Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] il Siro24 evoca l’arresto di cinque preti, uno di Atene, due diAntiochia e due di Eliopoli (Baalbek). Fino alla 1972; L. Magi, La sede romana nella corrispondenza degli imperatori e patriarchi bizantini (VI-VII sec.), Louvain 1972; P.T.R. Gray, ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] Giasone cominciò la trasformazione di Gerusalemme in una città greca, alla quale venne dato il nome diAntiochia e in cui venne ebraica ebbe il titolo di nāsī' (termine biblico che significa 'principe'), tradotto con 'patriarca' nelle fonti romane e ...
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La quarta Crociata
Donald M. Nicol
Le crociate, guerre cristiane contro gli infedeli per la riconquista di Gerusalemme e dei luoghi santi della Cristianità, sono per definizione imprese ispirate [...] fondati in Terrasanta: con Antiochia e Gerusalemme in mano cristiana si apriva la prospettiva di nuovi mercati nel Levante. i crociati, la nomina del patriarcadi Costantinopoli sarebbe spettata ai Veneziani. Il patriarca greco era in esilio, e ...
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RICAMO
A. Lauria
Termine, derivato dall'arabo raqam ('disegno, segno'), con il quale si intende la rifinitura di materiali tessili eseguita manualmente mediante il lavoro ad ago utilizzando filati di [...] spedizione effettuata dall'ammiraglio Giorgio diAntiochia per conto del re di Sicilia Ruggero II nel Peloponneso da Ottobone Robario de' Feliciani, patriarcadi Aquileia (m. nel 1314), alla collegiata di Castell'Arquato (prov. Piacenza); ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] stato ordinato sacerdote nientemeno che da papa Zefirino di Roma. Al momento della successione, Aggai ordinò a Palut di andare ad Antiochia, ove si sarebbe dovuto far consacrare (vescovo?) dal patriarca Serapione. L’anonimo redattore edesseno del V ...
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La trasmissione nel rituale costantinopolitano
Béatrice Caseau
Costantino ha giocato un ruolo fondamentale in qualità di primo imperatore cristiano e di fondatore di Costantinopoli, città in cui è stato [...] effetti, originario diAntiochia, ma visse a Costantinopoli a partire dal 530. Egli poté, dunque, assistere più di una volta , nelle cerimonie religiose, ne sia il protagonista, mentre il patriarca, anche in Santa Sofia, non è padrone a casa sua ...
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BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] di Fozio, patriarcadi Costantinopoli nel periodo della restaurazione delle immagini dopo l'iconoclastia, a cui è stato attribuito un ruolo di conquista turca nel 1453. Altre zecche, come Antiochia, Tessalonica, Nicomedia, Alessandria d'Egitto, ...
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Lo sviluppo mercantile
Gerhard Rösch
"[...] Le merci scorrono per quella nobile città come l'acqua dalle sorgenti [...] da ogni luogo giungono merci e mercanti, che comperano le merci che preferiscono [...] di Venezia. Tutto lascia invece ritenere che il piccolo punto di appoggio a Tripoli avesse scarsa rilevanza. Quanto al Principato diAntiochia 1169 prese quindi in concessione per sei anni dal patriarcadi Grado tutti gli edifici, le bilance e i ...
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I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] dei turchi selgiuchidi nella decisiva battaglia diAntiochia sul Menandro (1211): scontro editi in R. Maisano, Niceforo Basilace. Gli encomi per l’imperatore e per il patriarca, Napoli 1977, pp. 89-125 e P. Gautier, Michel Italikos. Lettres et ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] sasanide. Attraverso la violenza dei loro attacchi, gli scritti degli eresiologi lasciano intendere che, malgrado la vicinanza del patriarcatodiAntiochia, i marcioniti e i manichei riuscirono tra il III e il IV sec. a imporre le loro dottrine a ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
melchita
s. m. [dall’arabo malakī (traduz. del gr. βασιλικός) «imperiale», nome dato nella seconda metà del sec. 5° dai monofisiti d’Egitto agli ortodossi] (pl. -i). – Termine che designa i cattolici di rito bizantino, ma di lingua araba,...