La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
Paolo Mazzarello
Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
A partire [...] carcinomi. In Francia rimase a lungo influente la teoria del blastema ma, nel momento in cui iniziò a penetrare la patologia cellulare, molti studiosi seguirono una teoria 'mista' in base alla quale i carcinomi si sviluppano sia dall'epitelio sia dal ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Medicina e sanità pubblica
Gilberto Corbellini
Paolo Mazzarello
Agli albori dell’Unità d’Italia la forza dei processi di trasformazione politica della penisola investì in pieno anche la cultura e la [...] e infine in Piemonte, fino a quando nel 1859, con la caduta del potere austriaco in Lombardia, ottenne la cattedra di patologia speciale medica e clinica medica a Pavia. Le sue Istituzioni di fisiologia, la cui terza edizione apparve l’anno dopo ...
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L'Ottocento: scienze mediche. La patologia
Cay-Rüdiger Prüll
La patologia
Le origini dell'anatomia patologica come disciplina
Nella prima metà del XIX sec. non esisteva alcun preciso concetto di malattia [...] precedente. Fu, questo, l'inizio di un processo che si concluse soltanto alla fine dell'Ottocento, quando l'anatomia patologica e la patologia furono in grado di sostenere la nascita della medicina scientifica in quanto tale e di costituire un campo ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'immunita al sistema immunitario
Gilberto Corbellini
Dall'immunità al sistema immunitario
Lo studio sperimentale dell'immunità [...] il fenomeno della reazione del trapianto contro l'ospite. All'origine delle ricerche di Medawar vi erano le esperienze del patologo britannico Peter A. Gorer, che aveva cercato di stabilire se i geni che, secondo Tyzzer e Little, dovevano controllare ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'anatomia patologica e la clinica
Giuseppe Ongaro
L'anatomia patologica e la clinica
La riforma cinquecentesca dell'anatomia costituì la condizione indispensabile [...] ). Dato che i tessuti differiscono fra loro per le proprietà vitali, ogni tessuto è diverso anche dal punto di vista patologico, perché le malattie non sono altro che alterazioni delle sue proprietà vitali. La diversità dei tessuti è alla base della ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. L'internazionalizzazione della sanita e della medicina ...
Paul Weindling
L'internazionalizzazione della sanità e della medicina pubblica
Henry [...] dediti all'analisi della diffusione delle malattie e degli agenti patogeni, delle loro cause e ai determinanti delle patologie. La Società attrasse riformatori che sostenevano posizioni critiche rispetto alle condizioni dei loro paesi d'origine; tra ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Epidemiologia
Alessandra Parodi
Paolo Vineis
Epidemiologia
Il termine epidemiologia rimanda all'antico significato di epidemia, ossia [...] nella discussione miasmi-contagio, Von den Miasmen und Kontagien (Dei miasmi e dei contagi) fu pubblicata nel 1840 dal patologo Jacob Henle (1809-1885). Questi sosteneva che il termine miasma fosse un'etichetta usata per ignoranza delle vere cause e ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] studi su questi antigeni del topo condividerà il premio Nobel 1980 per la medicina o la fisiologia con il patologo venezuelano-statunitense Baruj Benacerraf e con il biologo francese Jean Dausset, che studieranno le basi genetiche e molecolari dell ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Un nuovo modo di fare la diagnosi
Joel D. Howell
Jacalyn Duffin
Un nuovo modo di fare la diagnosi
Una nuova concezione della malattia
di Joel D. Howell
Nel corso dell'Ottocento, [...] e da Karl Westphal; Joseph Babinski nel 1896 collegò la risposta plantare che ora porta il suo nome a una patologia del tratto piramidale. Inizialmente, durante la visita i medici usavano le proprie dita per verificare la presenza dei riflessi; ben ...
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patologo
patòlogo s. m. (f. -a) [comp. di pato- e -logo] (pl. m. -gi o -ghi). – Studioso di patologia. In partic., a seconda dei diversi rami di studio: p. generale, anatomo-p., p. medico, ecc.
patologia
patologìa s. f. [comp. di pato- e -logia]. – 1. Lo studio dei problemi relativi alle malattie dell’uomo (p. umana) e degli animali (p. veterinaria); comprende diverse specializzazioni, e denominazioni, con riferimento alla natura...