Sciamanesimo
Roberte N. Hamayon
Introduzione
Lo sciamanesimo deve il suo nome a un tipo di operatore religioso, lo sciamano (termine derivato dal tunguso, una lingua siberiana), che sfugge a ogni definizione [...] questo modo viene conservata l'ottica psicologica, e cambia solo il modo di concepire la personalità dello sciamano, che da patologica diventa mistica e degna di essere esaltata. L'opera di Eliade, che è all'origine dell'attuale immagine idealizzata ...
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Nascita
Giovanni Bucci
Laura Ligi
Francesco Spagna
La nascita è il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all'evento fisiologico del parto sia con significato più ampio e [...] vita, è in realtà a essa incapace e pertanto non è suscettibile di diritto. È considerato invece vitale il neonato con patologia grave o mancante di organi anatomici poiché, sempre per la legge italiana, in tal caso sussiste la vitalità (intesa come ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] - è una malattia del linguaggio. Il linguista, trasformatosi in clinico, scopre nelle favole e nei racconti della mitologia una forma patologica non del pensiero, ma anzitutto del linguaggio e dell'eccesso di senso di cui è stato gravato in un certo ...
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Etnopsichiatria
John G. Kennedy
Introduzione
Il termine 'etnopsichiatria', o psichiatria transculturale, designa un'area disciplinare in cui convergono gli interessi di alcuni antropologi, epidemiologi [...] sono da mettere in rapporto con i modelli culturali dei gruppi esaminati e non ineriscono alla sostanza del processo patologico. Tuttavia non è stato ancora dimostrato se i cosiddetti elementi 'patoplastici' influiscano o meno sull'incidenza e sul ...
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Razza
Brunetto A. Chiarelli
Il termine razza compare per la prima volta in Europa nel 14° secolo e viene usato inizialmente nell'ambito dell'allevamento degli animali (probabilmente originato dal francese [...] capelli, il colore degli occhi, il colore della pelle, caratteristiche che non hanno invece alcun effetto patologico sulla discendenza. Le nostre preferenze si basano su caratteri visivi, con particolare attenzione a quelli cosiddetti vessilliferi ...
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Mostro
Leopoldina Fortunati
Per mostro si intende un essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura. Esseri mostruosi sono largamente [...] intenzionale e dalla credenza, da parte del bambino, nell'efficacia del proprio gesto sulla realtà. Infine, sul piano patologico, la sensazione che le cose sembrino strane, deformate o irreali, oppure quella del déjà vu (v.), o le allucinazioni ...
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Vecchiaia
Peter Laslett
Introduzione
Sino ad anni piuttosto recenti lo studio dell'età e della vecchiaia ha avuto una posizione del tutto marginale nell'ambito delle tematiche esplorate dalle scienze [...] hanno subito un netto calo tra gli anni quaranta e gli anni ottanta in Inghilterra (v. Charlton e Mike, 1997). La patologia nota come demenza senile è oggetto di studio da parte di psichiatri, psicologi e medici. Purtroppo la malattia più diffusa tra ...
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Folla
Angelica Mucchi Faina
Introduzione
Il termine 'folla' è generalmente riferito a quel particolare tipo di aggregazione sociale che si forma quando una moltitudine di individui è riunita, in maniera [...] forme di aggregazione sociale. In tal modo la folla cessa di essere un aggregato 'primitivo' e in qualche misura patologico, per divenire uno dei luoghi e delle situazioni in cui gli esseri umani interagiscono e s'influenzano reciprocamente.
La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Roberto Michels
Federico Trocini
A oltre un secolo dalla pubblicazione, Zur Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie (1911; trad. it., riveduta e ampliata dall’autore, La sociologia del [...] secondo luogo, sebbene interpretasse la formazione delle oligarchie all’interno dei gruppi sociali non come fenomeno patologico, legato a un qualche difetto di funzionamento interno, bensì fisiologico, determinato dalla logica stessa dello sviluppo ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] ) e gli aspetti rituali di alcuni comportamenti religiosi, così che il rituale nevrotico diviene un equivalente patologico del rituale religioso, laddove la religione può essere considerata una nevrosi ossessiva universale. Posteriormente l'analisi ...
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patologico
patològico agg. [dal gr. παϑολογικός (der. di παϑολογέω «trattare delle malattie o delle passioni»), attrav. il fr. pathologique] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la patologia o, più genericam., le malattie e le alterazioni da...
patologia
patologìa s. f. [comp. di pato- e -logia]. – 1. Lo studio dei problemi relativi alle malattie dell’uomo (p. umana) e degli animali (p. veterinaria); comprende diverse specializzazioni, e denominazioni, con riferimento alla natura...