Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] adiacenti al sito di integrazione del fago nel cromosoma batterico; i) la coniugazione (fig. 1), cioè il passaggio da allo scopo di individuare quelli che comprendono una sequenza complementare a una delle 2335 posizioni di riferimento e soprattutto ...
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Scienza che si occupa della trasmissione dei caratteri ereditari dai genitori alla progenie nelle varie specie animali e vegetali. La g. può essere definita come lo studio dei geni a tutti i livelli, compresi i meccanismi con cui essi agiscono nella cellula, la loro trasmissione da una generazione alla ... ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente prendono il nome di tecnologie del DNA ricombinante (v. ingegneria genetica e biologia ... ...
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Guido Modiano
La genetica è quella parte della biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta di cellule dello stesso organismo si parla di genetica somatica) ... ...
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GENETICA
Marcello Siniscalco
Jonathan Beckwith
Alberto Piazza
Genetica di Marcello Siniscalco
Sommario: 1. Premessa. 2. Un decennio di scoperte dionisiache e progressi apollinei: a) la reazione polimerasica a catena (PCR) e il suo impatto sull'analisi della variabilità genetica; b) una vendemmia ... ...
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genètica [Der. dell'ingl. genetics, termine coniato nel 1806 dal biologo ingl. W. Bateson, dal-l'agg. genetic "genetico"] [BFS] Ramo delle scienze biologiche, molti argomenti del quale sono di diretto interesse biofisico, che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca ... ...
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Alberto Piazza
Introduzione
La genetica è il ramo della biologia che studia la trasmissione dei caratteri ereditari, la variazione biologica individuale, l'evoluzione. Per raggiungere questi obiettivi è stato necessario capire anche la struttura fisica e chimica del materiale che forma gli organismi ... ...
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Benedetto Nicoletti
(XVI, p. 509; App. II, I, p. 1022; III, I, p. 716; IV, II, p. 7)
L'inizio degli anni Quaranta segna la nascita della g. molecolare e registra i primi passi sulla via dell'identificazione fisica del gene. La nascita della g. molecolare può essere considerata la prova data da O. T. ... ...
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Marcello Siniscalco
sommario: 1. Introduzione. 2. Il gene oggi. a) Sviluppo delle conoscenze. b) Ricerche sperimentali. c) Struttura e funzione del gene. d) Scoperte recenti. 3. Genetica parasessuale nei Mammiferi. a) Ibridazione cellulare somatica. b) Applicazioni dell'ibridazione alla biologia e ... ...
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(XVI, p. 509; App. II, 1, p. 1022; III, 1, p. 716)
Enrico Gandini
Egidio Bottini
Arturo Falaschi-Vittorio Sgaramella
I più importanti progressi della g. nell'ultimo decennio si riferiscono a quattro argomenti principali: la struttura e la sintesi degli acidi nucleici e la loro funzione nel metabolismo ... ...
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HHarold Leslie K. Whitehouse
Claudio Barigozzi
Leslie C. Dunn
Giuseppe Montalenti
di Harold Leslie K. Whitehouse, Claudio Barigozzi, Leslie C. Dunn, Giuseppe Montalenti
GENETICA
Genetica
di Harold Leslie K. Whitehouse
Sommario: 1. Introduzione. 2. Ereditarietà mendeliana: a) prove dell'ereditarietà ... ...
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(XVI, p. 509; App. II, 1, p. 1022)
Giuseppe Montalenti
La g., negli ultimi anni, ha continuato a svilupparsi e progredire molto rapidamente, e ha acquisito molti fatti di grande rilievo per la biologia, sia pura sia applicata, continuando a mantenere la posizione di punta, fra le varie discipline ... ...
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(XVI, p. 509)
Giuseppe Montalenti
Fra tutte le discipline biologiche la Genetica è forse quella che ha realizzato, in questi ultimi anni, i più notevoli progressi. Le indagini moderne, coronate da alcune notevoli scoperte, hanno pienamente consolidato le basi della genetica classica, e nel tempo stesso ... ...
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(dal gr. γενετικός "relativo alla generazione")
Thomas Hunt MORGAN
*
La teoria dell'individualità dei cromosomi dà un'importanza assai notevole alla sostanza cromatica, come estrinsecatrice dei caratteri ereditari (v. eredità). Con lo sviluppo delle esperienze sull'ibridismo è sorta una teoria corpuscolare ... ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano [...] da una corta sequenza nucleotidica, complementare a una sequenza dell’RNAm situata interno del nucleo, il passaggio avviene attraverso i pori (peso molecolare 39.000-52.000) che si lega sia al GDP sia al GTP, una subunità β (35.000) e una subunità γ ...
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Biologia
Sintesi enzimatica di RNA su uno stampo di DNA. Nelle cellule di tutti gli organismi viventi, la t. dell’RNA è una tappa obbligatoria per la sintesi delle proteine e consiste in una reazione di [...] l’uno all’altro per formare un filamento polinucleotidico complementareal DNA.
Caratteri generali
La reazione di t. necessita propriamente si dice traslitterazione (➔) e che consiste nel passaggio da un sistema alfabetico a un altro, mantenendo ...
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TRAPIANTI
Gino Doria
Fabrizio Trecca
. Biologia. - Introduzione. - I t. di organi, tessuti, o cellule suscitano da molti anni l'interesse di medici e biologi. Infatti, è molto antica l'idea di sostituire [...] β-globulina cui sembra essere associata attività complementare. La regione I ha sottoregioni A mondo eseguiti sull'uomo a partire dal 1953 fino al 10 maggio 1976 sono stati i seguenti (in parentesi barriere contro il passaggio in circolo degli ...
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Con il termine b. dev'essere inteso, nel senso più ampio, qualsiasi processo produttivo che preveda l'utilizzo di agenti biologici, cellule o loro prodotti. Si tratta di una disciplina applicativa, caratterizzata [...] presenza di cellule batteriche ospiti competenti permeabili alpassaggio (trasformazione) dei plasmidi. La selezione dei nella sintesi chimica di un oligonucleotide (12÷16 nucleotidi) complementareal gene nelle regioni in cui si trova il sito che s ...
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Sonde molecolari
Maurizio D'Esposito
Può essere definita sonda molecolare una qualsiasi molecola capace di riconoscerne una seconda, che presenti con la prima somiglianze più o meno estese, tramite [...] Un'alternativa al trasferimento per capillarità è rappresentata dall'elettroblotting (trasferimento per passaggio di corrente polivinilpirrolidone (miscela di Denhardt), oltre che DNA non complementareal DNA bersaglio, quale DNA da sperma di salmone ...
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RIPRODUZIONE (XXXI, p. 398)
Massimo Libonati
Aspetti molecolari della riproduzione.- Carattere distintivo degli organismi viventi è la capacità di riprodursi perpetuando le proprie caratteristiche nelle [...] di un deossiribonucleotide al ribonucleotide terminale suddetto, tale legame covalente essendo molto specifico. Nello stampo (DNA) devono esistere perciò segnali specifici che impongono il passaggio dalla sintesi complementare di RNA (trascrizione ...
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METABOLISMO (XXIII, p. 17; App. II, 11, p. 293; III, 11, p. 68)
Carlo Alfonso Rossi
Libero Martoni
Si può affermare che gli organismi viventi creano e mantengono il loro essenziale ordine interno a [...] può essere maggiore, minore o uguale al ΔG° a seconda della concentrazione dei , dove oltre allo stampo vi è un passaggio da un tipo di codificazione a un altro singolo filamento di RNA o acido ribonucleico complementare a sé stesso. Questo RNA è ...
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UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] africanus. I motivi del passaggio alla stazione e alla deambulazione più simili a Y quanto più grande è il suo contributo relativo m al pool genico del gruppo misto.
Se, per es., la frequenza di un certo senso ''complementare'', delle considerazioni ...
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INFIAMMAZIONE
Paolo Schlechter
(XIX, p. 196; App. II, II, p. 32)
Ricordiamo che per i. o flogosi s'intende un insieme di avvenimenti che si realizzano quando i tessuti di animali superiori vengono a [...] diverse e non tutte note: è certo che il loro passaggio è collegato, oltre che ai movimenti ameboidi, alla presenza IgG) e con quello complementare (C3b), denominate opsonine, la cui funzione consiste nell'aderire, coprendolo, al corpo che deve venir ...
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alimentazione complementare a richiesta loc. s.le f. In pediatria, metodo di alimentazione basato sull’accesso libero e graduale al lattante al cibo preparato per la famiglia, sotto il controllo e la supervisione degli adulti; autosvezzamento...
autosvezzamento s. m. Metodo di alimentazione basato non sulla somministrazione di preparazioni o prodotti specifici per i bambini, ma sull’accesso libero e graduale al lattante al cibo preparato per la famiglia, sotto il controllo e la supervisione...