Regione storica dell’Asia, corrispondente alla provincia più orientale dell’Impero persiano. Oggi è divisa in 3 parti: all’Iran è restata la parte sud-ovest con capoluogo Mashhad, al Turkmenistan la parte [...] . Meridionale e K.-e Razavi. Il territorio è montuoso. Dove c’è umidità sufficiente, i terreni si prestano alle colture e all’insediamento stabile; nel resto della regione predomina la pastorizia nomade e seminomade. Tipico l’artigianato dei tappeti. ...
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Sarcidano Regione della Sardegna centrale, compresa tra le colline mioceniche della Trexenta e della Marmilla da un lato e i rilievi della Barbagia dall’altro, da cui la divide il corso del Flumendosa. [...] verso tre versanti: al Flumendosa, al Flumini Mannu e al Tirso. Il S. è, in media, scarsamente abitato; l’agricoltura, praticata ancora estensivamente, e la pastorizia costituiscono le sole risorse. I centri più importanti sono Isili, Laconi e Nurri. ...
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Nelle sistematizzazioni tipologiche dell’antropologia della fine del 19° sec., un gruppo di popolazioni dell’Asia nord-orientale (detto anche paleosiberiano) caratterizzato dall’uso di lingue isolate (quindi [...] . I gruppi che lo compongono (tra cui Ciukci, Korjaki, Ainu, Ket) sono popolazioni mongoliche, all’infuori degli Ainu, che, prima dei mutamenti avvenuti nel corso del 19° e 20° sec., avevano un’economia fondata sull’allevamento e la pastorizia. ...
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. Tribù pathān (v. afghānistān: etnografia. L'etimologia del nome è ignota: mancano dati per identificarli con gli 'Απαρύται di Erodoto. Montanari valorosi, ma infidi e feroci, divisi in otto sotto-tribù [...] della frontiera nord-occidentale dell'India; hanno 21-27.000 combattenti. Vivono per lo più in villaggi, dediti alle armi, alla pastorizia e all'agricoltura. Essi occupano l'estremità SE. del Sefīd Kuh (valli di Maidane del fiume Bārā), e le colline ...
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FORNO di Zoldo (A. T., 24-25-26)
Elio Migliorini
Comune della provincia di Belluno, formato da 13 borgate, poste in una verde conca presso il medio corso del torrente Maè, affluente del Piave. Il capoluogo [...] era soprattutto rivolta alla lavorazione del ferro (onde il nome di Forno), estratto nella valle; attualmente è assai diffusa la pastorizia. Molto alta l'emigrazione temporanea.
Il comune (detto anche Zoldo Basso) è vasto 80,5 kmq., per la maggior ...
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KHALKHA
Giovanni Vacca
. Ramo dei Mongoli orientali, che conta circa 200.000 individui. Fino allo stabilimento della Repubblica Mongola nel 1921, quattro aimak della Mongolia esterna, o Khalkha, erano [...] quattro aimak khalkha vi erano 85 hoshun. Il tipo fisico è schiettamente mongolico.
È una popolazione nomade, dedita alla pastorizia; il suo carattere dolce e tranquillo è stato attribuito all'influenza del buddhismo lamaistico da essa professato (v ...
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Città (1.205.414 ab. nel 2017), capitale della Mauritania, situata in prossimità della costa, a 7 km dall'Atlantico, sulla pista transahariana Agadir-Dakar. Fondata nel 1903, dal 1957 ha sostituito Saint-Louis [...] anche fattori climatici e, in particolare, la grave siccità che ha colpito il Sahel nel periodo 1968-85, rendendo la pastorizia assai difficile e non più in grado di sostentare le comunità che la praticavano. La gestione della città è diventata così ...
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Villaggio della provincia di Aquila, posto a 1425 m. su un cocuzzolo dominante una vasta conca (1305 m. s. m.) che fu già un bacino lacustre ed ora è scolata dal Rio Fucino (Vomano). Aveva circa 800 ab. [...] , a causa dell'emigrazione. Data l'elevata altitudine - è uno dei più alti paesi dell'Appennino - unica risorsa della popolazione è la pastorizia. Il comune (51 kmq.) comprende anche la valle di Mascioni che si allunga da ovest ad est, ed è pure un ...
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KĀFIRI (dall'arabo kāfir "miscredente")
Virginia Vacca
Costituiscono una popolazione ariana discendente probabilmente da genti dell'Afgānistān orientale, quivi rifugiate all'epoca della conquista musulmana [...] , robusti, olivastri (non mancano però tipi biondi), vestiti di pelli e lane, sudici, di moralità bassa, dediti alla pastorizia e all'agricoltura, possiedono schiavi, forse discendenti di aborigeni. Parlano una lingua intermedia fra le indiane e le ...
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CURETI (Κουρῆτες)
G. Cressedi
Divinità cretesi al seguito di Rhea e di Zeus. Si confondono presto con i Coribanti che, invece, erano al seguito di Cibele e di Attis, con i Dattili, i Cabirî ed altri [...] , però, non nomina i Cureti. A Creta si attribuivano loro tutte le qualità dei buoni geni tutelari, come la invenzione della pastorizia, della caccia e di tutte quelle cose che avevano facilitato all'uomo la lotta per l'esistenza. I C. furono anche ...
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pastorizia
pastorìzia s. f. [femm. sostantivato dell’agg. pastorizio]. – Attività umana consistente nell’allevamento del bestiame di piccole o grosse dimensioni (ovini, caprini, bovini, camelidi, ecc.), connessa a spostamenti stagionali di...
pastorizio
pastorìzio agg. [dal lat. pastoricius, der. di pastor -oris «pastore»]. – Che concerne l’allevamento del gregge e quindi la pastorizia in genere: attività p.; prodotti p. (carne, lana, latticinî, ecc.). Sale p., sale denaturato,...