La laguna e il mare
Giovanni Uggeri
Il mito
La naturale vocazione di Venezia, e prima ancora della "Venetia", per il mare, richiama alla mente remote memorie di relazioni che avrebbero collegato [...] ad Alessandria, ad "Athribis" e a Gerusalemme, indizio di un traffico secondario (124). Così l'editto di Diocleziano ricorda come merci usuali la lana di Altino e le mele Matiane, ma si tratta di generi di interesse limitato (125).
Rimane molto ...
Leggi Tutto
La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] , alla figura di Pietro è affiancata quella di Mosè, esplicitando il parallelo con il prodigio analogo compiuto dal patriarca in Es 17 più importanti: nel registro inferiore l’entrata di Cristo in Gerusalemme; in quello superiore Cristo come re dell ...
Leggi Tutto
SALTERIO
K. Corrigan
Libro in cui sono raccolti i centocinquanta salmi dell'Antico Testamento, recitati nella liturgia cristiana nel corso della settimana secondo le varie ore canoniche.Tradizionalmente [...] Vergine, spesso riccamente illustrate, come nel s.-libro d'ore di Iolanda di Soissons, del 1290 ca., proveniente da Amiens (New York, dell'Odighítria venerata dal monaco Matteo (Gerusalemme, Greek Orthodox Patriarchate, Lib., Hághiu Táfu 55; Cutler ...
Leggi Tutto
Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] 12 discepoli (gli apostoli). Dopo tre anni di predicazioni, si reca a Gerusalemme per la Pasqua ebraica, dove viene accolto suo Patriarca. Nel 16° secolo, infine, Lutero e Calvino protestarono contro alcuni comportamenti della Chiesa di Roma e ...
Leggi Tutto
GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] carismatiche, a cominciare dal vecchio patriarca Isaac Abarbanel (o Abrabanel), approdato di iconologia nelle immagini sacre, Venezia ca. 1490-1510, pp. 97-112; S. Romano, Giuditta e il Fondaco dei Tedeschi, pp. 113-125); L. Puppi, Verso Gerusalemme ...
Leggi Tutto
I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] di Pisidia2. È una poesia dedicata al ritorno della croce di Cristo, custodita nel S. Sepolcro a Gerusalemme R. Maisano, Niceforo Basilace. Gli encomi per l’imperatore e per il patriarca, Napoli 1977, pp. 89-125 e P. Gautier, Michel Italikos. Lettres ...
Leggi Tutto
SOFFITTO
C. Bolgia
S.S. Blair
Il termine s. designa propriamente la parte inferiore di un solaio, ma viene comunemente adoperato anche per indicare quello che tecnicamente si dovrebbe definire controsoffitto, [...] basilica patriarcale di Aquileia, riferibile agli interventi promossi dal patriarca Marquardo (1365 di sopra dell'ambulacro della Cupola della Roccia (692) a Gerusalemme (Creswell, 1932-1940, I, tav. 5a). Numerosi s. semplici a pannelli di epoca ...
Leggi Tutto
La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] Costantino»4.
Aufgang Europas mette però a fuoco non tanto la figura di Costantino, quanto piuttosto quella di Carlo Magno. L’imperatore vi viene definito «patriarca dello Stato totalitario europeo» per le ripercussioni che avrebbe avuto sino al ...
Leggi Tutto
L'archeologia delle pratiche cultuali. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
La definizione di una disciplina [...] Roma dalla minaccia longobarda di Astolfo), simbolicamente utilizzate nella lotta iconoclasta (il patriarca Germano I all'inizio , si trattava soprattutto di oggetti tipici della regione (ad es., la palma da Gerusalemme, la conchiglia da ...
Leggi Tutto
MICHIEL, Marcantonio
Gino Benzoni
MICHIEL, Marcantonio. – Nacque a Venezia nel 1484 dal patrizio Vittore di Michiel e Paola di Silvestro Pessina, di famiglia non ascritta al patriziato.
Ebbe come fratelli, [...] di 20 pitture, 5 sculture marmoree e 19 bronzee –, che egli, appassionato amateur e affinato connaisseur («patriarca , pp. 24 s., 29, 30 n., 32 n.; L. Puppi, Verso Gerusalemme …, Roma-Reggio Calabria 1982, ad ind.; F. Ambrosini, Paesi e mari ignoti ...
Leggi Tutto
patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
melchita
s. m. [dall’arabo malakī (traduz. del gr. βασιλικός) «imperiale», nome dato nella seconda metà del sec. 5° dai monofisiti d’Egitto agli ortodossi] (pl. -i). – Termine che designa i cattolici di rito bizantino, ma di lingua araba,...