terreno (sost.)
Emilio Pasquini
Il sostantivo ricorre soltanto in un luogo del poema, nel significato di " terra coltivabile ".
Ciò si verifica in Pg XXX 119 più silvestro / si fa 'l terren col mal seme, [...] dov'è notevole l'associazione in apparente bisticcio sinonimico con ‛ terrestro ' (v.) e insieme l'impiego dell'immagine agricola - forse di matrice guittoniana - in similitudine implicita (o figura) dell'animo ...
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regolatrice
Emilio Pasquini
Per questo ‛ nomen agentis ' femminile, l'uso dantesco è ristretto a un unico esempio nel Convivio (IV IX 1 la imperiale autoritade... è regolatrice e rettrice di tutte le [...] nostre operazioni), dove il valore normale di " moderatrice ", " governatrice ", " detentrice di giurisdizione ", trova conferma nel sinonimo ad esso associato per dittologia.
Cfr. Tomm. Regim. Princ. ...
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accoccare
Emilio Pasquini
. Un solo esempio, nella Commedia (If XXI 102), in ambito di stile giocoso e quasi furbesco (non per nulla esemplare al Morgante del Pulci), dove vale " assestare "; più di [...] preciso gliel'accocchi si riferisce indeterminatamente a ‛ colpo ', ‛ botta ', valore implicito in raffi e tocchi / ... in sul groppone (100-101), giusta il sintagma ‛ accoccarla a uno ', che per alcuni ...
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snellezza
Emilio Pasquini
Sostantivo di raro impiego, ma già attestato nel Duecento presso il volgarizzatore del Tresor di Brunetto (per " velocità ", " rapidità ", conforme al valore dell'aggettivo [...] corrispondente in Dante).
Viceversa, l'unico esempio dantesco di s. (Cv IV XXV 11 E non pure obedienza, soavitade e vergogna la nobile natura in questa etade dimostra, ma dimostra bellezza e snellezza ...
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uccellare
Emilio Pasquini
Verbo assai diffuso nella lingua antica a partire dal XIII secolo (R. Malispini, e poi D. Compagni, A. Pucci, ecc.), spesso associato al complementare ‛ cacciare ' (così in [...] Ricordano, nel Crescenzi volgare, nel Decameron), in Boccaccio anche transitivo nel traslato per " beffare ".
Unica occorrenza in D. è (per l'intransitivo assoluto) quella celebre nel congedo della canzone ...
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contegno
Emilio Pasquini
. Il sostantivo ricorre appena due volte in tutta l'opera di D., e solo nella Commedia, presentando valori abbastanza affini, ma non proprio coincidenti.
In If XVII 60 (con [...] allusione allo stemma gentilizio dei Gianfigliazzi, " grandissimi usurai " nel commento lanense), in una borsa gialla vidi azzurro / che d'un leone avea faccia e contegno, l'accezione è evidentemente quella ...
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condannare
Emilio Pasquini
. È esclusivo della Commedia, e dunque avvertito come termine di lessico medio; non è neppure tanto frequente nel poema, ove ricorre in appena quattro luoghi.
Transitivo, [...] in valore proprio e comune nesso col termine ‛ colpa ': If XVIII 95 tal colpa a tal martiro lui condanna; XXVIII 70 O tu cui colpa non condanna.
Valore più intenso, per il veemente riverbero di un inespresso ...
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terrestro
Emilio Pasquini
Ben attestato (anche per -e) come sinonimo di ‛ terreno ' aggettivo (v.) nel Due-Trecento (cfr. il volgarizzamento del Tresor e quello del Crescenzi), ma assente nell'intero [...] ambito del D. minore (compresi Fiore e Detto), ricorre un'unica volta nel poema, con incremento semantico verso " naturale ", " spontaneo ", " generativo ".
Si tratta del passo già preso in esame per il ...
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arnia
Emilio Pasquini
Il termine è utilizzato una sola volta da D., nella Commedia, in sede di paragone realistico o (Benvenuto) di ‛ comparatio domestica ', che pure creò " varia corruttela nell'antica [...] vulgata " (Petrocchi): là dove il rimbombo della cascata del Flegetonte è ragguagliato a quel che l'arnie fanno rombo (If XVI 3); e naturalmente la resa letterale, " alveari ", sconfina per spontanea sineddoche ...
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vedovaggio
Emilio Pasquini
Francesismo (per il solo suffisso); ricorre due sole volte, e a brevissima distanza, nella prosa del Convivio, per " condizione (propria) di vedova ", " stato vedovile ".
È [...] appunto riferito alla vicenda terrena di Marzia, ma per allegoria dell'anima umana, in Cv IV XXVIII 15 vedova fatta - per lo quale vedovaggio si significa lo senio - tornò Marzia dal principio del suo ...
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pasquinare
v. intr. e tr. [tratto da pasquinata] (come intr., aus. avere), non com. – Scrivere una pasquinata, o altra satira e, come tr., fare oggetto di satira, di aspra critica.
pasquinata
s. f. [dal nome di Pasquino dato popolarmente, per ignoti motivi, a una statua mutila, copia di originale greco, situata in un angolo dell’attuale palazzo Braschi, a Roma]. – 1. Denominazione delle satire per lo più brevi, in versi...