Psicanalista austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1913 - Chicago 1981). Tra i maggiori innovatori della teoria e della tecnica psicoanalitica, ha posto al centro della sua indagine il concetto [...] Opere e pensiero
Centrale nel pensiero di K. è il concetto di sé: un sé coeso, garanzia di uno sviluppo non patologico della personalità, è assicurato, per K., da un rapporto con le figure genitoriali che risponda, nelle prime fasi di sviluppo, alle ...
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Presenza nell’urina di un’abnorme quantità di proteine, in genere albumine e globuline. Si verifica nelle nefropatie (soprattutto nefrosi e glomerulonefriti) e talora anche in assenza di lesioni renali [...] ., dopo intensi esercizi muscolari o dopo bagni molto freddi; o in certi individui, senza che il fenomeno abbia significato patologico, quando mantengono a lungo la stazione eretta: a. ortostatica); si ha frequentemente una lieve a. anche durante la ...
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spleno- Primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, che significa milza. Splenocito Nome dato da A. Pappenheim ai grandi istiociti mononucleati che si trovano nella milza.
Patologie [...] , malattia della milza. Splenite Processo infiammatorio acuto della milza, generalmente infettivo (lue, tubercolosi, ascessi). Splenomegalia Aumento patologico del volume della milza. Non costituisce un’entità nosologica a sé, ma solo uno dei sintomi ...
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Psicanalista (Amburgo 1885 - New York 1952), stabilitasi nel 1932 negli USA. Già seguace di Freud, ha dato rilevanti contributi alla revisione e agli sviluppi della teoria psicanalitica nella fase post-freudiana. [...] impossibile distinguere la sanità dalla malattia secondo schemi biologici (teoria della libido); a decidere dello stato patologico o di sanità di un individuo sarebbero unicamente i suoi comportamenti commisurati ai modelli ambientali e culturali ...
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Medico, nato a Ginevra nel 1620, morto ivi il 29 marzo 1689. Si dedicò agli studî di anatomia patologica, e fu uno dei primi e più profondi osservatori delle alterazioni patologiche nel cadavere. Nel suo [...] Sepulchretum anatomicum (Ginevra 1769) raccolse un grandissimo materiale anatomo-patologico descrivendo quasi tremila casi, e per quanto solo piccola parte di questi siano stati da lui direttamente osservati, pure esso costituisce un documento ...
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HOPPE-SEYLER, Ernst Felix
Arturo Castiglioni
Medico, nato a Friburgo sull'Unstrut il 28 dicembre 1825, morto il 10 agosto 1895 a Wasserburg sul lago di Costanza; si laureò a Berlino nel 1850; fu docente [...] all'università di Greifswald dal 1854 al 1856, poi assistente all'Istituto patologico di R. Virchow a Berlino fino al 1864, professore ordinario di chimica applicata a Tubinga dal 1864 al 1872, e di chimica fisiologica a Strasburgo dal 1872 sino ...
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Avversione verso la società, che si manifesta nella ricerca della solitudine e nel rifiuto scontroso di ogni forma di socialità: è un atteggiamento dovuto sia a disprezzo e odio verso l’umanità nel suo [...] complesso, sia a incapacità di prendere parte attiva alla vita. In taluni casi, pur non avendo per sé carattere patologico, può essere espressione di certe affezioni psichiche (sindromi maniaco-depressive, paranoia ecc.). ...
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NACHT, Sacha
Maria Rosaria Visco
Psicoanalista rumeno, nato a Bacau nel 1901, morto a Parigi nel 1976, da famiglia di origine ebraica convertitasi alla religione ortodossa. Nel 1919 si trasferì a Parigi, [...] dove nel 1926 si laureò in medicina, con una tesi in neurologia vertente sullo studio anatomico e patologico delle mieliti sifilitiche. Interno (1927) negli ospedali psichiatrici di Parigi e membro dell'Institut de Psychanalyse (membro titolare nel ...
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Norma
Giancarlo Urbinati
Marco Bussagli
In una delle sue accezioni, il termine norma indica il modo in cui un fatto si verifica abitualmente in determinate circostanze, corrispondendo a normalità e [...] indicando cioè la condizione di ciò che si ritiene regolare e consueto, non eccezionale o casuale o patologico. Tale concetto, quando venga applicato in ambito biologico, necessita di una serie di considerazioni e precisazioni, così da evitare l'uso ...
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lutto
Travaglio psicologico che segue alla perdita di una persona amata e che, dopo un congruo periodo di tempo, giunge progressivamente al superamento del dolore psichico, al riconoscimento dell’evento [...] di amore e di odio sono rivolti al tempo stesso all’altro e a parti di sé.
Linea di confine tra normalita e patologia
La differenza tra l. e melanconia appare sfumata e tende a confondersi nella realtà clinica. In generale si può dire che nel l ...
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patologico
patològico agg. [dal gr. παϑολογικός (der. di παϑολογέω «trattare delle malattie o delle passioni»), attrav. il fr. pathologique] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la patologia o, più genericam., le malattie e le alterazioni da...
patologia
patologìa s. f. [comp. di pato- e -logia]. – 1. Lo studio dei problemi relativi alle malattie dell’uomo (p. umana) e degli animali (p. veterinaria); comprende diverse specializzazioni, e denominazioni, con riferimento alla natura...