vanto
Emilio Pasquini
Deverbale, con tre occorrenze nel poema che mostrano una sostanziale uniformità di significato, con lieve oscillazione fra il polo positivo e quello negativo e una certa tendenza [...] ad annullarsi in nessi sintagmatici, sia che questi si riferiscano a persona sia ad azione o cosa.
Sta per " pregio ", " merito ", nella ‛ iunctura ' con ‛ dare ': If II 25 quest'andata onde li dai tu ...
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zavorra
Emilio Pasquini
Termine strettamente ‛ comico ', anzi plebeo (dal latino classico saburra); manca in tutto il D. minore compresa la ‛ appendix ' del Fiore e del Detto, che pur ne avrebbe tollerato [...] la violenta corposità; non a caso l'unico esempio (cronologicamente il primo nei lessici) si ha, nella Commedia, per il basso Inferno, e tuttavia non nel valore solidale delle attestazioni antiche, le ...
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circuito
Emilio Pasquini
. Questo sostantivo ricorre una sola volta in D., col significato di " moto rotatorio " (quindi, sinonimo dell'adiacente ‛ cerchio ') là dove Matelda spiega a D. l'origine della [...] brezza che muove la vegetazione del Paradiso terrestre: Or perché in circuito tutto quanto / l'aere si volge con la prima volta / ... in questa altezza ch'è tutta disciolta / ne l'aere vivo, tal moto percuote, ...
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cupidità (cupiditate)
Emilio Pasquini
È assente nella Vita Nuova, nelle Rime e nelle canzoni del Convivio (oltre che in Fiore e Detto); le occorrenze dunque si restringono a cinque luoghi del trattato [...] e all'unico del poema, dove invece acquista assai maggior rilievo il parallelo ‛ cupidigia ' (v.).
Vale in primo luogo " bramosia, desiderio di qualcosa ", in Cv I XI 2 e 15, dove la cupidità di vanagloria ...
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strame
Emilio Pasquini
Il Vico de li Strami (Pd X 137) è traduzione del toponimo francese rue du Fouarre (a Parigi), la via della paglia ove si trovavano nel Medioevo le scuole di filosofia (e con gli [...] altri professori universitari vi faceva lezione anche Sigieri [v.]); i commentatori ricordano il " fragosus straminum vicus " del Petrarca (Sen. IX 1).
Metaforico nel sintagma ‛ fare s. di qualcuno ', ...
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terreno (agg.)
Emilio Pasquini
Ricorre presso D. due volte nel Convivio e quattro nel poema, senza rilevanti escursioni semantiche.
Come sinonimo di " terrestre ", " pertinente alla terra ", " appartenente [...] al consorzio umano ", in sintagmi paralleli o complementari (sulla cellula cose terrene, " beni mondani ") con più stretta analogia di ‛ iunctura ' verbale nel terzo e quarto caso: Cv III XIV 11 astratti ...
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tetragono
Emilio Pasquini
Probabile ‛ hapax ' dantesco (Pd XVII 24 avvegna ch'io mi senta / ben tetragono ai colpi di ventura, cioè " fermo, come gli oggetti che posano sopra base quadrangolare ", Torraca), [...] che riprende il τετράγωνος di Aristotele (Eth. Nic. I 10 1100b 21) probabilmente attraverso s. Tommaso Eth. Nic. exp. I lect. XVI n. 193 " Sed tetragonum nominat perfectum in virtute ad similitudinem corporis ...
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torno (a torno)
Emilio Pasquini
Nella locuzione avverbiale, a componenti separati, ricorre nei tre luoghi (Rime XLVIII 15 e LXXXIV 10, Cv III V 6) già scrutinati sotto la voce Attorno; inspiegabile ne [...] risulta l'assenza nella Commedia (ove domina ‛ intorno '), specie se giudicata sul metro della sua frequenza presso tutti i trecentisti.
Il deverbale t. compare invece in un sonetto del Fiore (CL 6): la ...
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umido
Emilio Pasquini
Aggettivo o nome comune (questo, a quel che sinora consta, non attestato prima di D.), assente nel rimatore e circoscritto ad appena due casi del poema, trova un più largo impiego [...] nella prosa del trattato. Il suo valore costante (più o meno " impregnato, saturo di acqua o di liquido ") corrisponde al contrario di ‛ secco ', con cui u. è sovente associato, anche in parallelo al binomio ...
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accorto
Emilio Pasquini
. Una sola volta nella Commedia con valore verbale (cfr. Accorgere): di mio vivere accorte, " essendosi avvedute " o " accorgendosi " (Pg XXIV 6).
Come aggettivo ha sovente il [...] valore di " istruito ", " consapevole ", " esperto ", esclusivo, si badi, dell'assorta e sospesa atmosfera del Purgatorio; quasi costantemente in unione col verbo ‛ fare ', assumendo tuttavia il sintagma ...
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pasquinare
v. intr. e tr. [tratto da pasquinata] (come intr., aus. avere), non com. – Scrivere una pasquinata, o altra satira e, come tr., fare oggetto di satira, di aspra critica.
pasquinata
s. f. [dal nome di Pasquino dato popolarmente, per ignoti motivi, a una statua mutila, copia di originale greco, situata in un angolo dell’attuale palazzo Braschi, a Roma]. – 1. Denominazione delle satire per lo più brevi, in versi...