Tuttavia F., rientrato in grazia dell'imperatore che gli affidò l'educazione dei figli, ridivenne patriarca (878) dopo la morte di Ignazio, e chiese il consenso del nuovo papa Giovanni VIII; sembra (la questione è assai ...
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TEOFILATTO patriarca di Costantinopoli
Figlio di Romano I Lecapeno fu da suo padre destinato al patriarcato in età ancora fanciulla. E poiché vi si opponevano i canoni, l'imperatore mandò in Roma un'apposita [...] dell'irregolare situazione, mediante l'invio di legati i quali il 2 febbraio 933 insediarono il nuovo patriarca in luogo del dimissionario Trifone.
Vescovo senza vocazione, Teofilatto trascorse la vita in cacce e bagordi, appassionandosi ...
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NETTARIO patriarca di Gerusalemme
Nato a Chandax, in Creta, nei primi anni del sec. XVII, si chiamava Nicola Pelopídēs e studiò in una scuola di monaci sinaitici; più tardi, si fece monaco nel convento [...] Pietro Moghilas e fu invitato a Mosca, perché prendesse parte a un concilio per giudicare Nicone. Nel 1669 rinunciò al patriarcato, ma rimase a Gerusalemme, ove prese parte al concilio del 1672 contro Cirillo Lucaris. Morì nel 1676.
Tra gli scritti ...
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VOLGHERO patriarca di Aqvileia
Pio Paschini
Della famiglia bavarese di Ellenbrechtskirchen; era vescovo di Passau quando fu eletto patriarca di Aquileia e confermato da Innocenzo III il 24 giugno 1204. [...] Nelle contese germaniche aderì al re Filippo, s'adoperò per conciliarlo con papa Innocenzo e fu nel 1208 suo legato in Italia. Ucciso Filippo il 21 giugno 1208, aderì a Ottone IV e da lui fu di nuovo nominato ...
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NICEFORO patriarca di Costantinopoli
Silvio Giuseppe Mercati
Segretario imperiale al tempo del secondo concilio Niceno (787), da semplice laico succedette a Tarasio nel patriarcato di Costantinopoli, [...] per la storia dell'epoca, specialmente per i primordî dello stato bulgaro. Scarne tabelle di regnanti, papi e patriarchi, contiene il Χρονογαϕικὸν σύντομον (Chronographia brevis), che va da Adamo all'829: largamente diffuso, fu continuato con ...
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Funzionario bizantino (m. 545); eletto patriarca d'Antiochia (527), difese i decreti del concilio di Calcedonia e scrisse contro il monofisita Severo d'Antiochia. Poco sappiamo di preciso sulla sua attività: [...] ma grande fu la sua influenza non solo nelle dispute cristologiche, ma anche nella lotta antiorigeniana ...
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Sacerdote secolare, poi monaco (Veljaminov, Nižnij Novgorod, 1605 - Jaroslavl´ 1681); archimandrita a Mosca (1646-47), metropolita di Novgorod (1648), patriarca (1652) e consigliere (fino al 1658) dello [...] zar Alessio Michajlovič, che nel 1654 gli affidò importanti responsabilità di governo. Animato dall'idea di Mosca come centro religioso dell'Oriente e "terza Roma", attuò, in armonia con le idee dei governanti ...
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Di origine tedesca (m. 1194), fu creato patriarca nel 1182. Favorevole a Federico Barbarossa, contrasse per conto dell'imperatore, nel 1183, un prestito con la famiglia pavese degli Isembardi, e nel 1186 [...] intervenne all'incoronazione di Enrico IV, attirandosi le ire di papa Urbano III. Amico anche di Enrico VI, lo accompagnò a Roma. Governò la diocesi con fermezza ed energia ...
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Monofisita (m. 566) dell'indirizzo moderato di Severo di Antiochia; patriarca di Alessandria per volontà dell'imperatrice Teodora (535), ne fu scacciato dai monaci; richiamato da Giustiniano, poi ancora [...] rimosso dalla carica per non aver aderito al Concilio di Calcedonia ed esiliato a Derco. Chiamato due volte a Costantinopoli dall'imperatrice, esercitò largo influsso sul monofisismo e consacrò molti vescovi ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su cui si estende la sua giurisdizione. d....