Andrea Bogoljubskij, Santo
H. Faensen
Sovrano della Suzdalia, granduca di tutte le Russie, nato intorno al 1111, morto il 29 giugno 1174, nipote di Vladimiro Monomaco e figlio di Giorgio Dolgorukij. [...] , da cui trasse il suo appellativo. A. si adoperò presso il patriarcadiCostantinopoli per elevare la nuova cattedrale di Uspenskij a sede metropolitana autocefala e il rifiuto di questi portò a violenti contrasti politici. Anche all'interno però la ...
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Teodoro I Papa
Teodoro I
Papa (n. Gerusalemme-m. Roma 649). Di origine orientale, successe nel 642 a Giovanni IV e lottò contro il monotelismo condannato dal suo predecessore, opponendosi così al patriarca [...] diCostantinopoli Paolo II, e cercando l’appoggio dell’imperatore Costante II (630-668). ...
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Figlio (m. 935) di Marozia e, forse, di papa Sergio III, eletto per volere della madre come successore di Stefano VIII (931); ribellatosi il fratello Alberico II alle nuove nozze della madre con Ugo di [...] G. fu dapprima messo in carcere, poi seguitò a esercitare le sue funzioni ecclesiastiche senza avere più alcuna influenza politica; fece ampie concessioni a favore del patriarcadiCostantinopoli per agevolare i buoni rapporti di Alberico coi Greci. ...
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Teologo (Germanicia, od. Maraş, ultimo quarto del sec. 4º - Grande Oasi di el-Khārga 451). Le sue dottrine furono condannate dal concilio di Efeso nel 431. N. diede il nome all'eresia nestoriana o nestorianismo, [...] alla realtà umana della vita del Cristo, che la disposizione mistica della rivale scuola di Alessandria tendeva a sommergere nella natura divina. Nel 428 fu patriarcadiCostantinopoli. Entrò in urto con i monaci e con il popolo per aver ottenuto l ...
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1. Martire (Egitto, forse sec. 3º); secondo la prima redazione della sua Passio (che non risale oltre il sec. 7º) sarebbe stato un soldato egiziano, che, recatosi per il suo servizio a Cotieo in Frigia, [...] il 10 dic.; ma si tratta di una duplicazione. 2. PatriarcadiCostantinopoli (Alessandria, fine del sec. 5º - Costantinopoli 552). Dopo essere stato a capo del grande xenodochio di s. Sansone a Costantinopoli, fu ordinato patriarca, nel 536, da papa ...
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Filosofo (n. Costantinopoli 1355 circa - m. Mistrà 1450 circa). Nel 1393 si trasferì a Mistrà, presso l'antica Sparta, e vi rimase per molti anni a capo di una scuola filosofico-religiosa di schietta impronta [...] una spiritualità basate sui principî platonici e sulla sapienza ellenica. Accusato di sovvertire la religione rivelata, fu tacciato di ateismo da Giorgio Scolario, patriarcadiCostantinopoli, che ordinò la distruzione del Νόμων συγγραϕή (De legibus ...
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Nome di vari personaggi dell'antichità cristiana: 1. Vescovo di Berea, successo a Melezio quando questi passò ad Antiochia; cercò nel concilio del 363 di rappacificare i seguaci di Melezio e quelli di [...] poi per farla accettare e condannando Timoteo Eluro. La sua accettazione e la difesa del canone 28 di Calcedonia, che assicurava al patriarcatodiCostantinopoli, in quanto capitale, la preminenza su tutto l'Oriente, lo misero però in urto col papa ...
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1. Patriarcadi Antiochia (320 circa - 404); come presbitero, insieme a Diodoro (poi vescovo di Tarso), avversò il vescovo ariano Leonzio e rianimò i fedeli durante gli esilî del vescovo ortodosso Melezio, [...] , finché F. (398) fu riconosciuto da Roma. Dei suoi scritti si hanno solo frammenti; festa, 27 settembre. 2. PatriarcadiCostantinopoli dal 446 (m. 449); in un sinodo (448) condannò il monofisita Eutiche, che fu però riabilitato nel cosiddetto ...
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Nobile campano (m. 638). Consacrato nel 625 senza che avesse la conferma dell'imperatore Eraclio, diresse la sua attività a incrementare il patrimonio ecclesiastico, a costruire o restaurare edifici in [...] inoltre ricordato per le lunghe controversie sorte per due sue lettere, scritte (633 e 634) a Sergio, patriarcadiCostantinopoli, fautore dei monoteliti. Tali lettere, redatte senza cura per l'esattezza della espressione teologica (vi era usata la ...
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Metropolita dissidente della Chiesa russa, di origine bulgara (n. Tărnovo - m. 1406); monaco sul monte Àthos, nel 1371 fu inviato in Russia e consacrato metropolita di Kiev e di tutta la Russia dal patriarca [...] contrasti, la sede di Mosca che tenne sino alla morte (1406). Sottomessa alla sua giurisdizione Novgorod e combattuti gli eretici stregolnici, nel 1395 insieme a Ladislao Iagellone di Polonia esortò il patriarcadiCostantinopoli a preparare l'unione ...
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exocataceli
exocatacèli ‹eġ∫-› s. m. pl. [dal lat. mediev. exocatacoeli, traslitt. del gr. ἐξοκατάκοιλοι, di etimo incerto]. – Funzionarî dell’antico consiglio del patriarca di Costantinopoli, i quali avevano le loro sedi fuori del palazzo...