NAZARETH
B. Kühnel
(ebraico Nazrath; gr. Ναζαϱέτ; Ναζαϱέθ; arabo al-Nāṣira)
Città oggi nello stato d'Israele (Bassa Galilea), situata in una valle a m 350 sul livello del mare e posta all'incrocio tra [...] (Bagatti, 1967-1984, I; Kroll, 1988, p. 83, figg. 65-67).Secondo Eutichio, patriarcadi Alessandria (m. nel 940; Annales, 212), gli ebrei diGerusalemme, così come la maggior parte della popolazione ebraica della Galilea, aiutarono con grande ...
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CONCILIO
K. Corrigan
Il termine c. designa l'adunanza ufficiale in cui vescovi e altri membri della gerarchia ecclesiastica si riuniscono per prendere decisioni riguardanti questioni dottrinali e disciplinari. [...] raffigura il sinodo che espelle il patriarca Trifone (928-931).In Occidente le rappresentazioni di c. sono in massima parte con il contributo del re latino diGerusalemme e del vescovo latino di Betlemme ed eseguito probabilmente da artisti ...
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Abramo
A. Simon
Il più antico patriarca del Vecchio Testamento (Gn. 11, 26-25, 11), figura comune agli Ebrei, agli Arabi e ai Cristiani. Questa circostanza spiega l'abbondanza delle sue rappresentazioni, [...] di A. con Melchisedec, re di Salem (antico nome diGerusalemme) e "sacerdote di Dio Altissimo" (Gn. 14, 18-21), racchiude più di Patriarches. Histoire et Theologie, Paris 1975 (trad. it. I Patriarchi. Genesi 12-36, Brescia 1979);
M. Alpatov, Le icone ...
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Andrea Bogoljubskij, Santo
H. Faensen
Sovrano della Suzdalia, granduca di tutte le Russie, nato intorno al 1111, morto il 29 giugno 1174, nipote di Vladimiro Monomaco e figlio di Giorgio Dolgorukij. [...] il patriarcadi Costantinopoli per elevare la nuova cattedrale di Uspenskij a sede metropolitana autocefala e il rifiuto didi Costantinopoli: Vladimir doveva simboleggiare, come accadeva per Kiev e per la capitale bizantina, la Gerusalemme celeste ...
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EGITTO
B.M. Alfieri
(gr. ΑίιγυπτοϚ; lat. Aegyptus; ebraico antico Misraym; arabo Miṣr)
Regione dell'Africa settentrionale, corrispondente al territorio dell'od. Rep. Araba di E., delimitata a S dalla [...] nel 389 chiuse tutti i templi pagani.Nel 451 il patriarca Dioscoro convertì l'E. al monofisismo, ponendosi in netto di conflitti con i Franchi: Amalrico I diGerusalemme l'assediò a lungo, prima di essere respinto nel dicembre 1169 dalle forze di ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] pur continuando a dipendere dal monastero principale. Epifanio diGerusalemme, che visitò il monastero nell'Ottocento, affermò che religioso dell'Egitto del IV secolo. Nel 367 il patriarcadi Alessandria Atanasio inviò la XXXIX lettera festale in cui ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] riferirsi probabilmente in primo luogo al Templum Domini diGerusalemme.Un altro settore particolare all'interno dell'o. citato nell'inventario delle cose preziose lasciate dal patriarcadi Aquileia Nicolò di Lussemburgo il 20 dicembre 1359 (Ori e ...
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SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] smaltate decorano il busto-reliquiario di s. Ermagora (già nella cattedrale di Gorizia, trafugato nel 1956), voluto dal patriarcadi Aquileia Bertrando di Saint-Geniès nel 1340, e quello di s. Donato nel duomo di Cividale, commissionato all'orafo ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] della posizione contraria (lettera di Gregorio II, ora attribuita a Zaccaria, ai Patriarchidi Costantinopoli; Gouillard, 1968; al 1453.Diverse sono anche le descrizioni diGerusalemme, spesso venate di connotazioni religiose per via del culto legato ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] settanta del Duecento, per es. i Vangeli del principe Vasak (Gerusalemme, Armenian Patriarchate, Lib. of St Thoros, 2568/13, c. 320r), la Madonna dei Francescani di Duccio di Buoninsegna, degli anni ottanta-novanta del Duecento (Siena, Pinacoteca Naz ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
melchita
s. m. [dall’arabo malakī (traduz. del gr. βασιλικός) «imperiale», nome dato nella seconda metà del sec. 5° dai monofisiti d’Egitto agli ortodossi] (pl. -i). – Termine che designa i cattolici di rito bizantino, ma di lingua araba,...