Filosofo (Tornareccio, Chieti, 1782 - Napoli 1849); avversario sia dei Borboni, sia dei liberali, fu a lungo in esilio; nel 1825 tornò a Napoli e vi restò fino alla morte; presidente dell'Accademia Pontaniana (dal 1840). In complesso, la sua concezione filosofica discende da quella degli ideologi francesi, che egli tende, sviluppando spunti di P.-J.-G. Cabanis, a interpretare in senso positivistico. ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] con i moti del 1821, un gruppo di liberali, uomini di Stato e filosofi (come Melchiorre Delfico, PasqualeBorrelli, Francesco Paolo Bozzelli, David Winspeare, Francesco Saverio Salfi, Carlo Lauberg, Luigi Blanch), che non concepirono mai, per ...
Leggi Tutto
DE GRAZIA, Vincenzo
Roberto Grita
Nacque a Mesoraca (prov. di Catanzaro) il 19 febbr. 1785, da Marco e Laura Brondolillo. A cinque anni fu mandato a Napoli a studiare nel collegio reale di S. Carlo [...] l'evidenza del "fatto di coscienza", cioè la credenza che in virtù del "metodo genealogico" assunto nella accezione di PasqualeBorrelli, risale fino alla origine della verità, che possediamo, fino ai principî primi e diviene con ciò "evidenza".
Il D ...
Leggi Tutto