Vescovo (m. dopo il 408) di Gabala presso Laodicea. Predicatore a Costantinopoli, fu avversario di s. Giovanni Crisostomo allora patriarca. Il corpus dei suoi scritti è ancora incerto: commentò le epistole [...] paoline e scrisse molte omelie (per lo più trasmesse dalla tradizione con diverse attribuzioni), che ebbero fondamentale importanza nella storia dell'oratoria sacra occidentale ...
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Teologo (m. Antiochia 488); forse monaco a Costantinopoli, seguì il futuro imperatore Zenone ad Antiochia dove, dopo alterne vicende, divenne patriarca; monofisita, favorì la politica religiosa di Zenone [...] aderendo all'Enotico; è soprattutto noto per le sue innovazioni liturgiche, che rivelano il tentativo di armonizzare la liturgia alle sue vedute teologiche. ...
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Monaco bizantino (sec. 9º), noto soprattutto per il memoriale da lui portato, su incarico del patriarca Ignazio, a papa Niccolò I, per informarlo di quanto avveniva a Costantinopoli dopo l'intrusione di [...] Fozio e per sollecitare l'intervento a favore di Ignazio. ...
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Eletto (m. dopo 1063) alla diocesi amalfitana nel 1040, prese parte al movimento riformatore della Chiesa. Col card. Umberto di Silvacandida fu inviato da papa Leone IX a Costantinopoli per cercare di [...] ridurre all'obbedienza di Roma il patriarca Michele Cerulario. ...
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VIGILIO papa
Mario Niccoli
Diacono romano, nato agl'inizî del sec. VI e designato alla successione episcopale di papa Bonifacio II dal papa stesso, si vide preferiti prima Giovanni II, quindi Agapito. [...] di Calcedonia. Di fronte a questo, accanto all'opposizione di Dazio di Milano e Facondo d'Ermiane - presenti a Costantinopoli lettera del 26 febbraio 554 diretta al patriarca Eutichio.
Rientrato nel favore di Giustiniano, V. si preoccupò d'indurre ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] patria che porta il mio stesso nome, Costantinopoli – si trovava allora a cavallo64 –, improvvisamente panorama critico, da A. Camplani, L’identità del patriarcatodi Alessandria tra storia e rappresentazione storiografica, in Adamantius, 12 ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] ebraica ebbe il titolo di nāsī' (termine biblico che significa 'principe'), tradotto con 'patriarca' nelle fonti romane e del sedicente messia Shabbĕtāi Ṣĕvī a Smirne e a Costantinopoli fu ricollegata da ampi settori del giudaismo all'avvento ...
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DOLFIN, Zaccaria
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 30 maggio 1527, da Andrea (morto nel 1548) di Zaccaria di Andrea e Deia di Alvise Mocenigo, "nella ... pueritia" frequentò la "scola et casa" del dottissimo [...] di spionaggio. Si scopre infatti, a Venezia, all'inizio del 1563, che il D. trasmette alla corte imperiale notizie a lui inviate da Costantinopoli a cura di G. Gambarin, Bari 1935, ad vocem; Id., Venezia, il patriarcatodi Aquileia..., a cura di C. ...
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PIER DAMIANI
Umberto Longo
(Petrus Damiani, Petrus peccator), santo. – Nacque tra la fine del 1006 e gli inizi del 1007 a Ravenna. Non si conoscono i nomi dei genitori.
Monaco, cardinale vescovo, diplomatico, [...] dal Papato risultano anche a proposito dei rapporti con Costantinopoli: nell’introduzione al trattato sul Filioque che inviò direttamente al patriarca, Pier Damiani si lamenta di non esser stato considerato dalla Curia romana («nemo me dignatus ...
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URBANO VII
Gino Benzoni
Giambattista Castagna nasce, il 4 agosto 1521, a Roma dal nobile genovese Cosimo e da sua moglie, la nobildonna romana Costanza di Giulio Ricci e Maria Iacobacci, sorella questa [...] , da Genova, dal Levante specie da Costantinopoli, dalla Polonia - a Venezia abbondanti e, anche, in anticipo rispetto ad altri centri della penisola. Suo dovere vigilare su presenze e di eretici e di suggestioni ereticali in una città più esposta ...
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exocataceli
exocatacèli ‹eġ∫-› s. m. pl. [dal lat. mediev. exocatacoeli, traslitt. del gr. ἐξοκατάκοιλοι, di etimo incerto]. – Funzionarî dell’antico consiglio del patriarca di Costantinopoli, i quali avevano le loro sedi fuori del palazzo...