Regione settentrionale della Corsica, tra il fiume Ostriconi e il Golfo di S. Fiorenzo. Di natura granitica, disabitata, è coperta da rada vegetazione e utilizzata per il pascolo transumante. ...
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Valle del Trentino occidentale, lunga 17,5 km, che separa il gruppo dell’Adamello da quello della Presanella. È percorsa dal torrente Sarca di Genova, che vi forma grandiose cascate. Vi sono solo dimore [...] temporanee per il periodo del pascolo. È percorsa da una strada che collega Pinzolo a Bedole. ...
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Dipartimento della Francia occidentale (5217 km2 con 169.531 ab. nel 2006) (Midi-Pyrénées). Capoluogo Cahors. La maggior parte del territorio è costituita dalle formazioni calcaree dei causses: altipiani [...] caratterizzati dalla presenza di doline e incisi da aride valli di cui solo le più grandi sono popolate. Gli altipiani sono regno del pascolo ovino, nei fondivalle si producono grano, avena, mais. Attivo il turismo. ...
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Bačka Nome serbo della porzione SO del Bassopiano Pannonico, fra il Danubio e il Tibisco, per la massima parte in Voivodina, tranne la parte NO, che appartiene all’Ungheria (ungh. Bácska). È una regione [...] ) con clima continentale. Il suolo è fertile, predomina la coltura dei cereali, salvo nella parte centrale, adibita a pascolo. La popolazione è poco omogenea (Serbi, Ungheresi, Tedeschi, Slovacchi e Ruteni), i centri maggiori sono Novi Sad e Subotica ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: mondo greco e romano
Antony C. King
Barbara Belelli Belelli Marchesini
Armando Cherici
Aspetti generali
di Antony C. King
Nella Grecia classica era [...] . Gli animali non erano però lasciati in aree di pascolo ai margini delle città-stato, come si è ritenuto in distanze sia brevi che lunghe, per portare gli animali ai pascoli estivi, generalmente in zone montane. Il metodo consueto era per ...
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(it. Cabardino-Balcaria) Repubblica autonoma della Russia (12.500 km2 con 891.338 ab. nel 2008). Si estende sul versante settentrionale del Caucaso, nella regione centrale. La capitale è Nal´čik. Si distingue [...] . La diversità di morfologia ha i suoi riflessi in una ben chiara varietà economica: a S, sulle alte montagne, predomina il pascolo, cui si alterna più in basso il bosco; a N l’agricoltura (mais, foraggi, frutta, e soprattutto uva). Considerevole l ...
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Massiccio montuoso della Sardegna centro-occidentale, definito a E da un ramo sorgentifero del Flumendosa, che ne delimita ulteriormente le pendici meridionali, e a N dall’alto corso del fiume Taloro. [...] , che s’innalzano fra i graniti a O ed estese formazioni calcaree mesozoiche a E. La zona culminale è a pascolo. Le pendici sono rivestite soprattutto da ontani, elci e castagni; il nocciolo si estende in una zona fortemente circoscritta, fra ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: periodo tardoantico e medievale
Sauro Gelichi
Da tempo è stato sottolineato il ruolo di primo piano svolto dall'allevamento nell'Alto Medioevo. Ne troviamo [...] conduttore di podere ed eguale solamente a quello di un maestro artigiano. Nonostante la diffusione anche del pascolo suino, i costumi alimentari in epoca romana non si discostavano da quelli delle varie popolazioni mediterranee, privilegiando ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] stagionali di piccole dimensioni (1 ha ca.), ad eccezione di alcuni più estesi (3-5 ha) nelle zone di pascolo della savana. Sull'Altopiano Etiopico settentrionale, nella regione tra Aksum e Adua nel Tigrè, sono state delineate le trasformazioni nel ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: mondo bizantino
Andrea Paribeni
La natura di impresa individuale di piccole dimensioni, tipica dell'economia agraria bizantina, impresse un carattere [...] e la Paflagonia per la produzione e lo smercio di bovini, ovini e suini e in genere tutti gli estesi pascoli dell'altopiano anatolico. Il carattere pastorizio dell'economia di quest'ultima regione aumentò nel corso del XII secolo con l'arrivo ...
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pascolo
pàscolo s. m. [lat. pascuum, der. di pascĕre «pascere, pascolare»]. – 1. a. Terreno coperto di erbe spontanee, che non vengono falciate ma sono direttamente pascolate dal bestiame: p. permanente, quello in cui viene fatto pascolare...
pascolamento
pascolaménto s. m. [der. di pascolare], non com. – L’atto, il fatto di pascolare, nel sign. trans. e intr. del verbo; è talora usato invece di pascolo quando questo termine potrebbe essere interpretato in un senso diverso da quello...