FERRARIS, Dante
Elisabetta Orsolini
Nacque a Viarigi (Asti) il 7 giugno 1868 da Francesco e Anna Brusa. Dopo essersi diplomato in scienze matematiche e fisiche presso l'università di Torino, frequentò [...] . La lentezza dei lavori della commissione e, più in generale, il modo in cui il governo Orlando affrontava il problema del passaggio dall'economia di guerra a quella di pace, giudicato troppo incerto e burocratizzato, provocava il dissenso dei ceti ...
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ARCO, Giovanni Battista Gherardo d'
Corrado Vivanti
Nacque ad Arco, il 25 nov. 1739, nel castello da cui i suoi avi, signori feudali di quei luoghi sin dall'età carolingia, avevano tratto il nome, dal [...] conobbe durante il passaggio del ribelle corso da Mantova (luglio 1769) e col quale rimase a lungo in cordiali rapporti epistolari della società, profondamente attaccati a vincoli religiosi giudicatiin netto contrasto col "progresso dei lumi". Nella ...
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FOGLIANI SFORZA D'ARAGONA, Giovanni
Silvio De Majo
Nacque a Piacenza il 3 ott. 1697 dal marchese Giuseppe e da Rosa Malvicini Fontana, ultima della sua casata, ambedue discendenti di nobili famiglie [...] in veste non ufficiale presso il granduca di Toscana, proprio nei mesi dell'agonia di Giangastone de' Medici e del passaggio Lorena con la moglie Maria Teresa d'Austria. Il F. fu giudicato l'uomo adatto, per il suo fascino e la sua conoscenza della ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] M., F 26, ins. 5), è stato giudicato una coraggiosa e drammatica testimonianza sulla prassi arbitraria del Fagiuoli; nel 1638 l'accademia accolse Milton di passaggio a Firenze (P. Rebora, Milton a Firenze, in Il Sei-Settecento, Firenze 1956, pp. 249 ...
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OTTAVIANI, Alfredo
Enrico Galavotti
OTTAVIANI, Alfredo. ‒ Nacque a Roma, nel popolare quartiere di Trastevere, il 29 ottobre 1890, penultimo dei dodici figli di Enrico, fornaio, e di Palmira Catalini.
Cresciuto [...] apertura a sinistra che si avviò in Italia a metà degli anni Cinquanta, giudicando l’accantonamento della formula centrista un sinistre poteva garantire. Questa linea non mutò con il passaggio del pontificato da Pio XII a Giovanni XXIII e Ottaviani ...
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JACOMONI, Francesco
Fabio Grassi Orsini
Nacque a Reggio Calabria, il 31 ag. 1893, da Enrico ed Ernesta Donadio.
Il padre, legato al Banco di Roma, aveva svolto un certo ruolo in appoggio alla penetrazione [...] a seguire personalmente tutti i successivi passaggi della politica italiana in Albania, sempre più chiaramente finalizzata alla dell'impresa spiacque a Mussolini e fu giudicato negativamente da Ciano.
In ogni caso, non essendoci spazi per influire ...
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GERARDO da Borgo San Donnino
Raniero Orioli
Originario di Borgo San Donnino (l'attuale Fidenza presso Parma), non è nota la sua data di nascita.
Le principali notizie su di lui, antecedenti al 1254, [...] il modo e il momento del passaggio.
Anche se il Liber introductorius di G. non ci è pervenuto, in quanto ne fu ordinata la distruzione a Parigi nella seconda metà del 1258, venne giudicato da una commissione presieduta dallo stesso Bonaventura, da un ...
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FORTUNATO
Daniela Rando
Patriarca di Grado, secondo con questo nome, successe al patriarca Giovanni, suo consanguineo, che era stato assassinato nell'802 circa per mandato del duca veneziano Giovanni [...] Aquisgrana, si sancì il passaggio della Venezia marittima e fra l'altro confermava il giudicato di Risano, Ludovico I il De Vergottini, Venezia e l'Istria nell'alto Medio Evo, in Atti e memorie della Società istriana di archeologia e storia patria, ...
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GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] le sue idee religiose. Il suo passaggio alla Riforma deve porsi dopo il 1543, anno in cui a Grenoble risulta che assisteva procedimento sommario.
Mandato prigioniero a Berna e lì giudicato da N. Zurkinden in modo equanime, fu rilasciato a patto che ...
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CENNI, Gaetano
Marina Caffiero
Nacque il 1° maggio 1698 a Spignana di San Marcello Pistoiese da Carlo. Fu avviato agli studi umanistico-letterari, insieme con il fratello Matteo Rinaldo, presso il seminario [...] fratelli Pagliarini. Il C. contribuì al passaggio del periodico dalla impostazione scientifico-erudita e acritica aveva già scritto in proposito nel 1751 sul Giornale, in polemica ancora una volta col Muratori che aveva giudicato falso il diploma, ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. per la via, per una via; p. per la strada...