In Un’affollata solitudine. Per una sociologia della lettura (Carocci, 2023), Daniele Garritano si propone un’indagine a partire da «un’interrogazione sulla costruzione di orizzonti di senso, e cioè sulla [...] H. G.), di senso di irrealtà (Ottiero Ottieri, in particolare Il pensiero perverso) e io non sono un ansioso patologico, soltanto un nevrotico. Sorvolando la “sintonia” tra il mio stato emotivo (anche momentaneo) e il contenuto del libro, e ...
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Se le azioni costituiscono il motore delle rivoluzioni, sono le parole (e in particolare quelle scritte) che permettono ai cambiamenti di essere raccontati e di restare nella Storia; la scrittura consente [...] scivolamento porta a considerare la malattia come devianza e quindi come assenza di norma, per cui tutto ciò che è patologico diventa persino anormale: ecco che allora la medicina isola il malato, separandolo dalla società e dall’ambiente a cui ...
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patologico
patològico agg. [dal gr. παϑολογικός (der. di παϑολογέω «trattare delle malattie o delle passioni»), attrav. il fr. pathologique] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la patologia o, più genericam., le malattie e le alterazioni da...
patologia
patologìa s. f. [comp. di pato- e -logia]. – 1. Lo studio dei problemi relativi alle malattie dell’uomo (p. umana) e degli animali (p. veterinaria); comprende diverse specializzazioni, e denominazioni, con riferimento alla natura...
patologico
patològico [agg. (pl.m. -ci) Der. di patologia "studio delle malattie", estensiv. "condizione non normale"] [LSF] Di condizione nell'evoluzione di un fenomeno o nel funzionamento di un apparecchio la quale sia più o meno gravemente...
giocatore patologico
Chi non riesce più a smettere di giocare.
• Gianni (nome di fantasia) è un ex giocatore patologico. Ha poco più di 40 anni. «Per quattro anni sono rimasto prigioniero dei videopoker. Per quelle macchinette ho rischiato...