VESTA
Giulio Giannelli
. Divinità degli antichi Romani, e dei Latini in genere, alla quale era strettamente associato il culto, privato e pubblico, del focolare domestico e del focolare dello stato. [...] in ogni modo che il culto privato di V. non ebbe mai grande importanza e presto passòdel tutto in seconda linea di fronte a quello dei Penati, dei Lari e del Genio; grande sviluppo ed altissimo significato assunse e mantenne invece, a Roma, il suo ...
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Il nome deriva dalla valle dell'Adamè, percorsa dal piccolo affluente dell'Oglio di egual nome; l'Adamello è ricordato per la prima volta nella Carte générale du théâtre de la guerre en Italie et dans [...] utilizzano le acque del Salarno e dell'Adamè. La cima dell'Adamello fu salita per la prima volta da Giulio Payer (1842 Il 14 giugno, iniziandosi la battaglia del Piave, gli Austriaci sferrarono nella zona delpassodel Tonale e contro il corno di ...
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L'importanza della ceramica corinzia, oltre che dai monumenti numerosissimi a noi pervenuti, è dimostrata dal Lessico di Polluce (Κέραμος κορίνϑιος), da Plinio (Nat. Hist., XXXIV, 15), e da Strabone (VIII, [...] Giulio Cesare nel territorio corinzio facevano affannosa ricerca delle antiche tombe per strapparne vasi di bronzo e vasi fittili corinzî, per cui i Romani avevano grande passione. Tale passione ci è anche comprovata da passi un passodel poeta ...
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MEININGEN (A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Walter HOLTZMANN
Giuseppe GABETTI
Città della Germania, nella Turingia sud-occidentale, 70 km. a NO. di Coburgo e 90 a SO. di Erfurt, a 298 [...] nel 1344. Fino al 1542 appartenne al vescovato di Würzburg, passò poi ai principi di Henneberg e dopo la loro estinzione (1583 all'illusione di un'oggettiva visione storica: per l'esecuzione delGiulio Cesare di Shakespeare furono chiesti a Roma a E. ...
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. Questa voce (che l'identità con la scritta Baioca civitas sulle monete merovinge di Bayeux induce a credere derivata di là, per eventi ancora ignoti) appare per la prima volta nel secolo XV a indicare [...] del valore di dodici denari, ossia di un soldo, la quale imitando la equivalente bolognese, veniva detta anche bolognino. Di là tale denominazione passò fare un giulio. La nuova moneta, che conteneva oltre un quinto d'intrinseco meno delgiulio, venne ...
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. Comune dell'Umbria (prov. di Perugia), con 45,24 kmq. di superficie, di cui il 60% occupato da seminativi, e 3848 ab. (1921), viventi per lo più in case sparse. Il centro capoluogo (501 ab.) è situato [...] per le sculture che vi si son rinvenute, la tomba a camera del sec. II a. C., scoperta a poca distanza dall'abitato.
Restaurata e ripopolata dal cardinale Albornoz nel 1371, Bettona passò, sotto Giulio II, ai Baglioni; ma nel sec. XVII tornò sotto ...
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Letterato (n. nel Mugello, o forse a Firenze, 1503 - m. Roma 1556), noto soprattutto per il Galateo (1558), piccolo trattato di regole universali che valgono ad assicurare il successo nella vita.
Vita
Fu [...] gli ultimi mesi del 1551 quando, caduto in disgrazia Alessandro Farnese, anch'egli si trovò in difficoltà presso Giulio III. Al ritiro Sopra il forno, Del bacio, Sopra il nome suo, Del martello, Della stizza, passò alla lirica petrarcheggiante, alla ...
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Nacque a Piacenza il 21 maggio 1664, nella parrocchia dei Ss. Nazario e Celso, da un povero ortolano. Ebbe la prima istruzione ed educazione dal parroco, poi dai barnabiti della chiesa di San Donnino; [...] che vi oziavano, smungendo il tesoro regio; quindi passò a più vasto riordinamento, che investì soprattutto il Consiglio Simancas in Spagna.
Bibl.: S. Bersani, Storia del cardinale Giulio Alberoni, Piacenza 1861 (è l'unica biografia completa ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] , secondo ricordava molti anni dopo: "Dei miei tre compagni uno, Giulio Terzaghi, non si curava; l'altro, Giorgio Clerici, non era a quella, da altri tenacemente sostenuta, per il passodel Lucomagno, diretta invece verso il lago di Costanza. ...
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ADRIANO VI, papa
Mario Rosa
Adriano Florisz (figlio di Fiorenzo) nacque ad Utrecht il 2 marzo 1459 da Fiorenzo Boeyens, falegname specializzato in costruzioni navali. Mortogli assai presto il padre, [...] alla dottrina dell'infallibilità papale, espressa in un passodel In quartum Sententiarum.
L'opinione assunse certo e in genere i cardinali anziani (creati da Alessandro VI e Giulio II), molti dei quali aspiravano al pontificato, ostili tutti al ...
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archeologia del contemporaneo loc. s.le m. Lo studio del passato recente, generalmente a partire dalla Rivoluzione industriale (seconda metà del secolo XVIII) fino ai giorni nostri, attraverso l'analisi delle tracce materiali lasciate dalle...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...