Prete siciliano (m. Roma 772), successe a Paolo I (768) per volere del primicerio Cristoforo che aveva diretto la politica del predecessore Paolo I. Allontanatosi da Roma alla morte del papa per sfuggire [...] Desiderio e, fatto accecare Costantino, un laico eletto papa dall'aristocrazia, aveva fatto eleggere papa il prete Stefano. Nella Pasqua del 769 fu tenuto un importante concilio a Roma, col quale tutti gli atti di Costantino vennero annullati e fu ...
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CERBARA, Giuseppe
Silvana De Caro Balbi
Nato a Roma da Giov. Battista incisore di gemme, e dalla sua prima moglie, Margherita Fabrica, fu battezzato in S. Pietro il 15 luglio 1770 (Roma, Arch. dell'Accad. [...] Dal 1791 è detto "incisore di camei" (Roma, Arch. stor. del Vicariato, S. Maria in Grottapinta, Stato delle anime, 1791).
Tra la Pasqua del 1792 e quella del 1793, all'età di ventidue anni, sposò Vincenza Gherardi, romana, più anziana di lui di una ...
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BORGIA, Luigi Oreste
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 28 marzo 1840, da Paolo, negoziante, e Giovanna Fangelli. Fin da bambino dimostrò una spiccata vocazione religiosa, cosicché, nel dicembre 1855, [...] pratiche di penitenza nella vita di seminario, pervenne nel 1863 all'ordinazione sacerdotale, celebrando il 5 aprile, giorno di Pasqua, la sua prima messa. Nel 1869 fu nominato canonico nel capitolo di S. Marco, nel 1875 fu chiamato dal cardinale ...
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Poeta in dialetto romanesco e studioso di folclore (Roma 1860 - ivi 1911); esordì con una raccolta di Cinquanta sonetti satirici (1880), di derivazione belliana sia nell'impostazione sia nel linguaggio. [...] mossa, arguta, colorita di ampie scene popolari (La sera de la Befana, 1881; 'N'infornata ar Teatro Nazzionale, 1882; La Pasqua a Roma, 1883). Nel 1887 Z. iniziò con l'editore E. Perino la pubblicazione del settimanale dialettale Rugantino, che ebbe ...
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CAMASSEI, Andrea
Sandra Vasco
Nato a Bevagna (Perugia) da Lorenzo, modesto conciatore di canapa, e da Angelina Angeli, fu battezzato il 1º dic. 1602 (Presenzini, p. 220). Sulla base di una notizia dell'Alberti [...] da prove dirette (Di Domenico Cortese, p. 281). Per la Pasqua del 1626il C. è documentato in Roma per la prima volta; l'artista lavorò pure nella villa oggi Doria Pamphili).
Nella Pasqua del 1649 il pittore abitava in casa della suocera, Baratelli ...
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Buttitta, Antonino. – Antropologo culturale italiano (Bagheria 1933 - Palermo 2017). Figlio del poeta dialettale Ignazio Buttitta e allievo di G. Cocchiara, negli anni Sessanta ha aperto gli studi demologici [...] citare: Cultura figurativa popolare in Sicilia (1961); Ideologia e folklore (1971); La pittura su vetro in Sicilia (1972); Pasqua in Sicilia (1978); Semiotica e antropologia (1979); Il Natale. Arte e tradizioni in Sicilia (1985); L’effimero sfavillio ...
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Poeta dialettale (Napoli 1876 - ivi 1939); autore fecondissimo di canzoni napoletane, nelle quali aspetti e vicende della vita e del paesaggio partenopei sono colti con un realismo sensuale, ricco di colore, [...] napoletane (1910); Matenate (1912); Canta Posillipo (1919); Poesie (1920). Scrisse anche numerose commedie (Addio mia bella Napoli!; O Giovannino o la morte, da una novella di M. Serao; Pasqua in famiglia; ecc.), rappresentate con successo. ...
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CERBARA, Nicola
Silvana De Caro Balbi
Nato a Roma il 29 febbr. 1796 dall'incisore Giovanni Battista e dalla seconda moglie di costui, Barbara Cappelli, romana, fu battezzato nella chiesa di S. Maria [...] , p. 288). Nel 1815 è detto per la prima volta "incisore" (Ibid., S. Andrea delle Fratte, Stato delle anime, 1815). Tra la Pasqua del 1818 e quella del 1819 sposò Luisa Capitani, romana, e andò ad abitare in via Felice (Ibid., ibid.,1819, fam. 435 ...
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Giovanni I, santo
Teresa Sardella
Nato in Toscana, figlio di Costanzio, successe a Ormisda il 13 agosto 523. Per quanto riguarda il periodo precedente al pontificato, l'identificazione del personaggio [...] per varie ragioni, più attendibili, partenza e arrivo dovrebbero essere spostati ai primi mesi del 526 o poco prima della Pasqua (L. Duchesne, E. Caspar). Secondo Stein, la prima tesi sarebbe suffragata anche dall'errore di Marcellino "comes", che fa ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] in Gerusalemme al momento della Passione, il ministero pubblico di lui sarebbe durato, al più, un solo anno; mentre Gv. parla almeno di tre Pasque (2, 13; 6, 4; 11, 55 e 13, 1) celebrate da G. C. in Gerusalemme, ove lo troviamo anche in occasione di ...
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pasqua
pàsqua s. f. [lat. pascha, gr. πάσχα, adattamenti dell’ebr. pesaḥ (aramaico pisḥā), propr. «passaggio»; la forma lat. si è incrociata con pascua «pascoli»]. – 1. Presso gli Ebrei, la solennità con cui si commemora e si celebra la liberazione...
pasquare
v. intr. [der. di pasqua] (aus. avere), ant. – Trascorrere, festeggiare, celebrare la Pasqua, o anche altra festa che si indichi col nome di pasqua (in un luogo o insieme con qualcuno): essendo per una pasqua di Natale a pasquare...