DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] , fu liberato e trovò riparo a Roma per intercessione del papa Giulio II. Questi, la cui politica aggressiva era vista con il papa e il D. passarono a Firenze, dove il D. rimarrà fino a marzo per assistere il malato Giuliano fino alla morte, avvenuta ...
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FARNESE, Orazio
Donatella Rosselli
Nacque a Roma nel febbraio 1532, ultimo di cinque figli, da Pierluigi, figlio del card. Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, e da Girolama di Ludovico Orsini, [...] e Piacenza. In tal modo la Francia avrebbe compiuto un passo avanti nel riavvicinamento al Milanese, perduto nel 1525 a vantaggio a Parma.
Intanto, la presenza minacciosa del Gonzaga a Piacenza, e l'elezione di Giulio III, che non nascondeva i suoi ...
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DUFOUR
Elisabetta Bianchi Tonizzi
Famiglia di imprenditori. Il capostipite Laurent (Parigi 1763 - Torino 1827), funzionario alla corte di Luigi XVI, venne a stabilirsi a Torino nel corso della Rivoluzione [...] i tre soci fondatori e le responsabilità direttive erano passate ai figli di questi che, dotati di capacità imprenditoriali del gruppo fra Otto e Novecento sono in M. Cevasco, Statistiques de la ville de Gênes, I, Genova 1838, p. 348; C. I. Giulio, ...
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BICHI, Alessandro
Gaspare De Caro
Nacque a Siena il 30 sett. 1596, da Vincenzo e da Faustina Piccolomini, ambedue appartenenti alla più antica aristocrazia senese. Nonostante la sua condizione di primogenito, [...] avevano largamente sperato come un primo passo ad una pace europea.
Se i rapporti del B. con il Richelieu erano del conclave l'unità del partito francese, il quale sostenne, secondo le istruzioni del Mazzarino, la candidatura del cardinale Giulio ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] con disappunto del cardinale Althan che avrebbe preferito vederla assegnata al cardinale Ruffo o al cardinale Giulio Piazza.
Un sdegnato e l'ha fatta condannare. Ma c'era un passo che forse l'ha indotto a una riflessione parzialmente consenziente. ...
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PACCA, Bartolomeo
David Armando
PACCA, Bartolomeo. – Nacque a Benevento il 25 dicembre 1756, secondogenito di Orazio, marchese della Matrice, e di Cristina Malaspina dei marchesi di Lunigiana.
Compì [...] prosegretario di Stato in seguito all’arresto del cardinale Giulio Gabrielli, il quale sostituiva il segretario . Lorenzo in Lucina, poi alla diocesi suburbicaria di Frascati; nel 1821 passò a quella di Porto e S. Rufina e assunse la carica di ...
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BECCADELLI, Ludovico
Giuseppe Alberigo
Nacque a Bologna il 29 genn. 1501 in una antica famiglia cittadina da Pomponio e da Prudenza Mammellini, e come primogenito fu avviato allo studio delle leggi, [...] un passo della vita dello stesso Contarini, scritta dal B. tra l'agosto e l'ottobre del 1558, Venezia e l'inquis. romana da Giulio III a Pio IV, Padova 1959, pp. 31-114); H. Jedin, Il tipo ideale del vescovo secondo la riforma cattolica, Brescia ...
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FANTUZZI, Giovanni
Alfeo Giacomelli
Nacque a Bologna il 2 dic. 1718 da Scipione e da Orsina del conte Prospero Castelli, quinto di tredici fratelli, ma primo dei maschi effettivamente sopravvissuti: [...] ramo, dopo aver ottenuto con Bonifacio il senatorato da Giulio II nel 1506, lo aveva perso nel 1511 ed era bolognese si annuncia definitiva. Il senatorato della famiglia passò ai Braschi, famiglia del nuovo pontefice Pio VI.
Scomparsi anche l'amico ...
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BALBANI, Niccolò (Nicolao)
Carlo Ginzburg
Nacque a Lucca il 27 sett. 1522, da Agostino e Lucrezia Sbarra, sua seconda moglie. Il padre aveva aderito in data imprecisata alle dottrine dei riformatori [...] . Nel 1557 sposò in seconde nozze Vittoria, figlia del conte Giulio da Thiene, vicentino, esule anche egli religionis causa ha istituito il sacrificio della messa, il B. passa a commentare il passo paolino da lui posto come epigrafe all'intero scritto ...
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LASCARIS, Giano
Massimo Ceresa
Nacque nel 1445 a Costantinopoli da Giorgio, di stirpe imperiale. Aggiunse spesso al suo nome l'aggettivo ῾o ῾ΡυνδαϰήνοϚ, che ha fatto pensare provenisse da Rhyndacus, [...] ebbe inizio nel luglio 1490: egli si diresse verso il Nord, passò a Ferrara, a Venezia e a Padova, a Corfù nell'ottobre, del 1510 il L. ripartì per la Francia, al seguito del re. Il 9 sett. 1511 era di nuovo a Roma, come oratore francese presso Giulio ...
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archeologia del contemporaneo loc. s.le m. Lo studio del passato recente, generalmente a partire dalla Rivoluzione industriale (seconda metà del secolo XVIII) fino ai giorni nostri, attraverso l'analisi delle tracce materiali lasciate dalle...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...