BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] consigliere di Teodorico: B. tenta così, anche alivello culturale, di far rientrare la politica teodoriciana nella Per esempio Gualtiero di Spira nel suo Libellus scholasticus, sviluppando i passaggi in cui Filosofia dice B. nutrito del suo latte, la ...
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CINUZZI, Marcantonio
Valerio Marchetti
Figlio di Mariano, erede di una famiglia della nobiltà (iscritta al "monte" dei gentiluomini) che stava allora trasformandosi in famiglia borghese impiegando i [...] nuovo Stato toscano egemonizzato dai Fiorentini e agiva alivello di omogeneizzazione delle istanze locali al potere centrale. del Cinuzzi. Ci si riferisce qui ai seguenti passaggi: la denuncia della proibizione romana della lettura personale dei ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] a Ginevra, C. Bascapè a Novara, F. Borromeo a Milano, F.M. Tarugi ad Avignone.
Il miglioramento del livello veniva ammessa la possibilità di correzione (expurgatio) di singoli passaggi, dall'altra tale correzione veniva resa obbligatoria non solo ...
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DE VIO, Tommaso (Tommaso Gaetano, Caetano)
Eckehart Stöve
Nacque intorno al 20 febbr. 1469 a Gaeta (prov. di Latina), quarto e ultimo figlio di Francesco e Isabella de Sieri. Al battesimo ricevette il [...] . Per il D. il mantenimento di un alto livello scientifico-culturale era una prerogativa essenziale per la vita dell . come pure la sua Risposta a una prima censura del 1533. Su richiesta di Pio V alcuni passaggi del commento alla terza parte della ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] simile a quello descritto negli stessi Motti. Ebbe certamente la capacità di muoversi con naturalezza tra un livello sociale su vari strati dei quali è difficile, a oggi, discernere con certezza i minimi passaggi. Dopo la morte del M. un anonimo ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] luci di questi getti siano assai tenui, non giunga mai al livello dell'acqua del Conservatorio..., Mantova 1775; una riedizione con titolo nuovo clima. Al cambiamento contribuì forse il passaggioa sacerdote secolare, che gli garantì un'indipendenza ...
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CAMPI, Pier Maria
Armando Petrucci
Nacque a Piacenza il 19 maggio 1569, in una casa ancora oggi esistente nel vecchio centro della città, da un Gentile appartenente a una distinta famiglia locale di [...] servono soltanto a fornire un tessuto connettivo al meccanismo annalistico e rimangono al livello della pura , che si fa strada nel discorso narrativo attraverso arditissimi passaggi dal reale all'irrazionale: come quando, nella trattazione sulla ...
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passaggio
passàggio s. m. [dal fr. (ant.) passage, der. di passer «passare»]. – 1. a. L’atto di passare per un luogo, di percorrerlo, di attraversarlo, o di andare da un luogo all’altro: il p. di un ponte, del confine; il p. di un fiume a...
livello1
livèllo1 s. m. [der. di livellare3]. – 1. a. Quota di un piano orizzontale (e quindi di ciascun suo punto), rispetto a un altro piano orizzontale di riferimento; più in generale, l’altezza di un punto su una superficie (cioè, propriamente,...