Tributo corrisposto al signore feudale per la facoltà che concedeva di pascolo o di taglio dell’erba sulle sue terre. In seguito, il canone cui era tenuto il colono per il pascolo degli armenti nei prati [...] e nei boschi del padrone; anche ‘uso civico’ di far erba, in un terreno comune o nel terreno altrui, spettante a una comunità ...
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Nel Medioevo, tassa dovuta dai livellari dei fondi per condurre al pascolo animali nei prati e nei boschi. Era detta anche erbatico, escatico, ghiandatico. ...
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Nel Medioevo germanico, territorio comune indiviso, situato fuori del villaggio agricolo, dove i membri della comunità potevano andare a far legna o mandare al pascolo gli animali. ...
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Nome dato dai Longobardi ai guerrieri accantonati in guarnigioni stabili e direttamente dipendenti dal re. Per il sostentamento avevano terre, concesse loro ereditariamente ma inalienabili, in parte coltivate, [...] in parte lasciate a pascolo o a bosco. Spesso intervenivano nei giudizi, come i ‘liberi’ per eccellenza, cui era attribuita la funzione di proporre la sentenza.
L’arimannia era il censo reale e personale dovuto dagli a. al sovrano in segno di ...
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Antropologia
In etnologia si designavano con questo nome quei gruppi di nomadi (più comunemente detti bande), compatti e organizzati spesso sui legami di consanguineità, cui spettavano diritti esclusivi [...] di caccia o di pascolo su un determinato territorio entro il quale erano confinati i loro spostamenti. Il termine o. rimane in alcune etnografie regionali (per es., quella dell’Asia centrale) e nei lavori degli antropologi evoluzionisti, per i quali ...
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Recinzioni delle terre comuni (common lands, common wastes) e dei fondi indivisi (➔ open fields). Il fenomeno delle e., iniziato già nel 14° sec. in Inghilterra, si diffuse poi in gran parte dell’Europa, [...] si avvalesse delle nuove tecniche della semina. Comportando l’abolizione dei diritti consuetudinari delle comunità dei villaggi (pascolo, legnatico, spigolatura ecc.), il processo contribuì all’esodo della popolazione rurale verso la città nel corso ...
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Nell’antica Grecia, straniero libero, residente stabilmente in una città. La posizione giuridica non consentiva al m. di prendere parte alla vita politica, essere giudice, magistrato, sacerdote; era inoltre [...] tenuto a pagare alcune tasse (per la residenza, l’esercizio del commercio, il diritto di pascolo). Poteva tuttavia esser dispensato da oneri fiscali, possedere beni immobili, contrarre matrimonio con una cittadina e ottenere lo stesso diritto di ...
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FORESTERIUS
BBeatrice Pasciuta
Magistratura già esistente in età normanna e probabilmente importata, anche nella terminologia, dal vocabolario franco e anglosassone, i foresterii normanni erano gli [...] ufficiali regi preposti al controllo delle forestae, le riserve demaniali destinate alla caccia; essi potevano rilasciare le licenze di pascolo all'interno dell'area e le concessioni per il taglio del legname. I foresterii operavano con funzioni di ...
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Paraguay
Katia Di Tommaso
Francesco Tuccari
Un paese interno e isolato
Il Paraguay è fra i pochissimi Stati dell’America Meridionale e del mondo senza sbocco al mare, anche se ha fiumi navigabili fino [...] scarsità di risorse ne hanno ostacolato il popolamento e lo sviluppo economico: le vastissime praterie, utili come pascolo, sono la sua principale ricchezza, ma la cooperazione internazionale è la prospettiva più promettente
Terra di indios
Divise ...
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pascolo
pàscolo s. m. [lat. pascuum, der. di pascĕre «pascere, pascolare»]. – 1. a. Terreno coperto di erbe spontanee, che non vengono falciate ma sono direttamente pascolate dal bestiame: p. permanente, quello in cui viene fatto pascolare...
pascolamento
pascolaménto s. m. [der. di pascolare], non com. – L’atto, il fatto di pascolare, nel sign. trans. e intr. del verbo; è talora usato invece di pascolo quando questo termine potrebbe essere interpretato in un senso diverso da quello...