MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] ascetica dell'ideale monastico - laddove con il termine latino conventus (v. Convento) ne viene rimarcato invece l stato identificato con il m. di Martirio, fondato alla metà del sec. 5° dal futuro patriarcadiGerusalemme e ampliato in due riprese ...
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BONOLA, Giorgio
Maria Mrozinska
Nacque a Corconio, sopra il lago d'Orta, nel Novarese, il 26 luglio 1657, da Rocco e Lucia Lorella di Vacciaghetto. La famiglia, da tempi remoti, possedeva terre nella [...] dilatino a Milano. Apprese il disegno, oltre che dal padre, dal maestro didi Guido Reni, e il bozzetto dell'affresco di una cupola con Gloria di santi e angeli. Il Pagani (1914) ricorda parecchi altri quadri, fra cui Il patriarcadiGerusalemme ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] Gerusalemme è interessante perché mostra un particolare tipo dilatino l'Uriguza fi l-tibb in 1316 versi, intitolandolo, forse basandosi su una precedente versione di opere di grande impatto visivo, come per es. il ritratto idealizzato del Patriarca ...
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COSTANTINO il Grande
S. Manacorda
Imperatore romano, nato a Naisso (od. Niš, in Serbia) nel 280, Flavio Valerio C. regnò dal 306 al 337. Nel 306 fu acclamato imperatore dall'esercito in Britannia, ma [...] latino. La leggenda di C. fu quindi inglobata, mutandone profondamente il significato originario, in quella di s. Silvestro, che sotto la forma didi Costantinopoli di ritorno da Gerusalemme , A Cross of the Patriarch Michael Cerularios, ivi, pp ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] cultura latinadi età repubblicana e augustea, quando divenne più forte la volontà e la coscienza di una e il 12°, di commentari alle omelie di Gregorio Nazianzieno, testi attribuiti a Nonno (Gerusalemme, Greek Orthodox Patriarchate, Lib., Hághiu ...
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COMMITTENZA
S. Bagci
La figura del committente, detto anche patrocinatore, ovvero promotore dell'esecuzione di un'opera d'arte, va distinta - là ove possibile - da quella del donatore, ossia dal finanziatore [...] patriarca Fozio. A lui, o a qualche altro patriarcadi una famosa icona costantinopolitana.Dopo l'instaurarsi del dominio latinodi qualificarli come prodotto di una c. specifica, quella appunto islamica.Nella Cupola della Roccia (691) a Gerusalemme ...
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PARADISO
J. Baschet
Al p. perduto delle origini (v. Adamo ed Eva), risponde, per il cristianesimo, la promessa di un p. celeste nel quale gli eletti saranno riuniti a Dio per una vita eterna.Nel latino [...] il fiume di vita che irriga la Nuova Gerusalemme (Ap. 22, 1).
Il seno d'Abramo (o dei tre patriarchi)
La Carozzi, Le voyage de l'âme dans l'au-delà d'après la littérature latine (Ve-XIIIe siècle), Roma 1994; Himmel, Hölle, Fegefeuer. Das Jenseits im ...
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Arte e iconografia costantiniane
Grecia, Cipro e Vicino Oriente, VII-XV secolo
Isabella Baldini
Nella trasmissione dell’iconografia costantiniana il ruolo della Grecia e del Vicino Oriente, escludendo [...] di un naufragio e per il miracoloso rinvenimento della croce. Secondo la narrazione favolistica, infatti, l’imperatrice, in viaggio verso Gerusalemmepatriarcadi Alessadria); nella scena, affollata didi foggia semplice, a re latino (icona di ...
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