FRANCHI, Rossello (Rossellodi Iacopo)
Bruce Edelstein
Figlio di Iacopo del Rosso e di una Caterina, nacque probabilmente a Firenze nel 1376 o 1377. Le prime notizie documentate risalgono agli anni 1404-1406 [...] danneggiati e ridipinti più volte: S. Pietro martire che consegna gli stendardi ai capitani del Bigallo perché combattano i patarini e S. Pietro martire che caccia col segno della croce il diavolo apparsogli sotto le forme di un cavallo infuriato ...
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ADELMANNO
Ovidio Capitani
Nacque a Liegi (cfr. epistola di A. alla memoria del maestro Fulberto, in Migne, Patr. Lat.,CXLIII, col. 1297, str. 18) verso la fine del sec. X e vi rimase sin verso il 1020, [...] Sutri (Jaffé, Monumenta Gregoriana,Berolini 1865,pp. 643-644), che egli dovette trovarsi coinvolto nella lotta organizzata dai patarini contro il clero simoniaco e concubinario dell'alta Italia. Bonizone, infatti, testimonia che nell'aprile del 1059 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La vita religiosa
Errico Cuozzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il periodo di rinascita che accompagna l’Europa dopo il Mille riguarda [...] l’autorità assoluta all’interno delle diocesi. Urbano II pone, in questo modo, le premesse perché, come nel caso dei patarini milanesi, le realtà locali favoriscano la nascita dei numerosi movimenti ereticali di cui è caratterizzato il XII secolo. Il ...
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FILIPPESCHI, Simone
Lucio Riccetti
Nacque probabilmente in Orvieto prima della metà del secolo XIII, figlio di Raniero di Guido, e fu la figura di maggior spicco della famiglia Filippeschi, nei quarant'anni [...] 'historia di casa Monaldesca, Ascoli 1580, p. 22 e passim;M. Monaldeschi, Commentari historici, Venetia 1584, passim;L. Fumi, I patarini in Orvieto, in Arch. stor. ital., XXII (1875), pp. 52-81; G. Rondoni, Orvieto nel Medioevo, ibid., n. s., XVIII ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] ) e vallombrosani (Arimanno fondò l'abbazia dei Ss. Gervaso e Protaso nel 1110) e si diffuse il movimento dei patarini che a B. trovò sbocco nella figura di Arnaldo, il frate riformatore allontanato dalla città dal vescovo Manfredo (1135-1139 ...
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MAINARDO (Mainardo di Silvacandida)
Francesca Roversi Monaco
Si ignorano il luogo e la data di nascita di M.; le prime attestazioni documentarie relative alla sua persona e al suo operato risalgono alla [...] R. Hauser, Zur Spiritualität der Mailänder Pataria (1045-1065), Freiburg 1974, pp. 149-153; C. Violante, I laici nel movimento patarino, in Id., Studi sulla cristianità medievale, Milano 1975, pp. 184 s., 190-192, 207, 638 n. 167; G. Cracco, Pataria ...
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ATTONE
Ovidio Capitani
Di questo vescovo fiorentino che resse la diocesi nel primo manifestarsi delle irrequietudini religiose popolari antisimoniache del sec. XI è incerta la data precisa di elezione.
Secondo [...] diciamo ricostruzione - atta a mostrare da un lato lo zelo di Giovanni e dall'altro la sua decisa vocazione patarinica, che deve portare il futuro fondatore di Vallombrosa ad accusare il vescovo, senza alcun ritegno e senza preoccupazioni procedurali ...
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. Uno dei sette colli di Roma, suddiviso in due sommità, rappresentate oggi dalla chiesa dell'Aracoeli e dal Museo Mussolini. Sulla prima fu stabilita l'acropoli della città, detta arx Capitolina, sull'altra [...] essa si spandeva per l'urbe il suono della campana tolta ai Viterbesi, che si disse patarina appunto perché a Viterbo era l'asilo degli eretici patarini; al suono di quella campana i Romani venivano convocati sul colle. Nel 1290 il Palazzo senatorio ...
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Epicurei (Epicurii)
Giorgio Stabile
Nel senso proprio di " seguaci della filosofia di Epicuro ", in D. designano la grande scuola filosofica antica che prese nome dal suo capo Epicuro (v.). In If X 14 [...] Commedia. Ogni aggancio con le più clamorose eresie precedenti e contemporanee a D., ogni discussione sul nesso patarinismo-ghibellinismo è destinata a scontrarsi contro il chiarissimo enunciato dantesco; del resto i presupposti dottrinali che tali ...
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UMBERTO di Silva Candida
Nicolangelo D'Acunto
UMBERTO di Silva Candida (di Moyenmoutier). – Nacque attorno all’anno 1000, in località imprecisata, forse in Borgogna.
La data è suggerita dall’anno d’ingresso [...] quale l’autore cela sé stesso, e un corruptor.
Le idee di Umberto furono abbracciate dai riformatori radicali, come i patarini lombardi e i vallombrosani, nel corso della lotta per le investiture, ma ebbero scarsa fortuna nel prosieguo del Medioevo ...
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patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...