Catechesi e catechismo nell'Italia unita
Giuseppe Biancardi
Ermanno Genre
Il catechismo nel cattolicesimo italiano tra Otto e Novecento
Nel quadro dell’azione pastorale che la Chiesa cattolica rilancia [...] un diverso catechismo nato in area francofona, opera del pastore di Neuchâtel Jean François Ostervald, l’Abrégé de l’ più il testo ma la persona dell’adolescente. Nelle Chiese protestanti italiane si è infatti tentato di far catechesi a partire dal ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] , d'Italia poi, si moltiplicano le denunzie e le proteste di Pio IX contro la legge Boncompagni (4 ottobre 1848 tentativo di una sintesi, che si riassume in un nome: Ludwig von Pastor. I primi tre volumi della sua Storia dei papi uscirono fra il 1886 ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] che a se stessi e alla loro storia passata, che divennero protestanti. Ma non ci fu dialogo tra la prima e la seconda assistenziali, fu creata una Scuola teologica per la formazione dei pastori. I membri di Chiesa, che nel 1889 erano 779, salirono ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] e contrario dell’universalità della successione apostolica dei pastori:
Se Dio non potesse dare altri veri successori fu poi detto il Pio, lodati anche dai nostri avversari [protestanti]; al contrario, coloro che tentarono di strappare [al vescovo di ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] in italiano; e si trattò a sua volta di una vicenda avventurosa. Il pastore Théodore Paul di Ginevra, ospite dell’ambasciata di Prussia, da buon protestante interpretò la legge che garantiva la libertà di stampa come lo strumento che avrebbe ...
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Il protestantesimo in Italia tra emigrazione e immigrazione
Paolo Naso
L’emigrazione all’estero ha notevolmente influito sulla vita dell’evangelismo così come oggi l’immigrazione in Italia contribuisce [...] avrebbero potuto stabilirsi in un «paese tranquillo, civilizzato e protestante». A conferma dell’attivo impegno delle istituzioni ecclesiastiche a sostegno dell’impresa, il pastore Carlo Alberto Tron fu incaricato di organizzare la spedizione. Non ...
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concili ecumenici
Antonio Menniti Ippolito
Le assemblee universali della Chiesa
Nella Chiesa antica era l'intera comunità dei fedeli che si riuniva per eleggere i propri pastori e per deliberare su [...] tre fasi: 1545-47; 1551-52 e 1562-63. La Chiesa di Roma rifiutò subito ogni ipotesi di accordo con i protestanti e l'assemblea prese ferma posizione in materia di dottrina cattolica (Controriforma). Ribadì la validità dei sacramenti e definì il corpo ...
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pastore
pastóre s. m. (f. -a) [lat. pastor -ōris, der. di pascĕre «pascolare», part. pass. pastus]. – 1. a. Chi guida al pascolo ovini e caprini (meno spesso bovini) e ne ha la cura e il governo: fare il p.; la vita dei p.; l’adorazione dei...
protestante
agg. e s. m. e f. [propr., part. pres. di protestare, con riferimento alla protesta presentata dai luterani il 19 apr. 1529 alla dieta di Spira]. – Che appartiene a una delle confessioni religiose cristiane che costituiscono il...