La croce in Occidente
Il simbolo e il monogramma
Mauro della Valle
«Vexilla regis prodeunt, fulget crucis mysterium, quo carne carnis conditor, suspensus est patibulo»1. Lo splendido inno, ancor oggi [...] quella del personaggio biblico), e un presumibile Buon pastore sulla terza parete, inseriti all’interno di una che è la Chiesa, dalla quale scorrono quattro fonti, che sono gli evangelisti, fiumi d’acqua viva di Cristo». Paul. Nol., epist. 32, in ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] poi ripartire assicurando al gruppetto di ‘simpatizzanti’ che si era formato il prossimo arrivo di un ‘evangelista’, o magari addirittura di un ‘pastore’. I colportori non erano particolarmente istruiti, se non per il fatto che, in un paese a grande ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] evangelici20. Al regime che parlava di ‘pietismo’, preti e pastori rispondevano che la partecipazione allo sforzo bellico della patria non poteva giustificare il ripudio del precetto evangelico secondo il quale bisognava amare anche il proprio nemico ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] 1866 e 1868 vennero fondate in Italia, da pastori provenienti dall’Inghilterra, una chiesa metodista e una battista , Città Nuova, Roma 2005.
V. Vinay, Spiritualità delle chiese evangeliche in Italia dal 1861 al 1878, in Chiesa e religiosità in ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] , vi sono anche risvolti di impressionante intransigenza. Al pastore liberale ginevrino Jean Jacques Chenevière il 27 settembre 1829: enunciazioni analoghe di Pio XI, compreso il riferimento evangelico a Mt. 28, 19s., che lo scrivente ricordava ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] percioché, dopo esser andato alcune volte ad esplicar loro l'Evangelio mentre erano a tavola, per 1'amicitia che prima havea 1984), II, Roma 1986, pp. 727-739.
73. Ludwig von Pastor, Storia dei Papi dalla fine del Medio Evo, VIII, Roma 1951, p ...
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Monarchia
Pier Giorgio Ricci
È il titolo (e non De Monarchia, estraneo alla tradizione manoscritta) di un trattato in tre libri di argomento politico, scritto da D. in lingua latina. Il titolo non si [...] facoltà di ricevere tale dono per la nota proibizione evangelica (X 15). Costantino poteva soltanto affidare in dote M. di D., in " Cultura e Scuola " 2 (1962) 5-9; M. Pastore Stocchi, M.: Testo e cronologia, ibid. 13-14 (1965) 714-721; O. Capitani ...
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Il protestantesimo in Italia tra emigrazione e immigrazione
Paolo Naso
L’emigrazione all’estero ha notevolmente influito sulla vita dell’evangelismo così come oggi l’immigrazione in Italia contribuisce [...] il trend delle emigrazioni iniziava a declinare, il Sinodo valdese prese finalmente la decisione di «destinare almeno un pastore o anziano evangelista a pieno tempo a un lavoro itinerante tra gli emigrati in Europa». In ottemperanza a questo mandato ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] come epoca di cesura tra un periodo di purezza evangelica e la successiva corruzione del cristianesimo storico. Tale ricostruzione Biandrata, in collaborazione con Ferenc Dávid, un pastore calvinista passato all’antitrinitarismo, dava alle stampe in ...
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avere
Riccardo Ambrosini
1. Le forme del verbo a. (per l'uso sostantivale, v. § 13) occorrono 1500 volte circa (735 circa nella Commedia, 415 circa nel Convivio e, in numero quasi eguale di casi, 173 [...] l'ha), però che (Pd IX 132 però che fatto ha lupo del pastore), di cui (If XIV 93 di cui largito m'avéa il disio). Il affermando esser beati, / ch'avran di consolar l'anime donne: l'evangelico " quoniam ipsi consolabuntur " (Matt. 5, 4) si presenta ...
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pastore
pastóre s. m. (f. -a) [lat. pastor -ōris, der. di pascĕre «pascolare», part. pass. pastus]. – 1. a. Chi guida al pascolo ovini e caprini (meno spesso bovini) e ne ha la cura e il governo: fare il p.; la vita dei p.; l’adorazione dei...
scoposo
scopóso agg. [der. di scopa], letter. raro. – Setoloso, ruvido, simile a fusti di erica e d’altre piante con cui si fanno le scope: vecchio abito lungo, che ... gli dava l’aspetto d’un pastore evangelico ..., con la zazzera s. sulle...