PASSERO, Felice
Pietro Giulio Riga
PASSERO, Felice. – Nacque a Napoli intorno al 1556 da famiglia nobile.
Nel 1576 si fece monaco cassinese mentre era abate Angelo De Fagis detto il Sangrino. La sua [...] da altre simili operazioni coeve (si pensi alla Creatione del mondo di Gasparo Murtola). L’abilità verbale e metaforica di Passero prelude a certe soluzioni dell’Adone mariniano, come a esempio nel lungo elogio della rosa del libro quinto della terza ...
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Poeta (Montemurro 1908 - Roma 1981). Laureato in ingegneria, lavorò per la grande industria (Olivetti, Pirelli, ecc.); fondò e diresse, fino al 1958, la rivista Civiltà delle macchine (1953-79) e una rivista [...] : Poesie, 1938; Campi Elisi, 1939; Vidi le Muse, 1943; La vigna vecchia, 1952; L'età della luna, 1962; Il passero e il lebbroso, 1970; Mosche in bottiglia, 1975; Dimenticatoio, 1978), appare modulata su due toni prevalenti: uno epigrammatico, che ...
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Poeta inglese (n. forse Diss, Norfolk, 1460 circa - m. Londra 1529). Laureatosi (1493) a Cambridge, fu sino al 1500 precettore del principe Enrico, poi Enrico VIII. Nel 1498 aveva preso gli ordini sacri. [...] ubriache in una taverna; The booke of Phyllyp Sparrowe (1503-07), imitazione della poesia di Catullo sul passero di Lesbia, piena di capricciose divagazioni; Speke, parrot, poemetto satirico; Skelton Laureate against the Scottes, violenta ballata ...
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Filologo e critico letterario, nato a Firenze il 18 gennaio 1921. Laureato all'università di Firenze sotto la guida di M. Casella con la tesi Cino da Pistoia e la crisi del linguaggio poetico, libero docente [...] , a cura di E. Cecchi e N. Sapegno, 1966). Si è inoltre occupato di Leopardi (Una contraffazione d'autore. ''Il passero solitario'' di Leopardi, 1976; edizione dei Canti, 1984), di D. Campana (edizione del Taccuinetto faentino, 1960; dei Canti orfici ...
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BALCIANI, Giovanni, detto Bremio
Alfredo Cioni
Della famiglia Balciani si hanno documenti che risalgono alla prima metà del sec. XIV quando un Giovanni era "publicus imperiali et apostolica authoritate [...] opus di Celio Sedulio, "ex recensione Iohannis Bremii" (1516). Egli premise al testo una dedicatoria al fiscale Chiaffredo Passero ed un breve cenno sulle opere di Sedulio. Nel 153 approntò, per la società editoriale Ranotto-Nicolò de Benedetti ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] per lui, sempre, compagnia: la gioia di ciascuno si riflette e ha senso nella gioia corale del borgo: il poeta del Passero solitario si rammarica appunto di non saper partecipare, pur giovane, a questo coro; dunque di non sapere essere giovane.
Dopo ...
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PASQUALIGO, Alvise
Ida Caiazza
– Nacque a Venezia il 29 dicembre 1536, secondogenito di Vincenzo, di Francesco di Angelo, e di Elisabetta Sanuto di Francesco.
Appartenne a una delle ottantasei famiglie [...] di dar l'assedio all'isola di Santa Maura» (Cicogna, 1822, p. 18).
Oltre a testimoniare la presenza della galea il Passero di Venezia a nome di Pasqualigo nella parte centrale dello schieramento che il 7 ottobre 1571 affrontò l'armata ottomana, due ...
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BACIO TERRACINA, Laura
Claudio Mutini
Nacque a Napoli nel 1519.
La famiglia di origine bresciana si era trasferita nei primi decenni del sec. XIII a Roma ove partecipò alle contese fra il papa e i Colonna, [...] come un atto di omaggio verso coloro cui la scrittrice riconosceva il merito di aver influito sul proprio noviziato poetico: Marco Antonio Passero, Ludovico Domenichi, A. F. Doni, e a tale in fondo si riduce il valore di queste liriche, povere di un ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] e moderne («cieco il tuono / per le atri nubi»: “Alla primavera”, vv. 82-83; «sospiro acerbo dei provetti giorni»: “Il passero solitario”, v. 21; «d’affannosa / dolcezza palpitando»: “Il sogno”, vv. 82-83; «su la tacita aurora»: “La vita solitaria ...
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passero
pàssero (ant. pàssere) s. m. (f. -a) [lat. passer -ĕris]. – 1. Nome di varî uccelli ploceidi del genere Passer, molto comuni, di piccole dimensioni, con becco forte e conico. In Italia sono presenti quattro specie: il p. oltremontano...
passera1
pàssera1 agg. e s. f. [alteraz. di (uva) passa, (uva) passola]. – Uva ad acini privi di semi, più comunem. detta passerina, talora anche passerétta.